Se ne stanno un po’ defilati, spesso sono quasi nascosti e come altri suonano da seduti ma sono gli unici a farlo non davanti ma dietro al loro singolare strumento simile a una scultura dove si alternano piani diversi che loro governano con invidiabile sicurezza. Gli occhi degli spettatori, se si escludono i momenti degli assolo, raramente li cercano tutti presi come sono dagli altri musicisti. Ci voleva un fotografo curioso di ogni aspetto della musica per andarli a cercare fra i rullanti e i timpani, fra i charleston e i ride, rendendo così ai batteristi l’omaggio che meritano.
JAZZ DRUMMERS
Fotografie di Roberto Polillo
A cura di Roberto Mutti
@ Blue Note Milano
20 settembre – 31 dicembre 2022
Grande interprete della musica jazz degli anni Sessanta che su incarico del padre – il pregevole critico e organizzatore Arrigo – ha fotografato da giovanissimo, Roberto Polillo propone qui una sua inedita, suggestiva mostra di ritratti dei grandi batteristi che hanno lasciato una traccia indimenticabile nella storia di questa musica. Max Roach, Elvin Jones, Art Blakey, Kenny Clarke sono i nomi più noti di questa carrellata di personaggi di cui il fotografo coglie le performance e indaga le posture, individuando con acume lo stile ora spettacolare ora sommesso di ciascuno. Quasi sempre una luce li fa emergere dal buio della sala in cui sono avvolti e il fotografo non si fa sfuggire nulla: si sofferma su un’espressione concentrata, su un sorriso soddisfatto, sul gesto rapido di detergersi il volto con un fazzoletto. Oppure, in un’immagine che le riassume tutte, coglie i movimenti di un batterista attraverso la sua ombra proiettata su una tenda che così ne nasconde l’identità.
Roberto Polillo non si limita però alle sole riprese di scena ma nei ritratti e nei momenti di pausa fa emergere la personalità dei musicisti usando quel suo caratteristico bianconero particolarmente espressivo. Qui alterna fotografie analogiche vintage e stampe digitali più recenti lanciando una vera e propria sfida a chi, osservandole con attenzione sarà capace di distinguerle.
La mostra consta di 16 immagini di grandi batteristi jazz degli anni ’60:
Max Roach
Elvin Jones
Art Blakey
Tony Will
iams
Roy Haynes
Shelly Manne
Jack Dejohnette
Kenny Clarke
Dannie Richmond
Art Taylor
Louis Bellson
Sunny Murray
Billy Cobham
Alcune foto sono stampe da scansioni digitali, altre stampe realizzate da negativi in camera oscura. Dice Roberto Polillo: “Nelle stampe digitali abbiamo cercato di riprodurre, per quanto è possibile, lo stesso “feeling” dell e vecchie carte analogiche Ilford. E abbiamo deciso, nelle didascalie della mostra, di non specificare quali sono digitali e quali analogiche: una specie di sfida al pubblico, per vedere se le differenze