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Reportage Live

NADA SURF + Farewell Dear Ghost in concerto a Milano: fotogallery, reportage e scaletta

Foto di Roberto Finizio | Articolo di Matteo Pirovano

A distanza di due anni dalla loro esibizione al Magnolia i newyorkesi Nada Surf sono tornati a calcare i palchi italiani per l’unico show previsto nel nostro paese, tappa intermedia di un tour europeo a supporto della nuova, recente, uscita discografica “You Know Who You Are”.
Per la data milanese della Salumeria della Musica, così come per l’intero tour, sono stati scelti i più che promettenti austriaci Farewell Dear Ghost per il sempre difficile ruolo di supporting act.
Non conoscevo nulla della band viennese ma i recenti, entusiastici, articoli letti su di loro hanno solleticato non poco la mia curiosità, ripagata da una bella esibizione che ha rapito e convinto sia me che un pubblico evidentemente più preparato del sottoscritto su di loro. Solo 7 pezzi per un set imperniato su composizioni dall’appeal immediato, supportate da una bella voce calda e da un paio di possibili “hit” davvero niente male, la bella “Fire” su tutte. Sono convinto che risentiremo parlare di questa band.

Sono passate le 22.00 quando, con un pubblico ormai carico, si presenta sul palco il trio newyorkese, con l’aggiunta, ormai in pianta stabile, dell’ex Guided by voices Doug Gillard alla chitarra.
Sono passati 20 anni da quando, a cavallo tra la fine del Grunge e l’esplosione del Brit Pop, i Nada Surf si sono lanciati sul mercato discografico con il loro gioiellino Alt-Rock “High/low”.

I capelli di Matthew non sono più biondo platino ma tendenti al grigio e i rasta di Daniel tradiscono un aspetto non più così giovanile. Ma sebbene i corpi invecchino la musica rimane fortunatamente eterna e le composizioni che li hanno trascinati negli anni ai vertici delle classifiche di settore risuonano stasera fresche come non mai. I pezzi più famosi ci sono tutti, la set List è disseminata di tracce provenienti dalla loro intera discografia per un’esibizione che sa di greatest hits, intervallata qua e la dall’inevitabile presentazione dei nuovi pezzi, tra i quali spicca la bellissima “Friend Hospital”.

Inside of love, See these Bones, Hyperspace, Popular e Always love sono solo alcune tra le ben 25 tracce suonate alla Salumeria, veri e propri inni generazionali che hanno fatto ballare il pubblico presente per una buona ora e mezza, prima di abbandonare il palco sulle note della storica “Blankest year”.

Quando tutto sembra finito, con i tecnici impegnati nello smontaggio degli strumenti, ecco ricomparire i Nada Surf sul palco per deliziare i presenti rimasti con un mini set acustico di due pezzi composto da “Blizzard of ’77” e “I like what You say” per un momento intimo che ha reso definitivamente memorabile la data milanese.

NADA SURF – Scaletta concerto di Milano

Cold To See Clear
Whose Authority
Weightless
Believe You’re Mine
Happy Kid
Do It Again
80 Windows
What Is Your Secret?
Jules and Jim
Concrete Bed
Inside of Love
Animal
The Way You Wear Your Head
Friend Hospital
Blonde on Blonde
Out of the Dark
When I Was Young
New Bird
See These Bones
– – – – –
Hyperspace
Popular
Always Love
Blankest Year
– – – – –
Blizzard of ’77
I Like What You Say

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