‘O ZULÙ parla del gruppo, di cultura, politica e ruolo delle forze sociali
In occasione degli scontri avvenuti in questi giorni a Milano di fronte a Palazzo Marino in seguito alla chiusura e allo sgombero del Centro Sociale Zam, torna più che mai attuale la chiacchierata intrattenuta con ‘O Zulù, frontman e leader storico dei 99 Posse, subito prima del soundcheck del concerto svoltosi questo inverno al C.s.o. Pedro di Padova.
L’audiointervista, interessante proprio sotto tutti i punti di vista, è stata un’occasione preziosa per confrontarsi non solo con lo stato attuale della musica italiana e della carriera in corso dei 99 Posse, segnata dal ritorno live nei centri sociali da cui sono partiti, ma anche con la storia e la situazione politica italiana, tema da sempre caro al gruppo napoletano che da oltre vent’anni canta in dialetto partenopeo il disagio, i problemi, le preoccupazioni e i pensieri della gente comune, delle persone di strada, di chi vive nel mondo reale, concreto e il più delle volte duro come il marmo.
Parlare di politica italiana, di aggregazione sociale, di ruolo dei giovani, di protesta e resistenza, di forze sociali e di speranze per il futuro con ‘O Zulù, all’anagrafe Luca Persico, significa parlare con una persona sorprendentemente diretta e chiara, dal bagaglio culturale sconvolgentemente ampio, una figura che, tralasciando la corrispondenza o meno con le sue propensioni politiche, sa accendere il cervello di chi lo sta ad ascoltare, invitandolo a riflettere e a formulare giudizi e opinioni.
Di seguito l’audio dell’intervista a ‘O Zulù.
Guarda lo slideshow con tutte le foto (di Michele Formica) dell’intervista e del concerto dei 99 Posse al Cso Pedro di Padova.