Nel cuore di Genova, nel nuovo quartiere Baltimora Garden Sea-Ty, area restituita alla città grazie ad un progetto di rivalutazione urbana avviato due anni fa da Talent Garden Genova, divenuto oggi punto di riferimento per l’incubazione di nuove start-up digitali, sorge Play Baltimora, un luogo di sperimentazione concepito per coprire l’intera filiera musicale, dal momento della registrazione alla produzione, al live, ma anche alla burocrazia che il mestiere del musicista richiede.
Non mancherà una Academy musicale, i cui docenti sono stati individuati tra le figure chiave necessarie all’intero processo discografico, dal cantante al musicista, dal produttore al tecnico delle luci, al fonico, dalla comunicazione agli aspetti legali. Ognuno di loro terrà una o più Masterclass sui più svariati ambiti del mondo discografico. Da ottobre 2024, si aggiungeranno i corsi mensili (il calendario è in continuo aggiornamento, le informazioni aggiornate sul sito qui o sui canali social!)
Obiettivo principale di Play Baltimora è coltivare nuovi talenti e offrir loro una opportunità concreta di carriera e la possibilità, per due artisti che si saranno particolarmente distinti, di essere introdotti nel mercato discografico con due pezzi prodotti, altrettanti videoclip e un servizio fotografico.
Insieme a Martina e Sergio, i co-fondatori di Play Baltimora, Alessandro Cricchio, avvocato, amministratore delegato di Talent Garden Genova e Presidente di Baltimora Garden Sea-Ty, e Daniele Pallavicini, Presidente Confcommercio Giovani Genova.
Abbiamo raggiunto Martina e Sergio per qualche veloce domanda
Martina, innanzitutto complimenti! Un progetto di portata enorme frutto (anche) di un “ascolto” o presa di coscienza delle esigenze di un settore. E prende vita in una città che ha nel proprio DNA un altissimo valore artistico, ma… è più coraggio o incoscienza?! Guarda, proprio qualche settimana fa una persona in un caffè mi ha detto la stessa cosa… in effetti penso ci voglia una buona dose di entrambe le cose, ma ho sempre pensato che nel mondo del lavoro per fare carriera ci voglia sia il coraggio, sia l’incoscienza di sapersi buttare in qualcosa di buono e quindi “incerto”.
Quanto tempo ci è voluto perché prendesse forma nella tua mente e quando hai capito che il “sogno” sarebbe potuto diventare realtà? Qual’è la visione o il motivo principale che ti ha spinta a crederci? Chi sono stati i primi a sostenerti? È stato un divenire molto travolgente. Sinceramente “il momento” non te lo saprei dire. Avevo questo progetto in testa da tempo, la voglia di tornare alle mie radici. Soprattutto durante il covid, periodo che ho trascorso a Singapore in pieno regime, è stata molto forte. In più al rientro in Italia ho ritrovato la situazione nel settore musica/spettacolo decisamente peggiorata; io stessa ho subito situazioni spiacevoli che, spesso e volentieri, fanno parte delle dinamiche discografiche. Ma in effetti, un’esperienza avuta pochi mesi fa con una grande etichetta, mi ha fatto proprio sbattere la porta e dire “basta!”… Da quel giorno ho schiacciato l’acceleratore di Play Baltimora notevolmente, e tutto è decollato! Da non sottovalutare assolutamente, è stato l’incontro con Alessandro Cricchio di Talent Garden e Daniele Pallavicini di Confcommercio Giovani, che hanno creduto in me fin dal primo momento e mi hanno fatto sentire a casa ai Baltimora fin dal primo istante.
In tempi in cui il concetto di luogo sta cambiando e si sta virtualizzando, nasce un posto fisico, aperto a tutti, nel cuore de “La Superba”, la “Signora del mare”. E’ un messaggio importante. Cosa vorresti che potesse salpare da questa città? A parte il tuo affetto, perché hai creduto in Genova, città a volte (e lo dico da ligure) restia e orgogliosa? Beh da buona ligure che ha vissuto 20 anni all’estero (Dubai, Barcellona, Singapore, Vancouver…) posso dire che Genova ha bisogno di persone come noi. Genova, per chi non lo sapesse, è la città più vecchia d’Europa. C’è bisogno di fare cose per i giovani, portare persone da fuori che possano aprire gli orizzonti. A 19 anni sono scappata, ora ho trovato il mio giusto equilibrio. Non smetterò mai di viaggiare, questo poco ma sicuro, ma spero vivamente che la mia esperienza e i contatti che porterò possano nel loro piccolo dare una ventata di freschezza alla mia città!
Tanti i professionisti del settore che sono stati coinvolti. Quali le loro reazioni quando hai condiviso il progetto? C’è qualcuno che ti ha stupita maggiormente? Sorprendentemente sono stati tutti molto positivi e propositivi. Per fortuna la stima e, con alcuni, anche l’amicizia che ci lega, ha giocato in favore. Sicuramente ho riscontrato che il mio pensiero, la mia visione, la necessità che ho colto, era fondata. Dovessi dirti, mi è dispiaciuto invece riscontrare qualche “muretto” sul territorio… ma le porte di Play Baltimora sono sempre aperte a chi ne condivide la filosofia!
