Articolo di Marzia Picciano
Quando Will Butler mi risponde al Face Time lunedi pomeriggio è con parte del suo gruppo su un treno diretto da all’aeroporto di Copenhagen per poi volare ad Amsterdam in vista dello show di Rotterdam insieme alle Sister Squares, il collettivo di cantanti e ballerini di cui è membro anche la sua compagna e che sono diventati la sua band. Sono lui, più Sara Dobbs, Julie Shore, Jenny Shore, e il produttore Miles Francis, uniti da una vita e da una sfida, o possiamo dire una vita di sfide. Vibrant notes, per questi californiani (lui) newyorkesi (lei/loro, e lui, di acquisizione) in Europa per il tour del nuovo, si, lo rivendica con forza, progetto di gruppo, anzi, band vera e propria, con due anime precise e sincretiche.
Will è davvero, ma davvero felice di essere in Europa e in tour, da quanto non sentivo una persona cosi’ contenta di trovarsi all’avventura? (sarà il solito fascino del vecchio Continente). Perche’ è davvero di avventura che si parla, tra le righe, nel nostro scambio telefonico al gusto di Frecciarossa nordico.


Si sente la freschezza, “we’re still very fresh” e’ il leitmotiv che guida le sue risposte, e se questi sono i presupposti, sono curiosissima di vederli il prossimo 20 novembre all’Arci Bellezza di Milano, che si conferma essere luogo di scelte musicali non scontate (e questa manco troppo nascosta captatio e’ per giustificare la mia quasi ormai costante presenza). L’omonimo album, in distribuzione da settembre 2023 con il lead-off single Long Grass, e’ una prova di complessita’, unione, e si, soprattutto, freshness, piu’ voci condite di elettronica e vibes 80s che ricordano i primi Depeche (prendete un pezzo come Stop Talking) e non solo. E, per evitare di continuare il loop concettuale della mia personale ricerca di proposte che mi porta ormai praticamente sempre nello stesso posto, c’e’ da dire che sono proprio curiosa di vedere cosa mi riserva Will Butler + Sister Squares. Non perche’ viene da una delle band del mio cuore (chissa’ se sanno di essere entrati nelle case di tutti gli italiani grazie a un intro propriamente indimenticabile), e la sua eredita’ si sente anche in questo lavoro, ma per essere un artista sinceramente interessato alla musica, ora a teatro, ora al cinema, lascia dietro la sensazione di qualcuno con la creativita’ a palla, anche nei momenti piu’ bui.
Una spontaneita’ naturale, certo, ma sicuramente guidata dalla presenza, piu’ o meno formalizzata, di personalita’ come Jenny, moglie e madre dei suoi tre figli, e tutto il team, oltre che di un mix artistico di piu’ movimenti. “Il disco si chiama Will Butler+Sister Squares e la band e’ Will Butler+Sister Squares” ci tiene a specificare, in queste due anime, a quando gli chiedo in che punto della sua carriera artistica si trova con questo progetto. “E’ tutto radicato in noi. Si, sono tutti amici, e famiglia, e c’e’ mia moglie, e la sorella di mia moglie e Miles…mia moglie e’ una coreografa e una ballerina, e siamo stati parecchio sulla danza, direi 20 anni, io aiutavo con la musica” inizia cosi la lunga storia di “collective efforts”. “Sara e Jenny hanno fatto da sempre musical da quando erano giovanissime, quando avevano 20 anni era tutto coreografie da Broadway. Miles e’ un produttore e drummer… Non è esattamente un progetto di musica di un gruppo di persone, non è esattamente neanche un progetto di arte, ma è qualcosa di più simile a: misurare le persone che hai nella tua vita, misurare il materiale che hai tra le mani e provare a creare qualcosa di bello”


