2015, Modular Recordings
Hanno fatto aspettare quasi tre anni al loro pubblico i Tame Impala, band psychedelic rock australiana capitanata dal 29enne Kevin Parker, cantante, chitarrista, principale compositore e produttore della band, acclamatissima dalla critica internazionale. Venerdì scorso è uscito il terzo album: “Currents”. Potrete vedere i Tame Impala in Italia a Sestri Levante (25 agosto), Roma (26 agosto) e Verona (28 Agosto).
Parker aveva avvisato i fan che dopo “Lonerism”, secondo album del gruppo uscito nel 2012, il terzo lavoro della band sarebbe stato ben più dance e pop, spiegando poi nel corso di varie interviste che ebbe l’ispirazione in macchina a Los Angeles, sotto l’effetto di “funghetti” mentre ascoltava i Bee Gees.
Nel 2015 i Tame Impala sono tornati sulla scena con “Let It Happen”, primo singolo e pezzo d’apertura dell’album. Quasi 8 minuti dove Kevin Parker dimostra il perché è considerato uno dei migliori artisti rock del momento, una vera e propria gemma psichedelica con un vibe disco-dance accattivante.
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“Nangs”, quasi 2 minuti, ci prepara per “The Moment” e “Yes I’m Changing” dove il sintetizzatore la fa da padrone. Le chitarre hanno un ruolo decisamente più secondario rispetto ai passati lavori, e lo dimostra anche “Eventually”, quarta canzone svelata in anteprima di “Currents”. Anche questo pezzo, synth pop, è dominato dal sintetizzatore e parla della fine di una storia d’amore e del dolore che farà provare all’altra persona per questo, concludendo poi con il ritornello: “But I know that I’ll be happier, and I know you will too, eventually” (“Ma lo so che sarò più felice, e lo so che lo sarai anche tu, alla fine”).
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Dopo i 55 secondi di “Gossip” ritroviamo un riff in “The Less I Know the Better”, che mantiene comunque lo stile di tutto l’album. Tipico falsetto di Parker per una delle canzoni più orecchiabili di “Currents”. L’australiano l’ha definita “Disco funk”. “Past Life”, traccia numero 8, ha lasciato i fans un po’ a bocca aperta a causa dei versi praticamente parlati con una voce modificata.
Gli ultimi tre pezzi, “Reality in Motion”, “Love/Paranoia” e “New Person, Same Old Mistakes” concludono l’album come è iniziato e proseguito. Ma è qua che si sente di più l’assenza dei vecchi lavori degli australiani. A precederle “’Cause I’m a Man”, il secondo singolo vero e proprio.
Insomma, Tame Impala ancora una volta promossi, con meno chitarra e più synth, ma comunque mantenendo la loro identità.
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