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Festival

Hai Paura Del Buio? 2013 – Annunciato il cast della prima data a Torino

haipauradelbuioHai Paura Del Buio? 2013
30 AGOSTO 2013
TRAFFIC FREE FESTIVAL
TORINO c/o OGR
INGRESSO GRATUITO

Nel corso della conferenza stampa del Traffic Free Festival di Torino, il direttore artistico di “Hai Paura Del Buio?” Manuel Agnelli ha annunciato il cast della prima data che si terrà il prossimo Venerdì 30 Agosto nel capoluogo piemontese presso le Officine Grandi Riparazioni – OGR – Torino con INGRESSO GRATUITO.

Un cast di artisti in possesso di un ampio assortimento di strumenti espressivi – dalla musica al teatro, dal cinema al fumetto, dalla pittura alla poesia, dalla danza alle arti visive – per promuovere un festival multiculturale unico nel suo genere che raccoglie, espandendola, l’eredità culturale del mitico Tora! Tora! di inizio millennio.

A seguire il cast annunciato:
AFTERHOURS (concerto)
CRISTIANO CAROTTI (installazioni)
GUIDO CATALANO (poesia)
VALENTINA CHIAPPINI (performance)
GIACOMO COSTA (digital art)
DARGEN D’AMICO (live set)
ELEONORA DI VITA (danza)
FUZZ ORCHESTRA (concerto)
ENRICO GABRIELLI (orchestrina di molto agevole/der maurer-liscio e avanguardie musicali)
FRATTURA COMPOSTA presenta: STREAMCOLORS, PAOLA TURRONI e GIANCARLO MARCALI
IL TEATRO DEGLI ORRORI (concerto)
LA MORTE (concerto esibizione)
MARTA SUI TUBI (concerto)
MOTUS (performance teatrale)
MAX PAPESCHI (video installazioni)
GRUPPO DI SLAM POETRY CURATO DA MARCO PHILOPAT (contest di poesia)
ANTONIO REZZA E FLAVIA MASTRELLA (performance teatrale)
DANIELE SILVESTRI (concerto)
GRAZIANO STAINO (video performance)
ISABELLA STAINO (installazione pittorica)
VINCENZO VASI (performance)

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IL MANIFESTO DEL FESTIVAL
2013: Nell’anno in cui Hai paura del buio? (1997), pietra miliare nella discografia degli Afterhours, vince il referendum indetto dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) quale miglior album indipendente degli ultimi 20 anni, il gruppo guidato da Manuel Agnelli riunisce sotto questo titolo uno scintillante cast di artisti in possesso di un ampio assortimento di strumenti espressivi – dalla musica al teatro, dal cinema al fumetto, dalla pittura alla poesia, dalla danza alle arti visive – per promuovere un festival unico nel suo genere che r accoglie, espandendola, l’eredità culturale del mitico Tora! Tora! di inizio millennio.

[toggler title=”Scopri tutto il cast” ]

