Foto di Luca Moschini
Un album nel 2018, poi l’artista è svanito dalle scene, impegnato nella vita come medico dopo la laurea in Medicina ma, dopo i 25 milioni di streaming del disco precedente, il cantautore toscano Postino è tornato all’Hiroshima Mon Amour di Torino per presentare il suo secondo album, “L’ordine delle cose da dire”.
Postino, nome d’arte del cantautore fiorentino Samuele Torrigiani, aveva regalato al pubblico 8 tracce di synth-pop leggero terribilmente terapeutico, con cui raccontava la pesantezza delle cose quotidiane che rimangono non dette e incastrate dentro di noi, facendo breccia nell’animo degli ascoltatori.
“L’ordine delle cose da dire” è intriso di delicato intimismo e racconta con timbro malinconico gli eventi della sua vita. La scrittura di Postino è, infatti, sin dai suoi esordi, ispirata a storie che ha vissuto in prima persona o che ha ascoltato.
«Parlo delle piccolezze della vita perché sono i dettagli alla fine quelli che contano. Le grandi cose contano solo fino ad un certo punto, proprio perché sono grandi cose e capitano una sola volta.» – ha affermato.
È proprio l’urgenza di raccontare il proprio vissuto, di metterlo in parole e melodie per liberarsene ed esorcizzarlo la chiave dell’autenticità della musica di Postino che, condividendo il suo vissuto con una impeccabile cura dei testi, è capace di creare una profonda empatia con chi lo ascolta, anche dopo 4 anni di silenzio.
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