Foto di Roberto Finizio
E’ stata una settimana importante per il Blue Note di Milano, l’esclusiva venue milanese, dove Dee Dee Bridgewater ha deliziato il pubblico con la bellezza ed il fascino della musica di Memphis (Tennessee), sua città natale e capitale della musica americana, ed una due giorni con quattro live andati tutti sold out.
Un nuovo progetto musicale e un tour promozionale per Dee Dee con i grandi classici di blues, soul, r’n’b, da Al Green a Bobby Blue Bland.
La grande cantante americana, una carriera lunga quarant’anni, ha conquistato durante la sua lunghissima storia artistica una serie di premi prestigiosi come Grammy e Tony Awards, raggiungendo i più alti livelli musicali con la sua interpretazione unica di standards, senza mai il timore di confrontarsi con i grandi classici del jazz, anzi gettando un ponte tra i diversi generi musicali.
Ha conquistato la sua prima esperienza professionale come membro del leggendario Thad Jones/Mel Louis Big Band, e poi, nel corso degli anni Settanta, si è esibita con grandi del jazz come Max Roach, Sonny Rollins, Dexter Gordon e Dizzy Gillespie. Dopo un incursione nel mondo del pop durante gli anni Ottanta, si è trasferita a Parigi e ha iniziato a rivolgere la sua attenzione di nuovo al jazz. Dopo aver firmato con l’Universal Music Group come produttrice, ha pubblicato una serie di titoli di successo partendo da Keeping Tradition nel 1993. Quasi tutti, tra cui l’acclamatissimo Dear Ella, che ne ha vinti due, sono stati nominati ai Grammy.
Con una band strepitosa, la Memphis Soulphony (Barry Campbell, Charlton Johnson, Bryant Lockhart, Jeanine Norman, Shontelle Norman, Curtis Pulliam, Carlos Sargent, Farindell «Dell» Smith) l’elegante cantante americana ha proposto una rosa di brani stupendi e iconici da Don’t Be Cruel di Elvis Presley a Respect di Aretha Franklin fino a B-A-B-Y di David Porter infiammando il pubblico del Blue Note non solo con una voce suadente ed ammaliante ma anche con una capacità di intrattenimento di autentica diva d’altri tempi. Vera ed innegabile erede delle ladies del jazz come Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Sarah Vaughan e Dinah Washington, dotata di un timbro vocale inimitabile, non ha fatto che ammaliare per due serate cariche di poesia un pubblico milanese entusiasta ed accogliente.
Entusiasmante, coivolgente, seducente come pochissime artiste sanno fare Dee Dee ci ha regalato uno spettacolo unico, due ore di autentica e pura arte, amore ed eleganza.
Clicca qui per vedere le foto di Dee Dee Bridgewater in concerto a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto)
DEE DEE BRIDGEWATER – La setlist del concerto di Milano
Soul Finger: Bar-Kays / Isaac Hayes and David Porter
Goin’ Down Slow: St. Louis Jimmy Oden
Giving Up: Van McCoy
Can’t Get Next to You: Norman Whitfield/Barrett Strong
Yes, I’m Ready: Barbara Mason
Why: Roebuck “Pops” Staples
B-A-B-Y: Isaac Hayes/David Porter
Don’t Be Cruel – Elvis Presley/Otis Blackwell
I Can’t Stand the Rain – Ann Peeples/Don Bryant/Bernard
“Bernie” Miller
Hound Dog – Jerry Leiber/ Mike Stoller
Try a Little Tenderness – Jimmy Campbell/Reg Connelly/Harry M. Woods
The Thrill Is Gone – Roy Hawkins/Rick Darnell
Respect: Aretha Franklin / Otis Redding

