Un nuovo episodio dove abbiamo voluto raccogliere cinque film e cinque
nuove colonne sonore improbabili, tutte dalla scena underground che brulica
di proposte, spesso sotterranee e dimenticate. A questo giro abbiamo trovato
la biografia delle Runaways e una nuova Joan Jett di Roma, GIIN, che di
recente ha esordito allo Spring Attitude, il progetto solista di Lorenzo Pasini,
sempre pronto a fare magie, un nuovo cantautore di Milano che forse
andrebbe d’accordo con Woody Allen, e molto altro.
Pronti?
The Runaways con “Everytime I feel you” di GIIN
Qualche anno fa, probabilmente più di quanti vorremmo ammettere, aveva
colpito come Kirsten Stewart avesse indicato quello di Dakota Fanning come
miglior bacio mai ricevuto su un set. Era prima del coming out e durante la
sua burrascosa relazione con Robert Pattinson. E quindi, se eravate tra quelli
attenti al gossip cinematografico, non potete non ricordare questo episodio.
Era durante la promo di “The Runaways”, un film che racconta la storia
dell’omonimo gruppo musicale dove militavano Joan Jett e Cherrie Currie. La
frangia lunga, il rossetto, le chitarre elettriche, ragazze senza paura e senza
pudore che affondano nel rock. Il singolo “Everytime I feel you” di GIIN ci ha
riportato proprio qui, in quella ribellione adolescenziale con un look anni
Settanta, quegli anni che non abbiamo mai vissuto, come GIIN, classe 2003,
vivrà come autentiche e nuove la sua rabbia e le sue sonorità. Per bimbe
ribelli che fanno tardi, un brano e un film per quando vogliamo evadere.
The Prestige con “Give it a break” di Material Fields
Vi ricordate la prima volta che avete visto The Prestige? Quel senso di
straniamento e magnetismo per una storia che va a toccare tutto ciò che
amiamo sin da bambini: la magia, quella vera, un’amicizia di quelle che sul
momento sembrano durare per sempre, un mentore interpretato da David
Bowie (che, ora che è morto fa ancora più tenerezza) e la regia di Christopher
Nolan. Un film che poi a rivederlo una seconda volta sembra anche un po’
banalotto, ma quella prima volta è una notte oscura intensissima, fino
all’albeggiare. Accompagniamo questa pellicola con il nuovo singolo di
Material Fields, il progetto solista di Lorenzo Pasini dei Pinguini Tattici.
Nucleari, che spazia tra le sue influenze magiche e oscure, degne di The
Prestige, tra Jeff Buckley e il grunge degli anni Novanta, gli anni in cui
potevamo credere alla magia e ci potevamo innamorare di Christian Bale.
L’uomo dal braccio d’oro con “candy” di Argo
Al nuovo singolo di Argo abbiamo deciso di affiancare un film che forse
davvero pochi hanno visto, un film degli anni Cinquanta diretto dall’eterno, e
forse dimenticato dalle nuove generazioni, Otto Preminger e con protagonista
un improbabile ed estremamente credibile Frank Sinatra: una dipendenza dal
gioco, una dipendenza dall’eroina, una relazione, un disastro dietro l’altro che
non può essere curato. Argo, giovanissimo cantautore romano del nostro
presente sonoro, ha firmato una colonna sonora inconsapevole per questo
film, raccontando la storia di Candy, ragazza interrotta dei nostri giorni, che
forse ha qualcosa in comune anche con Frank Sinatra in quel film che forse
dovreste davvero recuperare. Sentimenti sussurrati per un film in bianco e
nero che in questi giorni di Avengers e premi Oscar da lacrimoni, non vuole
fare troppo rumore.
Napoli Velata con “Santa Chiara” di Veronica
Veronica, con il suo nome d’arte semplice e diretto come solo un nome
proprio può essere, ci ha di recente regalato un singolo dal titolo “Santa
Chiara”, un omaggio alle sue parti, alla lingua, al mare, alla fine dell’estate. In
questo singolo solo all’apparenza spensierato, c’è un mistero sensuale
nascosto, un dolce-amaro dalle tinte oscure che solo una donna del sud può
portare. A questo brano, che speriamo davvero sia un fantastico nuovo inizio
per questa cantautrice spesso sottovalutata, abbiamo voluto affiancare
“Napoli Velata”: una pellicola del 2017 che all’epoca aveva rimbalzato
parecchio nei cinema, e che forse ora abbiamo dimenticato. Napoli, un
museo, una storia d’amore, un mistero, una bellissima donna e, forse, al posto
del brano di Arisa, avremmo visto meglio questo. Da recuperare, se non
l’aveste già visto, per essere d’accordo con noi.
Io e Annie con “Tu dove sei” di Roberto Benatti
Il cantautore di Lecco, Roberto Benatti, ha esordito da pochissimo con un
nuovo singolo dal titolo “Tu dove sei”. Una storia d’amore di due che si sono
rincorsi negli anni, che forse si sono amati e dimenticati, per poi ritrovarsi
adulti, pronti a condividere il resto della propria vita insieme. Questa storia,
reale e tangibile, è quello che ha spinto Roberto ad uscire dalla propria
comfort zone e presentarsi alla scenda indipendente con un nuovo disco. E
perfetto per le sue parole e la sua musica potrebbe essere il film di Woody
Allen, quello più famoso ed iconico, “Io e Annie”, un omaggio a tutte le storie
d’amore a prescindere, quelle che non sono davvero storie ma una raccolta
infinita di momenti e di aragoste vive sparpagliate sul pavimento.

