Foto di Roberto Finizio
Una data infuocata per i primi ospiti stranieri del Flowers Festival 2022 ieri sera a Collegno TO.
Gli Skunk Anansie hanno così chiuso, in terra torinese, la loro minitournèe italiana che li ha visti impegnati le scorse serate a Roma e Padova.
Li avevamo accolti nella prima fantastica data primaverile dell’Alcatraz di Milano (cliccando qui potete trovare il nostro report), con il ritorno dopo quasi tre anni di assenza.
Skin, Ace, Cass e Mark da Londra con quasi trent’anni insieme (ed una piccola parentesi di scioglimento per dedicarsi a progetti solisti) sono molto legati al nostro paese, tanto da essere il quarto per numero di gigs svolti, solo dietro alla casa UK, ad USA e Germania.
L’amore per l’Italia è stato accentuato negli ultimi anni dalla frontman Deborah “Skin” Dyer, che nel 2015 è stata giudice di X Factor Italia ed ancora oggi gioca molto con la nostra lingua per caricare il pubblico.
Non c’era molto bisogno ieri alla Certosa di Collegno, esplosa subito alla prime note del quartetto inglese ricoperto di fumo e luci stroboscopiche. Un catino di adrenalina che ha tentato molto l’animale da palco che si nasconde dentro la statuaria frontman degli Skunk Anansie. Già al secondo pezzo infatti Deborah è stata tentata da lanciarsi direttamente sulla sua crowd. Purtroppo per noi fotografi, già pronti per cogliere il volo diabolico, ha prevalso la ragione, vista soprattuto la distanza fra palco e prima fila, ed alla fine Skin ha orchestrato dallo stage un pogo potentissimo su And Here I Stand.


Non ha resisto molto però, e dopo essersi tolta il demoniaco copricapo che la accompagna in questo in tour per il 25° anniversario dalla loro fondazione, su I Can Dream è voluta scendere in mezzo ai suoi discepoli, aprendo la folla come una provetta Mosè.
Un concerto ricco e potente quello degli Skunk Anansie, che hanno ripercorso tutti i più grandi successi della loro discografia, da Weak a My Ugly Boy per proseguire con I Believed In You e tanti altri, generando un tutt’uno adrenalinico fra il palco e la platea.
Ma la potenza devastante di Skin e compari ha anche una parte storicamente molto impegnata verso i diritti. Infatti Deborah ha introdotto la bellissima Love Someone Else con un lungo discorso per ribadire la liberta dell’amore, e prendendo una giusta e decisa posizione sulla questione del diritto all’aborto…MY BODY MY CHOICE, ripetuto ed urlato più volte fra gli applausi di tutti prima del ritorno alla musica.
Una fantastica chimica quella dei quattro di Londra, che in tour sono accompagnati dalla bravissima Erika Footman, ai cori, tastiere e percussioni.
Quasi due ore di live che ha raggiunto l’apoteosi su uno dei pezzi più amati, Charlie Big Potato, alla fine del quale il pubblico torinese non ne voleva sapere di andare via ed ha fatto spremere i londinesi in qualche altro bis, fra cui due pregevoli cover di Highway To Hell e Best Of You.
Clicca qui per vedere le foto degli Skunk Anansie in concerto al Flowers Festival (o sfoglia la gallery qui sotto)
SKUNK ANANSIE: la setlist del concerto al Flowers Festival
Yes It’s Fucking Political
And Here I Stand
Because of You
I Can Dream
Weak
Twisted (Everyday Hurts)
My Ugly Boy
Can’t Take You Anywhere
Love Someone Else
I Believed in You
God Loves Only You
Hedonism (Just Because You Feel Good)
Secretly
Without You
This Means War
Intellectualise My Blackness
Tear the Place Up
Charlie Big Potato
Encore:
Piggy
Brazen (Weep)
Highway to Hell / The Skank Heads (Get Off Me)
Little Baby Swastikkka
The Skank Heads (Get Off Me) (Resume of the last part of the song)
Best of You(Foo Fighters cover)

