I GY da trio sono diventati un duo e della formazione iniziale è rimasto soltanto Fabio “Reeks” Recchia. Il bassista Massimo Pupillo (Zu) ha lasciato il progetto, come il batterista Andrea Basili, che è stato sostituito da Giulio Galati (Ade, Hydeous Divinity, Onryo). Tuttavia, il basso è suonato dallo stesso Reeks che lo suona in contemporanea con il synth.
Il sound è meno cupo rispetto al passato ed è maggiormente strutturato su un hardcore sintetico, per certi versi in linea con le produzioni di Bologna Violenta. I brani sono quasi sempre martellanti (“A Serbian Kolo”) e portati all’eccesso della velocità percussiva e convulsa (“The succubus”, “Magellan barbeque”) o progressiva (“Il boschetto di nonna Bava”).
Quando i GY vogliono rallentare il ritmo si divagano con le musiche dei giochi elettronici (“Super Mario”) o spaziando verso l’electro-dance (“Magix music maker”). Il duo si sperimenta anche con la techno berlinese di “Techno viking” e con i noises minimali di “Blackfriars bridge 1P”, passando per le tensioni di “Kymatic”.