AFTERHOURS (concerto elettrico)
Piuttosto un laboratorio creativo che negli anni ha partorito dischi fondamentali, festival (Tora Tora), compilation (Il Paese e reale) grazie soprattutto all’inquieto spirito di iniziativa del loro leader Manuel Agnelli. “Hai paura del buio?” e solo l’ultima creatura di una band che e prima di tutto un approccio alla musica, alla cultura e all’esistenza. Per combattere (e sconfiggere) “Quello che non c’e”.
CRISTIANO CAROTTI (installazioni)
Colori vivaci ed ultraespressivi, citazioni pop e richiami alla street art. L’immaginario di questo giovane artista umbro (classe 1981) fa della molteplicita uno dei suoni punti di forza. Una molteplicita che e di influenze (surrealismo e neo-pop su tutte), supporti (tela, scultura, digitale) e soprattutto risultati. Che lo hanno portato alla 54esima Biennale di
Venezia ma anche a vedersi firmare da Vinicio Capossela la prefazione di un suo catalogo. Carotti ha tutti i crismi dell’artista istintuale, che pero fa sua la lezione delle
grandi correnti artistiche del Novecento per darne un punto di vista personale e incisivo,
non rinunciando ad esperienze da autodidatta (come per i video). Sue opere sono state
esposte a Berlino, Milano e Roma. Per “Hai paura del buio?” propone alcune sue
installazioni che non mancheranno di lasciare il segno.
GUIDO CATALANO (poesia)
Guido Catalano e poeta e performer con all’attivo quattro volumi di poesie (“I cani hanno
sempre ragione”, “Sono un poeta, cara”, “Motosega”, “La donna che si baciava con i lupi”.
Ha inserito due poesie nel cd “Ironikontemporaneo 2” di Roberto Freak Antoni e
Alessandra Mostacci (Latlantide 2007) e ha partecipato alle trasmissioni televisive «MTV
True Line» e «Barbareschi Sciok». Oltre a portare in giro le sue poesie e la sua barba, e
coautore e presentatore con Federico Sirianni e Matteo Negrin dello spettacolo poeticomusicale Il Grande Fresco. Il suo ultimo libro e “Ti amo ma posso spiegarti”.
VALENTINA CHIAPPINI (performance)
“Piegare la violenza alla creazione, manipolare un principio inalienabile di distruzione in un
marchio: la texture del graffio”. Descrive cosi la sua arte Valentina Chiappini, artista
milanese che ha fatto dell’espressivita un’esigenza musicale. Non solo perche le sue
opere nascono spesso e volentieri ascoltando musica, ma anche per la collaborazione con
Xabier Iriondo degli Afterhours con cui porta in giro una performance di musica e pittura,
tutta rigorosamente live. Valentina graffia con le lame campi di colore sotto cui ha nascosto
disegni, parole, simboli. Il suo universo di riferimento e il Primitivismo, a meta fra i “Gobbi”
di Alberto Burri e le lacerazioni di Lucio Fontana, la dove pittura e scultura si
compenetrano. Ma ama anche la Pop Art, Andy Warhol, Basquiat e il Simbolismo. Ad “Hai
paura del buio?” portera una sua performance, che scommettiamo gia da ora sapra essere
parecchio “graffiante”.
DARGEN D’AMICO (dj set)
Il piu intellettuale e visionario dei rapper italiani e anche titolare di scatenati djset dove non
mancano momenti in cui sono le parole ad essere protagoniste. Quelle di Jacopo D’Amico
raccontano l’amore e la morte, la precarieta e il malessere esistenziale, con la precisione
di un tiratore scelto e l’estro imprevedibile di un mago. Dargen e un ironico e indolente
artigiano del linguaggio che ha aperto la sua bottega lessicale al grande pop italiano
(Lucio Dalla su tutti), riconsegnandoci un’idea di rap trasversale, capace di brani della
durata di una ventina di minuti che sono degli autentici universi musico-lessicali ma anche
di fulminanti tormentoni da dancefloor con ingenti dosi di cazzoneria al seguito. Del resto
lui ha scritto un SMS alla Madonna per risolvere una questione d’amore e ha sintetizzato
la passione per le belle forme del maschio medio italiano in una sola chirurgica parola:“Bocciofili”.
ELEONORA DI VITA (danza)
Se non a tutti il nome di Eleonora Di Vita dice qualcosa, certo quello dei Kataklo sapra
subito inquadrare il percorso di questa danzatrice e ginnasta che dal 2004 e una delle
colonne portanti dell’ensemble di athletic dance theater. Rigore classico, armoniosita e
un’espressivita quantomai densa sono le caratteristiche di Eleonora, che negli spettacoli