Sergio, sei il direttore artistico e artista di fama internazionale. Quale è stata la tua prima reazione quando Martina ti ha parlato di Play Baltimora? E’ stata una visionaria (nella migliore delle accezioni)? Quando Martina mi ha chiamato per parlarmi di questo progetto, la prima cosa che mi ha detto è stata “Devi venire a trovarmi e ti porto ai giardini Baltimora così capisci!” Poche settimane dopo sono sceso a Genova e quando mi sono ritrovato ai giardini mi sono ricordato di aver suonato lì con i Bluvertigo per il Goa Boa, la prima edizione forse. Ho avuto subito belle sensazioni e mi è dispiaciuto sapere del degrado che il quartiere ha avuto negli anni. È stato naturale per me, per tutta una serie di motivi, accettare di collaborare. Conosco Martina da molti anni, per la sua professionalità e per l’amicizia che ci lega da tempo, quando lei viveva a Milano e frequentavamo le stesse persone e gli stessi posti centro della musica milanese.
I giardini Baltimora – prosegue Sergio – per chi non lo sapesse, sono stati anche la sede della casa di Paganini. Genova è sempre stata un bacino di artisti notevole nello scenario musicale italiano. Ho sposato volentieri la sua visione di riprendere proprio dallo storico della città e riportare il quartiere ad essere un centro per la musica non solo per il territorio, ma anche a livello nazionale. Gli ingredienti ci sono tutti per una buona riuscita!
Martina, Sergio, il quadro che mi faccio è di un luogo con tanta energia e contaminazioni virtuose, ma anche un posto aperto a tutti, per la città. Come vi immaginate o come vorreste che fosse in quotidiano in Play Baltimora? Un passaggio continuo di artisti e ragazzi. Il giardino pieno di persone, chi scrive, chi ascolta musica segnandosi appunti, chi canticchia provando una strofa. In sala c’è un artista che spiega come mixare un pezzo a due ragazzi e via discorrendo. Una sorta di co-working space, con un bellissimo minestrone ben calibrato di figure artistiche più o meno giovani che interagiscono tra di loro!
Un paradiso artistico! [ndr]
Attorno ai fondatori, i docenti, un collettivo di professionisti della scena locale e nazionale, che hanno deciso di mettere a disposizione la propria esperienza e competenza al servizio di giovani e meno giovani che ambiscono a fare della musica un mestiere. Ne fanno parte, tra gli altri, il disc jokey, critico musicale e conduttore radiofonico Luca De Gennaro; Alberto Parodi dello storico Studio Sound Service di Mulinetti, sound engineer che ha lavorato, tra gli altri, con Eric Clapton e Sting; Federico Poggipollini, chitarrista di Ligabue; Ginevra Nervi, produttrice e compositrice (in coda potete avere una preview delle master class – in costante aggiornamento – e i docenti… troverete nomi ben noti!)
L’inaugurazione ufficiale di Play Baltimora è prevista per il 20 gennaio, a partire dalle 14, con l’Open day rivolto alla cittadinanza, durante la quale si terrà una masterclass dimostrativa dal titolo Unlocking AI. Introduce Irene Pederzini, discografica di Ala Bianca Group. Seguirà la masterclass tenuta dal graphic designer e live media artist Stefano Polli di Sugo Studio Milano, che si concentrerà sullo stato attuale dell’AI nelle arti visive (qui il link per informazioni e registrazione).
A partire dalle ore 18, l’anteprima esclusiva del listening del nuovo album Magnetar di Perdurabo. Al termine dell’ascolto, l’autore, il compositore Davide Arneodo, racconterà come ha sviluppato dal punto di vista sonoro il progetto Magnetar, con il coinvolgimento di un artista del calibro di Jörg Wähner, batterista degli Apparat, anche lui presente quel giorno a Play Baltimora (qui il link per informazioni e registrazione).
Le MASTERCLASS confermate che verranno proposte nei prossimi mesi:
- Federico Poggipollini – La voce della chitarra”
- Riccardo Tesio – Elaborare il suono della chitarra: amplificatori ed effetti
- Adriano Viterbini – (da definire)
- Edoardo Rossi – La musica in televisione, dall’intrattenimento al documentario
- Valeria Sturba – Theremin e improvvisazione
- Luca De Gennaro – Storytelling di un album (Dark side of the moon)
- Roberto Dell’Era – Dell’Era si racconta, dal periodo inglese al rientro in Italia con gli Afterhours evidenziando come queste esperienze hanno influenzato il suo modo si suonare il basso e di scrivere per The Winstons e Afterhours.
- Lele Battista – Fermare il suono. Storia e tecniche di registrazione, dallo studio all’home recording
- Veronica Mengoli – Vedere la musica: le immagini a supporto del suono; come armonizzare look e sound
- Giovanni Moratti – Impatto socio ambientale degli eventi per contesto e stakeholder
- Alessandra Acquafredda – Sonic Branding
- Charlie Rapino – Avventure nel music business
- Alessandro Grazian – Dal concept al risultato creativo. Torso Virile colossale: come realizzare un progetto artistico multidisciplinare
- Irene Pederzini – Carve your Path: Il progetto musicale e come si inserisce nel music business di oggi
- Martina Calabresi – L’importanza del personal branding: definire mission e vision del personaggio in relazione all’immagine estetica e come comunicare online e offline”
- Giuliano Girlando – L’evoluzione digitale e la Gen Z
- Francesco Bacci – Musica elettronica: come comporre con i sinth
- Marco Pizzini – La figura del Dj: supporti e promozione sulle piattaforme digitali e non
- Alfredo Aliffi – Live music e gestione del suono
(in aggiornamento)
Buon vento Play Baltimora! Seguite il progetto e non perdete l’occasione di vivere e contribuire all’energia che preso si sprigionerà in quel di Genova!