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Reportage Live

DON BROCO + Dreamshade: reportage, foto e scaletta del concerto di Milano

Articolo di Francesca Carzaniga | Foto di Giorgia De Dato

In un (decisamente) freddo sabato sera, cosa può esserci di meglio che andare a scaldarsi un po’ al Legend Club di Milano? Soprattutto se sul menù della serata c’è una delle band inglesi più interessanti degli ultimi anni.

Ma procediamo con ordine.

Come antipasto salgono sul palco gli Svizzeri Dreamshade, ai quali spetta il compito di scaldare un pubblico decisamente infreddolito dal clima all’esterno del locale.
La band propone un metalcore abbastanza generico, decisamente in contrasto con la musicalità degli headliner. Il pubblico, che per questa serata era quello delle grandi occasioni con un Legend Club decisamente gremito, accoglie comunque con entusiasmo lo strano accostamento e la breve scaletta di 8 canzoni proposta, intervallata forse da qualche chiacchiera di troppo da parte del cantante, scivola via piacevolmente.

Ed ecco apparire, dopo il cambio palco e il soundcheck di rito, i Don Broco, portata principale della serata. Gli inglesi si sono fatti attendere un po’ più del previsto nel nostro paese: dovevano infatti esibirsi a Milano lo scorso 26 maggio, data che erano poi stati costretti ad annullare per problemi logistici.
Possiamo però confermare che l’attesa è valsa decisamente la pena.

La lunga scaletta, che vede la band suonare ben 20 brani per un totale di quasi 2 ore, è composta prevalentemente da pezzi tratti dalla loro ultima fatica discografica, quel Technology uscito ormai quasi un anno fa, senza disdegnare però canzoni tratte dai precedenti due album (tra cui anche l’inaspettata Further).

Tra intermezzi famigliari (con il frontman Rob Damiani che chiede al fratello Michael, residente proprio in Italia, di salire sul palco per un breve discorso in italiano) e interazioni con i presenti, la band dimostra di avere una sicurezza impressionante sul palco e di sentirvisi incredibilmente a proprio agio; sensazione confermata da un pubblico più partecipe e coinvolto che mai, che non disdegna salti, balli e addirittura qualche piccolo wall of death.
Coinvolgimento notato con piacere anche dalla band, che a più riprese rispolvera i classici elogi ai presenti (che questa volta ci sono sembrati più che onesti) e non perde occasione di esprimere la propria volontà di tornare ad esibirsi nel Bel Paese il prima possibile.
Insomma, la performance della band, che non ha smesso di divertirsi e di divertire per tutta la durata del set, ci è parsa assolutamente impeccabile, complici anche i volumi perfettamente bilanciati all’interno del locale.
Dopo esserci scaldati per bene, torniamo malvolentieri nel gelido clima serale di Milano, con un sorriso stampato sulla faccia e con la consapevolezza di aver assistito ad un bello show, che ci ha intrattenuto nel migliore dei modi e che ci ha lasciato con una gran voglia di tornare presto a ballare ad un concerto dei Don Broco.

Clicca qui per vedere le foto dei Don Broco + Dreamshade a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).

DON BROCO- La scaletta del concerto di Milano

Come Out to LA
(Synth Intro)
Pretty
(Lars Ulrich Intro)
Superlove
Technology
(Allen Intro)
Tightrope
Good Listener
Money Power Fame
The Blues
Porkies
Everybody
Got to Be You
Stay Ignorant
Automatic
Keep On Pushing
Priorities
Further
(Acoustic with buildup into full band)

Encore:
Greatness
You Wanna Know
Nerve
T-Shirt Song

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