Samuele Torrigiani, in arte Postino, ha rilasciato il suo primo singolo l’11 Marzo 2018. Il brano si intitola Blu e ha anticipato l’uscita dell’album Latte di soia, disponibile dallo scorso 6 luglio. Insieme all’album sono state annunciate le date del tour estivo di questo misterioso artista, di cui sappiamo ancora molto poco: poche informazioni e poche foto (tra cui le mie, dato che ho avuto il piacere di fotografarlo).
Una scelta voluta, che l’artista in un’intervista spiega così:
“Troppi tentativi di creare personaggi di plastica vendibili al grande pubblico, con il risultato di ottenere una musica vuota e fastidiosamente orecchiabile. La parte romantica di questa storia è che quando arriva dal niente una canzone in giro per il web di un tizio sconosciuto di un’etichetta sconosciuta, o la canzone piace davvero e inizia a viaggiare da sola o il tizio rimane sconosciuto e l’etichetta sconosciuta. Non c’è nessuna montatura, nessun motivo secondario per cui la gente dovrebbe ascoltare la tua canzone, l’ascolta perché forse si ritrova in quelle parole.
Postino è solo una parola accanto ad un titolo e questo è quello che ripaga lo sforzo di credere in qualcosa”
Come dargli torto? Pensate a quando esistevano solo le radio che andavano un po’ si e un po’ no, tempi in cui sentivi una canzone e ti colpiva al cuore, impazzivi per trovarne l’autore e magari dovevano passare un paio di volte prima che tu potessi scoprirlo, beccando il momento in cui l’avrebbero trasmessa di nuovo e lo speaker ne annunciasse il nome. L’alternativa era andare al negozio di dischi a canticchiarla al commesso in turno sperando che sapesse di cosa stessi parlando (l’ho fatto, ebbene sì, desideravo Soundhound più della mia vita).
Così, quel lato romantico della musica, quelle note che arrivavano dritte sulla pelle mutando in brividi erano l’affermazione e la conquista di un artista.
Ho avuto il piacere di conoscere Samuele e la sua band, Antonio Bollettino (tastiera) e Matilde Benvenuti (batteria), e di vedere quanti sacrifici fra ospedale e palchi, quanta emozione e amore c’è dietro a questo tour.
Questo live, intimo e accogliente coinvolge tutti, l’umiltà e la voce di Postino suonano dense all’Ohibò di Milano e quando l’attesissima in chiusura Ambra era nuda viene cantata sul palco ne esce un coro unisono estasiato.
“Esiste un luogo nell’universo dove finiscono tutte le cose non dette.
Vorremmo dire così tante cose che poi finiamo per non dire quelle più importanti.
Forse perché non sappiamo come dirle, forse perché pensiamo siano inadatte o non gradite, forse perché non abbiamo nessuno che stia lì ad ascoltarle.
Così stiamo zitti e queste cose si accumulano.
Esiste un luogo nell’universo dove finiscono tutte le cose non dette, che alla fine è proprio qui dentro.
Forse sarebbe meglio dirle, le cose, prima che ci riempiano e finiamo per non entrarci più noi, qui dentro.”
Scrive, ed io mi sento parte di questo pensiero, malinconia e bisogno di esprimere quello che viene difficile dire a voce con dei brani introspettivi e sinceri, romantici al punto giusto e d’altronde non potrebbe essere altrimenti, lui ha il cuore BLU.
Clicca qui per vedere le foto di Postino a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).
Postino: la scaletta del concerto di Milano
Intro
Come le balene
Miope
Quella scatola
Fuori dal disco
Viaggia insieme a me/Mi fido di te
Blu
Anna ha vent’anni
Quando non parli
Mi fai venire
Ambra era nuda
Bis
Blu (acustica)
Come le balene

