Articolo di Stefania Clerici | Foto di Roberto Finizio
Dopo l’esordio nel 2010 al Coachella Festival e al Fuji Rock Festival, gli Atoms For Peace sono arrivati anche in Italia con 2 grandi concerti a Roma (16 luglio, alle Capannelle) e Milano (ieri), all’interno del City Sound Festival.
Questo supergruppo a cui fanno capo Thom Yorke dei Radiohead, Flea dei Red Hot Chili Peppers, il produttore e amico Nigel Godrich, il batterista Joey Waronker ed il percussionista Mauro Refosco, deve il loro nome ad un discorso dell’ex presidente americano Eisenhower alle Nazioni Unite nel 1953, relativo all’utilizzo pacifico dell’energia nucleare. Un controsenso a pensarci, una cosa contorta, come d’altronde lo è tutto quello che fa capo alla genialità di Thom Yorke.
Il quintetto è ufficialmente attivo dal 2009, anno in cui il leader dei Radiohead ha pubblicato da solista “The Eraser” ed è sfociata quest’anno in una raccolta di inediti, “Amok”. Ciliegina sulla torta diventa questo tour, durante il quale la band propone i brani del nuovo album insieme a quelli di “The Eraser”.
Un concerto dai suoni potenti ed ipnotici, capaci di mescolare rock ed elettronica, dove Il filo conduttore di tutto è la voce di Yorke che riporta dritta alle atmosfere in stile Radiohead, piene di groove.
Ad aprire le danze gli Owiny Sigoma Band, un gruppo mezzo londinese e mezzo keniota che coniuga elettronica e musica africana: un preludio di opening act a quello che sarà uno dei fil rouge del concerto.
Sono da poco passate le 21.30 e si comincia sulle note di Before Your Very Eyes, per proseguire con Default, The Clock e Ingenue, subito a testimoniare un’eccellente forma di Yorke in maglietta e pantaloni neri e un energico Flea (stranamente vestito). Il ballo di Yorke è agitante e contagioso, uno psicho-elettro-beat tecnologico che contagia il numeroso pubblico, che imita e segue il vortice delle “onde” degli artisti sul palco.
Intensità e affiatamento del gruppo traspaiono anche dalla capacità di improvvisazione diffusa, soprattutto sulle note del primo encore – con Hallow Heart, Feeling Pulled Apart, The Eraser e Amok. Chiusura in bellezza con la canzone che dà loro il nome e Black Swan.
Per chi si li è persi dal vivo, cercate di intercettarli quest’estate nel loro tour europeo (atomsforpeace.info) prima che partano per l’America o il Giappone (già sold out), o al massimo acquistate l’album, perché da ieri su Spotify non sono più ascoltabili (e infatti il logo sopra al palco del City Sound, in bella vista durante i precedenti concerti, è stato cancellato!)
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Atoms for Pace, scaletta di Milano
Before Your Very Eyes…
Default
The Clock
Ingenue
Stuck Together Pieces
Unless
And It Rained All Night
Harrowdown Hill
Dropped
Cymbal Rush
Encore 1:
Hallow Heart
Feeling Pulled Apart
The Eraser
Amok
Encore 2:
Atoms for Peace
Black Swan