Un esperimento? L’avvio del tutto lo sembra. “Ho iniziato a lavorare su questo disco solo e non mi sembrava andasse, e li’ ho pensato: non voglio fare un disco da Will Butler. Quindi sono andato da Miles e ho detto: Miles, sei un grande produttore, oltre ad essere un grande musicista , vuoi scrivere qualcosa insieme a me e vedere dove va? E abbiamo iniziato a scrivere cose, e poi ci siamo resi conto che avevamo gia’ una band, Jenny Julie e Sarah, ed erano pronte a entrare e così poi ho prenotato per noi degli spettacoli e ho pensato che avremmo fatto 5-6 canzoni insieme.” E invece, dopo tutta questa collaborazione si sono resi conto che funzionava e che avevano un disco, di una band. “Stavamo dicendo che saremmo stati Will Butler Record per un po’, non avevamo nemmeno un nome, e abbiamo pensato di no, diamogli un nome… e Sister Squares era qualcosa che già esisteva da davvero un bel po’.. e poi avevamo suonato come Sister Squares già a Los Angeles.. Esistevamo come concetto e lo abbiamo centrato, in un certo senso lo abbiamo dato a tutti, anche la libertà di essere una persona e anche di fare ciò che volevano fare. È stato interessante vedere diversamente da quando dai un nome diverso a qualcosa, come cambia la relazione.” Anche perche’ si diventa lead singer. “È stato divertente, non ero sicuro di cosa volesse dire guidare una band, ma è bello. Oh sì, abbiamo fatto un ottimo lavoro e quindi oh fantastico, eccoci qua, molto bene.”
Diciamo addio a Will Butler solo? Non esattamente. “Sto lavorando a dei progetti a prescindere, ma spero che suoneremo degli spettacoli l’anno prossimo, voglio dire, è così rinvigorente.” Con Sister Squares del resto e’ stato cosi naturale che perche’ interrompere questa sinergia “Questo tour di band è molto sperimentale, come ho detto, non eravamo in tour da così tanto tempo e venire in Europa è stato così divertente e adorabile. Speriamo di poter organizzare festival per il prossimo anno e si lo sappiamo che dipende dai bookings, dai soldi, dai voli e così via, ma se potessimo scegliere torneremmo subito la prossima estate o autunno con altri spettacoli e con qualcosa di fresco, e fare più musica”.


Non e’ il treno e la diaspora temporanea da nord Europa a fermare l’entusiamo quasi da scolaresca in gita fuori Paese, anche con molta (fondamentale) autoironia e umilta’. “Onestamente, siamo così grati. Siamo una band di New York che vuole suonare a Milano, abbiamo un promotore che dice: vogliamo che tu suoni qui; e noi abbiamo pensato che fosse davvero fantastico, il tour doveva finire il 18 novembre a Dublino e poi abbiamo avuto una possibilità per questi concerti in Italia (dopo Milano e’ prevista una data a Bologna, il 21) e un paio di date in Portogallo e ho pensato: state scherzando? La gente vuole che suoniamo in Italia? Sì, stiamo andando lì, prenota un posto! Presto! Eravamo emozionati.” Inutile ricordare che si tratta un po’ di una rinascita “Io non vado in tournée da anni e Jenny e Sarah hanno fatto pochi tour nella loro vita e Miles come me, non vedevamo l’ora! Nel complesso siamo solo un gruppo di persone direi anziane” (ride) “Ho 41 anni ma abbiamo ancora uno sguardo molto fresco e innocente, siamo aperti sul palco e molto ben disposti, non che siamo ingenui perché tutti sono molto capaci e tutti hanno molta abilità, ma penso che abbiamo anche gli occhi spalancati e gioiosi.” E no, non e’ un dettaglio da dimenticare.
Anche perche’ quando si tratta di allargare lo sguardo al resto, al mercato musicale, e’ lo stesso approccio che Will e compagni vogliono mantenere. Guardare il lavoro dietro la bellezza. E quindi se gli chiedo a chi guardare, si va subito su chi e’ stato con loro in viaggio. “Abbiamo suonato con molte band che aprivano i nostri concerti. Abbiamo suonato negli Stati Uniti e in Canada con Rachel Bobbit e la sua band..sono semplicemente giovani e fanno musica semplicemente meravigliosa. Abbiamo suonato ad Aahrus con EmmaDop, e la cantante è in realtà incinta, avrà un bambino a febbraio, ed è pazzesco!” E quindi dove sta andando il mercato musicale oggi?
“Ci sono persone che fanno davvero cose meravigliose in ogni angolo del mondo, l’industria è così ‘broken’ e fare soldi è un grande punto interrogativo.. Non sono così triste che l’industria stia morendo, dopotutto è solo un’industria ed è un’industria orribile! Voglio che la gente sappia come guadagnarsi da vivere, ma a parte questo… abbiamo appena incontrato in ogni angolo qualcuno che crea qualcosa di bello, davvero frizzante” Ride un po’ e si scusa se sembra evitare la domanda, ma la risposta e’ abbastanza chiara. Non ci resta che attendere il 20 Novembre.



