Quarto disco in undici anni per uno dei gruppi italiani più strani ed intriganti. A differenza degli altri dischi le tracce realizzate, sotto la supervisione di Fabio Magistrali, sono meno: undici.
Gli X-Mary più che in passato centrifugano e mettono insieme di tutto, con la giusta dose di ironia e di atteggiamento naif. Prendono in giro i sintomi nazionalpopolari (“Italia 90”, “Oggi ho comprato una macchina”) e ci fanno sentire la nostalgia del pop italiano a cavallo degli ’80 (“Dove sei con chi sei”).
Allo stesso modo miscelano i generi passando dall’hc compulsivo (“Homosexual”, “Fai schifo”) al r’n’b (Voglio il frigo”), passando per momenti di funky stralunato (Con te non vado mai a casa”) ed il pop bizzarro (“1 2 3 4”). Insomma con gli X-Mary non ci si annoia mai.

