“Buongiorno (per tutto il giorno)” è il secondo album di Fusaro. Una carrellata di immagini e pensieri incastrati tra loro in un mosaico dai colori caldi e rassicuranti. Un augurio confortante, una mano sulla spalla e un invito a guardare al domani con leggerezza e fiducia. Un confronto aperto con le proprie insicurezze, senza filtri e premure.
Il disco esce oggi 27 maggio 2022 per Vertigo/Believe/Edizioni Curci: questo secondo capitolo del percorso cantautorale di Fabrizio (Fusaro) è un album che si prende il tempo e lo spazio per dire qualcosa senza trovare nella struttura pop una costrizione compromettente. Racchiude appieno la sua impronta stilistica passando da brani sussurrati e obliqui come “Asteroide” o “Aria nuova” a canzoni più quadrate nella loro costruzione come “Fortuna” o “Briciole”, ricercando di volta in volta sempre il contenitore più adatto alle parole e dimostrando una crescita consapevole nella scrittura.
1. Oggi esce il tuo nuovo album “Buongiorno (per tutto il giorno)”, come ti senti per l’uscita di questo secondo album? Cosa puoi raccontarci a riguardo?
Mi sento leggero, sereno. Sento che tutte le notti passate ad immaginarlo stanno per trovare senso e direzione. Si tratta di un grande passo per me, soprattutto dal punto di vista artistico e autorale. “Buongiorno (per tutto il giorno)” nasce con l’idea di realizzare un lato B per “Di quel che c’è non manca niente”, ma nel corso dei lavori ha acquistato sempre più valore, traccia dopo traccia ha cominciato a rispecchiare in modo fedele il mio cambiare. Sono felice ed orgoglioso di poterlo pubblicare, in queste nove tracce ci sono io così come mi vedo allo specchio.
2. Insieme all’album, oggi è in uscita “Come vorrei”, singolo che parla del desiderio di andare oltre i propri limiti. Pensi di avere dei limiti che devi ancora superare, anche per quanto riguarda la tua carriera d’artista?
Certo ho sicuramente un numero infinito di limiti da superare, alcuni ancora devo scoprirli. Se non ci fossero però non ci sarebbe movimento, non ci sarebbe la spinta che ci proietta oltre. “Come vorrei” mi ritrae sconfitto di fronte ad una porta chiusa, pensieroso e affranto nell’immaginare una vita senza avversità. Ma è solo una fantasia, sappiamo quanto i limiti da superare siano la benzina che ci tiene svegli e che ci fa correre sempre più veloce. Spero che il messaggio contenuto tra i versi di questo brano possa motivare chi lo ascolta, ispirare e smuovere chi come me spesso si inginocchia sconfitto ancor prima di cominciare a lottare.
3. Anche per questo nuovo lavoro discografico, sei stato affiancato da Ale Bavo, con cui collabori sin dai tuoi esordi. Come avete lavorato a questo nuovo album?
In questo album abbiamo lavorato con una grandissima intesa e sinergia, entrambi avevamo bene in mente la direzione artistica del progetto e l’abbiamo perseguita con un’intensa ispirazione. Ale Bavo ha di certo superato sé stesso vestendo ogni brano con un carattere unico e di spessore, navigando tra i synth e tenendo la mia voce tutta a dritta come un faro. Abbiamo anche lavorato insieme alla scrittura di alcuni dei brani contenuti nel disco, come “La mia personalissima calamità” e “Fortuna”. Una nuova dinamica tra noi, una nuova sfida che ci ha messo alla prova e ci ha saputo regalare delle grandissime soddisfazioni. Sono contento di averlo al mio fianco, il mio progetto acquista un valore importante grazie alla sua visione artistica.
4. Firenze, Bologna, Milano e infine Roma, in questi mesi hai portato avanti il progetto “Residenze dal vivo”. Com’è stato intraprendere questa avventura, cosa ti ha lasciato?
“Avventura” è la parola giusta. Mi conforta il fatto che ancora non sia finita, il 23-24-25 giugno sarò a Roma nella splendida cornice di Villa Ada per continuare questo percorso. Per ora ogni concerto mi ha lasciato qualcosa di diverso, a volte un’emozione gigante, a volte una lezione ed altre ancora una forte speranza. Suonare per tre sere consecutive di fronte ad un pubblico sempre diverso mi arricchisce e mi fortifica, sono grato di salire su tutti questi palchi bellissimi. Una volta terminato il “giro” saprò tirare le somme, per ora mi godo il viaggio e lavoro duro affinché ogni concerto sia più intenso del precedente.

5. Cosa ti aspetti da questo nuovo album?
Questo nuovo album mi ha regalato già tantissimo e sono sicuro che saprà farlo ancora. Spero davvero con tutto il cuore che possa passare dalle orecchie ed arrivare al cuore di tante persone, aiutandole e sostenendole. Questo è il vero motivo per cui scrivo, la speranza di poter cambiare anche solo una piccolissima cosa con le mie parole: una giornata no, un pensiero antipatico che non vuole andarsene, un sogno incastrato che non riesce a decollare. Spero che tra le nove tracce di “Buongiorno (per tutto il giorno)” ognuno possa trovare una piccola parte di sé.