del repertorio Kataklo spazia dai ruoli poetici a quelli che richiedono coraggio e potenza.
Una poliedricita derivante dal duplice percorso di questa “atleta espressiva”, prima
ginnasta e poi ballerina. Ad “Hai paura del buio?” si presenta in solitario, per una
performance che si annuncia gia da ora fra le piu sorprendenti di tutto il festival.
FUZZ ORCHESTRA (concerto)
L’elettricita puo essere l’arma piu politica che c’e. Lo sanno bene quelli della Fuzz
Orchestra, power trio strumentale che convoglia in tracce tese, brevilinee ed energiche
tutta la rabbia per l’amara situazione del nostro Paese. Cosi nell’ultimo disco “Morire per la
Patria”, dove Luca Ciffo e compagnia affidano alle voci cinematografiche tratte dalle
pellicole di Pasolini, Petri e Montaldo il loro punto di vista sul presente, accompagnandolo
ad una serie di scosse sonore dove l’hard rock viene rivisitato in forme quadrate e
inarrestabili. Come un popolo che (ri)comincia a pensare e si rivolta contro qualsiasi forma
di Potere opprimente.
ENRICO GABRIELLI (orchestrina di liscio/der mauer- avanguardia)
Compositore, arrangiatore, polistrumentista: coi Mariposa ha fondato la musica
componibile, coi Calibro 35 ha riportato in vita le soundtrack del poliziottesco italiano, a
nome Der Maurer si diletta con la classica contemporanea. I suoi fiati si trovano in
tantissimi dischi dell’indie italiano e non solo, dagli Afterhours ai Baustelle, passando per
Vinicio Capossela e Morgan. Un marchio sonoro della musica italiana di qualita che ad
“Hai paura del buio?” presenta due dei suoi tanti progetti: Der Maurer e L’Orchestrina di
Molto Agevole. Il primo, insieme a Sebastiano De Gennaro, e un’esplorazione personale
dei repertori di Cage, Reich, Andriessen e altri compositori contemporanei. Il secondo
invece e il recupero del grande liscio d’autore di Secondo Casadei (il nonno di Raoul),
Carlo Brighi, Giovanni D’Anzi, Cavallari risuonato da un ensemble d’eccezione (con fra gli
altri Vincenzo Vasi, Rodrigo D’Erasmo, Rocco Marchi e Sebastiano De Gennaro) per
valorizzare una delle tradizioni musicali oggi piu bistrattate ma che un tempo era la gioia di
ballerini e ascoltatori.
IL TEATRO DEGLI ORRORI (concerto)
Se c’e una via intellettuale (ma senza intellettualismi) e impegnata (ma senza retoriche di
sorta) al rock in Italia questa e certamente rappresentata dalla creatura sonora di
Pierpaolo Capovilla e Giulio “Ragno” Favero. Un carrarmato rock che mescola la poesia e
i Jesus Lizard, Majakovskij e l’alt-rock piu tellurico in un concentrato di elettricita e parole
pesanti che dal vivo ha l’energia di poche altre band nel nostro Paese. Il loro secondo
disco “A sangue freddo” e stato uno dei best seller dell’ultimo decennio di musica
indipendente, “La canzone di Tom” uno dei brani piu intensi che ci e capitato di sentire da
un bel pezzo a questa parte. Nel 2012 hanno condiviso il palco con gli Afterhours in un
concerto gratuito per i terremotati de L’Aquila. Perche l’impegno non e solo parole ma e
anche portare la musica la dove serve.
LA MORTE (concerto esibizione)
Il progetto di Giovanni Succi (Bachi da Pietra) e Giovanni Gamondi (Uochi Toki) mischia letteratura ed elettronica in un percorso dentro e attorno alle parole scritte sulla Livella che a tutti ci attende. Roba noiosa? No, se di mezzo ci stanno la voce di uno dei maggioriperformer del nostro Paese e le gesta acustiche di un artigiano sonoro come ce ne sono pochi in Italia. Succi dice secondo lo stile inimitabile di quel cantante e attore intercostale che e diventato con anni di studio ed esperienza; Gamondi condisce il tutto con cluster elettronici, granulazioni e sotterranee aperture ambientali. Il resto lo fanno le parole di Iacopone da Todi, David F. Wallace, Calvino, Sartre e Manzoni. Dateci retta, non evitate La
Morte.
MARTA SUI TUBI (concerto)
Dal primo disco “Muscoli e dei” del 2003 all’ultimo “Cinque, la luna e le spine” di
quest’anno, con tanto di passaggio tutt’altro che invisibile a Sanremo, di strada ne hanno
fatta tanta. Prima un duo, poi un trio, poi una band intera intorno alla creativita sfrenata di
Giovanni Gulino (voce) e Carmelo Pipitone (voce e chitarra). La loro musica e rock, folk,
pop; alterna melodie a presa rapida con cambi di ritmo ed umore repentino. Sono un
oggetto musicale misterioso, come il loro nome, ma sanno chiarire di che pasta sono fatti
