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Reportage Live

30 SECONDS TO MARS in concerto a Bologna: reportage, fotogallery e scaletta

Articolo di Stefania Clerici – Foto di Roberto Finizio

Ha vinto un Oscar nella sua interpretazione in “Dallas Buyers Club”, ha collezionato successi al cinema con blockbusters come “Suicide squad” e “Blade Runner 2048”, ora è su Netflix con un nuovo film, “The Outsider”, dove fa l’infiltrato nella Yacuza, eppure Jared Leto è anche (e prima di tutto) il front man dei 30 Seconds to Mars! Da questo mio primo concerto della band non posso che uscire stupita e piacevolmente coinvolta, confermando quanto questo artista così poliedrico e talentuoso (e molto molto bello) sappia intrattenere il suo pubblico.

Il Monolith Tour, partito da Basilea questa settimana, anticipa l’uscita dell’album omonimo prevista per il 6 aprile, vede un’inedita formazione a due dei fratelli Leto a voce-chitarra uno e di Shannon alla batteria, senza pianole, bassi e seconda voce di Tomo. Sia a Roma che a Bologna a supportare i Leto’s c’è Stevie Aiello, collaboratore della band già dal 2013 che ora dal vivo suona basso e tastiere nel retro palco.

Poco dopo le 21.10 sul ring dell’Unipol Arena di Bologna si inizia a saltare: il monolite al centro del parterre per scoprire Jared e Shannon! La musica pulsa dal suo interno, un fascio di colori e luci inondano il palazzetto, il parallelepipedo-monolite si rivelano essere 4 schermi mobili su “Up in the air” e “Kings and queen” prende il via il live!
Alle spalle del palco, anch’esso uno schermo riflettente colori, in cui al centro è posizionata la batteria e Shannon e ad una delle estremità l’asta per il cantante Jared, un altro schermo gigante verticale padroneggia l’Arena, catturando per tutto il concerto particolari on stage e reazioni del pubblico.

Clicca qui per vedere le foto di 30 Seconds to Mars a Bologna (o sfoglia la gallery qui sotto).

La prima parte del live è tutta gridata ed adrenalinica, non c’è momento in cui Jared non invita a saltare e cantare con lui, dimostrandosi una vera rockstar: non mancano le invasioni di pubblico, chiamato sul palco a cantare e ballare per ben due volte. Il palazzetto esplode sul controcanto di un fan padovano che gridando a tutta la folla “non smettete di combattere per i vostri sogni” accompagna Jared sul finale di Pyres of Varanasi in “diretta” Ig stories. Bellissimi anche i momenti da solista di Leto, in cui sulla cover di “Stay” di Rihanna e di un medley dedicato alle star del rock scomparse negli ultimi anni, dimostra una capacità vocale davvero intensa.

Sulla seconda part del live viene spazio all’adattamento di alcune hit super famose dei Thirty Seconds to Mars in chiave acustica: imbracciata la chitarra per ecco “Hurricane” e “The kill”, si torna poi a scatenarsi con “City of angels”, “Night the hunter” e “Rider”, con cui il monolite-palco si richiude come all’inizio.
L’encore è poi affidato a “Walk on water”, il singolo già uscito del nuovo album e “Closer to the edge”, con esplosione di coriandoli che chiudono la festa.

Il prossimo appuntamento con i Thirty Seconds to Mars in Italia è fissato a Milano per l’8 settembre nel Festival Milano Rocks: i biglietti sono già in vendita qui > http://bit.ly/milanorocks2018

30 SECONDS TO MARS – scaletta concerto 17 Marzo 2018 – Bologna

Monolith Intro
Up in the Air
Kings and Queens
This Is War
Search and Destroy
Dangerous Night
Do or Die
Pyres of Varanasi
Stay (cover Rihanna)
Purple Rain / Imagine / “Heroes” / Freedom! ’90 / Crawling / Black Hole Sun
Hurricane
From Yesterday
The Kill (Bury Me)
City of Angels
Night of the Hunter
Rider
– – – – – –
Walk on Water
Closer to the Edge

Written By

Milanese, classe 1983, sono appassionata di musica, cinema e cultura pop. Adoro viaggiare, mangiare, dormire, viaggiare, ballare, sorridere e fare l'amore. Oltre a scrivere di musica su Rockon sono digital producer per il tuo canale tv preferito. Amo il rock in tutte le sue forme, i gatti, fotografare il cibo che mangio (e lo faccio da anni, non per moda social) e perdermi per le vie delle città che non conosco. Bulimica di serie tv, collezionatrice di vestiti, scarpe, borse e tutto ciò che può entrare in una grossa cabina armadio puoi chiedermi di tutto e ti darò la risposta che cerchi (altro che Google e il libro delle risposte!), basta non domandarmi: “qual è il tuo artista preferito?”.

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