Articolo di Roberta Ghio | Foto di Roberto Finizio
Una serata di festa. Questo mi trasmette il trotterellare allegro di una bimba con codini e gonnellina di jeans, che vedo attraversare il parterre del Forum di Assago, mano nella mano alla mamma, mentre cerco un punto con una buona visuale. Immagino il dialogo pieno di gioia nell’uscire di casa “Andiamo da Eros!” L’eccitazione tuttavia è di tutto il pubblico, di diverse fasce d’età, presente ieri al Forum di Assago per la prima delle quattro serate del Vita ce n’è World Tour di Eros Ramazzotti, a Milano dopo alcune date europee e la recente tappa di Torino.
Eros le cose le fa in grande, penso guardando l’imponente palco a forma circolare, avvolto da un sipario trasparente sul quale impera l’albero della vita, con ai lati due enormi schermi. E questo mio pensiero si conferma ancor di più quando vedo Eros arrivare… a cavallo! È un video proiettato a fondo palco, ma è così che fa il suo ingresso dando via al live, vestito totalmente di nero con una giacca a frange lunghe da stilosissimo cowboy. Vita ce n’è il primo brano cantato, in un forum entusiasta che risponde con grida e colpi di telefono, ma che resta quasi al buio, nonostante i primi effetti visivi. Occorre aspettare il successivo Per il resto tutto bene, per comprendere l’imponenza della scenografia, che vede nella parte centrale del fondo palco uno schermo a forma irregolare da sembrare una lingua o una foglia che si alza verticale, su cui vengono proiettati i visual che fanno apparire ora Eros sotto nuvole minacciose e una pioggia battente.
Dopo un inizio nel presente, un lungo salto nel passato, in cui l’atmosfera che si viene a creare sembra composta dai ricordi di ognuno di noi, di quell’estate, di quell’amore, di quella sera, di quel concerto di tanti anni fa e diamo fiato a quel ricordo, cantando a squarciagola, chi si abbraccia, chi si bacia, chi si riprende per immortalarsi con quella colonna sonora, il tutto avvolti in maglie di fasci di luce dai colori accesi, grovigli di laser che sembrano nascere dagli assoli strumentali, mentre sul palco Eros ci guida nella nostra memoria, da un bosco, da una “città promessa” i cui palazzi prendono forma davanti ai nostri occhi disegnati da led, da sotto un’enorme ombra rossa. E così ascoltiamo Stella gemella, Favola, Terra promessa, L’ombra del gigante. Una scenografia suggestiva, con effetti talmente coinvolgenti che ci assorbono e in alcuni momenti quasi distolgono la nostra attenzione dalla bravura dei musicisti, che sono stati impeccabili. C’è stato un piccolo “momento imprevisto” (un dispettoso pedale), ma di quelli belli, a lieto fine, che impreziosiscono ancora di più il live. Tanta tecnologia si zittisce in ossequioso rispetto per lasciare spazio al medley in assolo con chitarra acustica di Adesso tu, L’Aurora, Una storia importante. Amiamo il lato umano degli artisti, che in questo momento più che mai abbiamo modo di seguire da vicino via social. E ci piace Eros papà che dedica a “Aury” il brano Buonamore. Aurora è in sala e ruba per qualche istante la scena all’ignaro genitore, quando arriva in regia a fondo sala: un gruppo di ragazzine, che simpaticamente mi travolgono, vorrebbero una foto con lei e ho modo di vedere quanto gentile ed adorabile sia stata nei confronti di ognuna di loro.
Ma torniamo al live. Dopo i momenti più intimi, scanditi non solo dal medley, ma anche dai duetti di I belong to you con Monica Hill e Più che puoi con Giorgia Galassi e dopo gli allegri cori di botta e risposta tra Eros il pubblico conditi con qualche pizzico di R&B, arriviamo al momento latino con Una vita nuova e al duetto con Luis Fonsi, direttamente dal video clip del brano Per le strade una canzone in cui ci abbandoniamo al ritmo di Portorico ballando, ancheggiando e shakerando le spalle, con tanto di birre che volano e giacche che cadono. Chiude la prima parte del live una versione molto suggestiva di Musica è, ma dopo pochi istanti si riprende per il rush finale, con una emozionante Per me per sempre con Eros accompagnato dal solo pianoforte e terminare la serata con la memorabile Più bella cosa.
Una serata spensierata, di leggerezza, di quei ricordi che ora trovano una lacrima di affetto benevolo e di altri che trovano un sorriso, di canzoni cantate a pieno fiato da chi Eros lo conosce da quasi quarant’anni e da chi invece di anni ne ha solo quattro. Potere della musica
EROS RAMAZZOTTI – La scaletta del concerto di Milano (5 marzo)
Vita ce n’è
Per il resto tutto bene
Stella gemella
Favola
Ho bisogno di te
Terra promessa
Dove c’è musica si canta
L’ombra del gigante
Un attimo di pace
Un’emozione per sempre
Quanto amore sei
I belong to you
In primo piano
Adesso tu
L’Aurora
Una storia importante
Buonamore
Più che puoi
Un’altra Te
Se bastasse una sola canzone
Una vita nuova
Per le strade una canzone
Fuoco nel fuoco
Cose della vita
Musica è
Avanti così
Per me per sempre
Più bella cosa
