Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Reportage Live

HALESTORM, BLACK VEIL BRIDES, Mothica: un tris che vale una scala reale

Mothica e i Black Veil Brides hanno portato l’Alcatraz al tripudio di heavy metal nudo e crudo degli Halestorm, data sold-out del Back From the Dead Tour 2023.

Halestorm in concerto al Mediolanum Forum di Assago (MI) - 2022. Foto di Davide Merli

Articolo di Philip Grasselli

Ahh, il metal. Entri proprio in un universo parallelo quando torni a vedere un concerto di questo tipo dopo una settimana di Music Week a Milano: non stiamo a soffermarci troppo sul cliché del metallaro, perché sarebbe ridondante, ma più sull’ambiente che si è creato non appena si mette piede nell’Alcatraz.

Le danze si aprono presto, con un live da godersi appena usciti dall’ufficio, forse il metodo migliore per sfogare i disagi lavorativi: alle 18:50 precise parte la prima artista, Mothica, la meno metal di tutta la line-up della serata, ma che ci porta perfettamente nel mood rockettaro che diventerà progressivamente più aggressivo. Artista prolifica, con tre album e un EP alle spalle, in quasi un’ora di live sfoggia il suo repertorio che mischia l’emo à la Bring Me the Horizon (infatti porta anche la cover di Can You Feel My Heart dal loro album Sempiternal), come nella canzone Casualty, a sonorità più pop rock e un po’ lo-fi di Buzzkill, passando anche ad un’altra cover di All Star degli Smash Mouth.

Insomma: un bel warm-up, nel mentre il pubblico gradualmente arriva e riempie completamente l’Alcatraz, direzione sold-out.

BLACK VEIL BRIDES

Tempo di un rapido cambio palco e subentrano i Black Veil Brides: siamo nella perfetta via di mezzo, con hard rock melodico della loro ultimo LP The Phantom Tomorrow, ma anche e soprattutto i growl del loro vecchio repertorio, come The Legacy tratto dall’album Set the World on Fire del 2011. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. La band non è per nulla nuova nel milanese, perché l’ultima loro esibizione italiana fu proprio nel “lontano” 9 dicembre 2013, quando si esibirono al Factory di Milano, in tour per l’album Wretched and Divine: The Story of the Wild Ones.

Fu un tripudio ai tempi, così come all’Alcatraz, con una straordinaria performance canora di Andy Biersack, proprio per la varietà di tecniche vocali da applicare in rapida sequenza. Le undici tracce pescate in maniera equilibrata dal loro repertorio scorrono lisce come l’olio, con il pubblico definitivamente caldo e che non vede l’ora di prendere al volo i plettri e che volavano dal palco. Ci si aspettava la cover di Temple of Love dei Sisters of Mercy in scaletta, ma non si può avere tutto nella vita, anche perché la scaletta della serata è serratissima.

HALESTORM

Infatti, dopo mezz’ora di attesa, arrivano i frontliners: gli Halestorm. Anche loro non sono nuovi a Milano, proprio l’anno scorso hanno aperto gli Alter Bridge al Mediolanum Forum di Assago.

Novanta minuti di spettacolo allo stato puro, di adrenalina a mille e di suoni grezzi per i più assetati di metallo pesante. Lzzy Hale sfoggia un talento incredibile, dalla voce, alla chitarra multi-manico, fino alle tastiere: si parte con Raise Your Horns eseguito a cappella, giusto come aperitivo, ultima traccia dell’album in tour di promozione Back From the Dead. La transizione con I Miss the Misery è un salto nel passato di dieci anni, regalando l’ingresso a tutti gli altri componenti della band. Poche chiacchiere, a parte una frase indimenticabile in risposta ad una fan che proprio ieri ha compiuto cinquant’anni (There’s no age in rock’n’roll, I just turned 40 and I feel like 13!), e tantissima musica, lunghi assoli di chitarra che rendono Amen un inno verso l’infinito e oltre. Ma anche momenti introspettivi con Terrible Things tratto proprio dall’ultimo album, con la chitarra acustica di Joe Hottinger e voce.

