Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Interviste

Paure e verità: intervista agli ATLANTE

Gli Atlante, trio alternative rock torinese, dopo aver pubblicato per Pan Music il loro secondo disco paure/verità hanno annunciano quattro date primaverili: il 24 marzo al Coritle Cafè di Bologna, il 12 aprile a Arci Bellezza Milano, il 24 aprile al Cap10100 di Torino e il 6 maggio al Diavolo Rosso di Asti.

Paure/verità è il vostro secondo disco, che parla di amore e tempo e che musicalmente oscilla tra rock ed elettronica. Tutte queste dicotomie di elementi distanti ma complementari sono al centro del vostro lavoro, come le avete fatte convivere?
Ad essere sinceri, della presenza di diverse dicotomie ce ne siamo accorti man mano che il lavoro andava a completarsi. Le tematiche e le sonorità si sono evolute con molta naturalezza, non c’è stata premeditazione. Solo dopo, man mano che iniziavamo ad avere una visione completa del disco, ci siamo resi conto della presenza di binomi tematici contrastanti, ma anche inaspettatamente complementari. Questa consapevolezza ci ha portato a inserire l’idea di dualismo anche nel titolo dell’album, che è per l’appunto “paure/verità”, due concetti che possono sembrare distanti finché non si trova la chiave di lettura che li unisce. Lo stesso discorso è applicabile alla musica, che nasce dal tentativo di unire la matrice rock del progetto ad una wave più elettronica. Abbiamo trovato abbastanza spontaneo provare a farli dialogare, anche per via del periodo storico probabilmente.

Nel disco spaziate tra sonorità e generi diversi, quali sono le vostre principali influenze?
Questo disco a livello di sonorità sembrerebbe rappresentare un momento transitorio della nostra musica. Da un lato si possono sentire le nostre origini da trio post grunge nato su ispirazione di gruppi come Biffy Clyro, Arcane Roots, Foo Fighters (influenze molto facilmente percepibili nel disco precedente). Dall’altro si sente una nuova direzione dettata da influenze e ascolti diversi dai precedenti, che ci hanno portato a modificare il nostro sound. Tra quelle più influenti in questo disco ci sono sicuramente Verdena, Bon Iver, Pinegrove, Thom Yorke.

Il disco si apre e si chiude in maniera diametralmente opposta, Crociate appare come sperimentazione sonora e vocale in chiave elettronica mentre Sarebbe bello torna alla semplicità di chitarra e voce.
Esatto, grazie per l’osservazione! Queste due canzoni hanno avuto un percorso creativo molto diverso e, come detto sopra, inconsapevole. Solo creando la tracklist abbiamo deciso di collocarle una ad aprire e una a chiudere l’intero lavoro. Per quanto riguarda le scelte di arrangiamento ci siamo concentrati solo in funzione del pezzo visto singolarmente, per poi accorgerci che alla fine ne è uscito quasi un concept album. Forse questo accade proprio perché essendo le canzoni una fotografia di un momento della nostra vita, trovano una loro coerenza. Una volta che abbiamo trovato il collante, abbiamo deciso di marciarci sopra aprendo e chiudendo il disco con due brani così diametralmente opposti da poter dare ancora più valore al concetto di dualismo.

L’inizio è la mia fine è ispirato a ‘La fine è il mio inizio’ di Tiziano Terzani. In che modo va letta questa influenza extramusicale?
Nel suo racconto, Terzani cerca di interpretare la vita come la fine di una cosa e l’inizio di un’altra. Partendo da questo concetto di fine-inizio, di ciclicità, abbiamo deciso di capovolgerlo: se la fine è il mio inizio, allora per “iniziare” è necessario chiudere con qualcosa che c’era prima.. una visione distopica ma molto realistica. Esattamente come nel libro di Terzani, il testo del brano parla di ciclicità, dell’ansia e dell’insoddisfazione di non raggiungere mai il proprio obiettivo, di trovarsi sempre ad “essere a metà, di una metà di un’altra meta”. 

C’è anche una collaborazione con i Cara Calma. Com’è nato questo featuring?
Sono anni che ormai ci conosciamo e ci stimiamo reciprocamente. Ci piace l’idea di fare dei featuring all’interno dei dischi, troviamo sia bello collaborare con persone che apprezziamo molto sia umanamente che artisticamente. Arcadia è una canzone che esplicita un po’ la nostra matrice rock e abbiamo deciso di proporre la collaborazione ai Cara Calma.  Purtroppo il tutto è avvenuto a distanza, un po’ per via del periodo e un po’ per questioni logistiche, ma comunque crediamo che il featuring abbia dato più valore al brano.

Ascoltando il disco si percepisce quanto possa essere forte il suo impatto suonato live. Avete già date in programma?
Noi non vedevamo l’ora di suonare queste canzoni live, perché rimane per noi la dimensione migliore per la nostra musica. Siamo riusciti a portarle dal vivo già diverse volte dopo l’uscita del disco ed è stato davvero liberatorio suonarle su un palco dopo due anni che erano in cantiere.
In questo momento i concerti in programma sono quattro: il 24 marzo siamo al Cortile Cafè di Bologna, il 12 aprile all’Arci Bellezza di Milano, il 24 aprile al cap10100 a Torino ed infine il 6 maggio al Diavolo Rosso ad Asti. Vi aspettiamo!

Written By

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri anche...

Reportage Live

Foto di Andrea Ripamonti Gli Atlante sono un power trio di stampo Alternative Rock nato a Torino nel 2016.Il singolo Atlas, contenuto nel loro...

Reportage Live

Little Pieces of Marmelade e gli Atlante in concerto al Parco della Villa Tittoni di Desio