Spoiler: questo articolo è una vera sviolinata. Ma io mi sono divertita un mondo e quindi devo dirvelo.
Sara’ che l’unica parola di portoghese che conosco e’ saudade, e ora che scrivo da Porto è bene avere un po’ nostalgia della settimana passata, soprattutto se penso al live – che dico, la folle serata passata con i bdrmm a Milano, Santeria Toscana lo scorso 27 marzo per la loro data meneghina di Microtronic. Terzo disco della band (che ce lo avevano anticipato all’Ypsigrock, tra una birra e un rum pre scena), ebbene sganciato così, come una bomba inaspettata nella tregua post fine anno, dopo che abbiamo passato metà del nostro dicembre a crogiolarci nella (presunta) bella selezione dei top album/live/act/festival/momenti del 2024, e loro invece arrivano e dicono: ora si torna in corsa.
Senza troppi giri di parole: Microtronic è davvero un disco eccezionale. Soprattutto se poi lo vedete dal vivo. Se siete stati fortunati abbastanza, li avete incrociati nei loro live per la Penisola. Se no, peggio per voi.
Partiamo dal balcone dell’Ypsigrock. Ryan ci dice: il prossimo sarà un disco molto elettronico. Veniamo da un’intervista in cui loro, matti come pochi ma geniali, guardano perplessi l’interlocutore che cerca di spiegarsi, chiedendoglielo, come facciano ad essere una band shoegaze e non esserlo. Ero un’ingenuotta.
Guarda la video-intervista ai BDRMM
Perché dire che Microtronic è un disco della svolta elettronica vuol dire non averci capito granché, o più semplicemente voler ridurre a intellegibile uno sforzo creativo notevole dei quattro di (Kingston upon) Hull, ed è il caso di dirla con Enzo, loro angelo custode: Who let the Hull out?
E meno male che l’hanno fatti uscire. Ryan, suo fratello Jordan, Joe e Conor in Microtronic combinano qualcosa di incredibile: andare in mezzo allo spettro musicale che unisce il basso al sintetizzatore, abbattere le categorie, e fare un disco che suona a volte come i Dry Cleaning sotto ketamina, a volte come una serata techno, quindi come un qualsiasi top of the pops eighties e si – anche come i Sigur Ros. Voi direte: ma dove? Io vi invito a sentire Infinity Peaking e poi ne riparliamo (nb: nella video intervista ho sbagliato menzionando Lake Disappointment ma intendevo quella. Eh sì, si sbaglia).

Di questo e altro, anche dell’aver voluto vendere il disco come una fastidiosissima reclame di prodotti pseudo sanitari (scherzo!) su IG, completamente curata nella pura assurdità dai nostri eroi, abbiamo parlato nella video intervista pre cena cotoletta e limoncello (esatto) e ovviamente concerto.
Sarà servito per liberarsi dall’immaginario dello shoegaze che li inchioda a questa categoria? Chi può dirlo, io qui faccio il mio.
Cercate qualcosa che vi assorba completamente in un trip di reminiscenze e analisi interiore senza nemmeno bisogno dell’aiuto del pubblico (chimico)? Microtronic, o un concerto dei bdrmm sono roba per voi.
Appunto, i live. Se da un lato la follia, perfettamente allineata del gruppo (la cosa che più vi sorprenderebbe è la percezione di unione mentale tra i membri della band, non parli mai con uno di loro, ma con tutto) sembra essere la prima faccia dei bdrmm, la verità è che non c’è entropia nella loro visione artistica. No, sono perfettamente consci di quello che fanno. E quando sono sul palco fanno qualcosa di magico.

Tanto che pezzi di bdrmm e I Don’t Know come Be Careful (con quel giro di basso che la rende così aliena) e Forget The Credits, nella performance generale, sono perfettamente amalgamate. Sono nel backstage e vedo questi quattro allinearsi in quello che non è la coda, non è un assolo corale (se esiste) e nemmeno il rum e cola che mi ha preparato Ryan ma è Unhappy e Port, il live sta per finire ma prima c’è un momento di tale creatività che posso solo sentirmi blessed di vederlo così.
Io ve lo consiglio davvero un concerto dei bdrmm. Nel frattempo cercate di psicanalizzarli nella video intervista.
Si ringrazia sempre Enzo Lorenzi perché si diverte a essere l’autore delle nostre migliori esperienze.
Clicca qui per vedere le foto dei BDRMM a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).
BDRMM: la scaletta del concerto di Milano
- Microtonic
- Clarkycat
- Push/Pull
- John on the Ceiling
- Is That What You Wanted to Hear?
- Lake Disappointment
- Be Careful
- Standard Tuning
- If….
- Infinity Peaking
- The Noose
- It’s Just a Bit of Blood
- Sat in the Heat
- Snares
BIS
- Happy
- (Un)happy
- Port