Prima di “Back from the Dead”, la title track, uno dei best moment: sei minuti di assolo di batteria di Arejay Hale, un mix di rudimenti su letteralmente qualunque tipo di tamburo, timpano, tom e oggetto a percussione, che ci hanno fatto stare al settimo cielo da batterista quale sono. Curioso come abbia tirato fuori delle bacchette da settanta centimetri come “uscita” dall’assolo, poi ovviamente non puoi proseguire con il brano successivo con dei bestioni del genere.

Il bis, emozionante, è costituito da due brani piano e voce di Lzzy Hale e altri due brani molto lontani cronologicamente, sempre creando quel contesto variegato in cui, ovviamente, tutto il pubblico canta dalla prima all’ultima nota.

Nel frattempo, nemmeno il tempo di pensare “Stavolta non beccherò nessuno che conosco”, incontro una mia ex compagna del corso di studio di Musicologia all’Università di Pavia, Rebecca, che non vedevo da quattro anni: accompagnata dal suo ragazzo Enrico, ne approfitto per scambiare con loro qualche opinione, soffermandomi soprattutto sul rapporto tra il percorso musicologico e il metal. Effettivamente possono sembrare viaggianti su due binari paralleli, ma in realtà, come afferma Rebecca, “la musicologia si sta aprendo anche su generi più popolari, tra i quali il metal e ti dà gli strumenti estremamente utili per giustificare il gradimento o meno dei brani”, senza fermarsi solo a un giudizio banale tipo “bah, che schifo” e basta. Ed è per questo che hanno preferito il concerto degli Halestorm, analizzando sia l’aspetto tecnico che l’aspetto performativo.

Non posso che essere d’accordo. Era da troppo tempo che non vedevo un concerto metal: sono decisamente sazio (anche se non sarà mai abbastanza…).

Halestorm in concerto al Mediolanum Forum di Assago (MI) – 2022. Foto di Davide Merli

HALESTORM – La scaletta del concerto di Milano

Raise Your Horns (a cappella)
I Miss the Misery
Love Bites (So Do I)
Bombshell
I Am the Fire
Amen
Terrible Things
Familiar Taste of Poison
Takes My Life
Drum solo
Back From the Dead
I Get Off (+ snippet of “Crazy on You” by Heart)
Wicked Ways
Freak Like Me

Encore:
Heart of Novocaine/Shatter Me (piano e voce)
Raise Your Horns (piano e voce)
Here’s to Us
The Steeple

BLACK VEIL BRIDES – La scaletta del concerto di Milano

Opening titles
Crimson Skies
Rebel Love Song
Wake Up
Nobody’s Hero
Scarlet Cross
Torch
The Legacy
Knives and Pens
Fallen Angels
In the End

MOTHICA  – La scaletta del concerto di Milano

Casualty
Can You Feel My Heart (Bring Me the Horizon cover)
Vices
Toxins
Buzzkill
Forever Fifteen
All Star (Smash Mouth cover)
Upside
Sensitive

Written By

Se non parlo di musica, parlo di sport. Se non parlo di sport, parlo di ingegneria. Se non parlo di ingegneria, parlo di meme. Se non parlo di meme è perché dormo.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri anche...

Reportage Live

Foto di Rossella Mele Lazza lo ha annunciato una manciata di giorni fa ed è andato sold out in pochissimi minuti: prodotto da Vivo...

Reportage Live

Foto di Andrea RipamontiFULMINACCI è un cantautore italiano, nato nel 1997 a Roma, un artista di rottura, spiazzante per la sua versatilità e per la...

Reportage Live

Foto di Giorgia De Dato Ieri sera, martedì 3 settembre, il Castello Sforzesco di Milano è stato il palcoscenico del concerto dei La Crus....

Concerti

Articolo e foto di Davide Merli Yves Tumor arriva in Italia per un’unica imperdibile data live, organizzata da DNA concerti e Via Audio, in...