appena cominciano a suonare le loro canzoni potenti ed emozionali. Negli anni hanno
saputo scrivere una manciata di brani che hanno segnato l’esistenza di tante persone, in
un misto di rabbia, sensibilita e follia in grado di rappresentare i nostri tempi molto meglio
di tanti trattati sociologici.
ANTONIO REZZA E FLAVIA MASTRELLA (teatro)
Performance teatrali, cortometraggi e lungometraggi, libri, sculture. Tutto rientra nella
creativita radicale e senza confine di una delle coppie artistiche piu innovative del
panorama performativo italiano. Insieme o singolarmente Rezza e Mastrella piegano al
loro immaginario quasi tutte le forme d’espressione, riqualificando i sensi e i significati fra
piece teatrali fortemente antinarrative, sculture plastiche e linguaggi atrofizzati che
vengono riportati in vita in modo fecondo e sorprendente. Il teatro prima di tutto, all’interno
del quale i due sono passati riconoscimento dopo riconoscimento dal ruolo di outsider a
quello di artisti di culto. Il loro e un miscuglio di ironia, eccellenza performativa e geniali
idee visive che, come ama dire Rezza, si scaglia contro “la cultura dell’assopimento e la
quiescenza creativa”. Ed e proprio per questi presupposti che la loro presenza ad “Hai
paura del buio?” non poteva mancare.
MOTUS (performance teatrale)
Da piu di vent’anni sono tra gli esponenti di punta della cosiddetta Romagna felix del
teatro di ricerca. Tre premi UBU e una collaborazione con un personaggio chiave della
cultura del Novecento come Judith Malina del Living Theatre, la compagnia fondata nel
1991 da Enrico Casagrande e Daniela Francesconi Nicolo nasce e cresce negli anni con
un’indole tutta votata alla contaminazione. Teatro certo, ma anche musica, disegno e
scultura per un percorso che fa del mai visto e dell’inaudito i propri motori pulsanti e che
negli anni ha saputo rileggere Camus e Ballard, Rilke e Cocteau, Pasolini e Fassbinder. I
loro spettacoli sono stati ambientati in celle frigorifere e in teatri in mezzo ai boschi, hanno
richiamato piu volte l’attenzione del Festival Off di Avignone e del Fringe Festival di
Edimburgo. E ad “Hai paura del buio?” arriveranno a raccontare che cosa vuol dire oggi
dare un senso vero alla parola sperimentare.
GRUPPO DI SLAM POETRY CURATO DA MARCO PHILOPAT (contest di poesia)
Lui nel ‘77 c’era e del movimento punk italiano e diventato un conoscitore dalla cultura enciclopedica. Ma il suo percorso di giornalista e scrittore non si e fermato li e ha portato lo spirito punk, libertario e radicale, nel presente. Come? Con una serie di libri belli e fondamentali per capire la controcultura italiana dai Settanta ad oggi: “Costretti a sanguinare”, “La banda Bellini” e “I viaggi di Mel” sono volumi fondamentali per capire cosa ha voluto dire essere alternativi negli ultimi quarant’anni di storia del nostro Paese.
Ma si possono leggere anche come esempi superlativi di scrittura che si rivolta contro gliaccademismi e cerca un nuovo modo di essere letteratura. Per “Hai paura del buio?”
Marco Philopat curera la slam poetry del festival: e chi poteva farlo altrimenti?
DANIELE SILVESTRI (concerto)
Lui e il cantautore che porta i temi scomodi sul palco di Sanremo (“L’uomo col megafono”,
“Aria”) e il sano divertissement sulle assi del Primo Maggio di piazza San Giovanni a
Roma (“Saliro”). Non potrebbe farlo se non fosse uno dei songwriters piu prolifici e duraturi
degli ultimi venticinque anni, capace di passare da ballate strappacuore a tormentoni funky
a presa rapida, senza mai perdere un grammo della propria personalissima intensita. Piu
che alla scuola romana Silvestri appartiene alla scuola degli scrittori di canzoni che sanno
essere intelligenti, furbi e straordinariamente lucidi nell’usare melodie e parole. “Cohiba” e
stato l’inno di una generazione che vedeva scivolare dalle mani quei valori su cui la
generazione prima aveva costruito un’idea diversa di futuro e comunita. La sua presenza
per “Hai paura del buio?” e di quelle importanti, che spingono la musica ad essere ancora
di piu un fattore di incidenza sulla realta.
GRAZIANO STAINO (video performance)
E’ l’autore di tanti fantastici videoclip per artisti della scena indipendente italiana come
Afterhours, Marco Parente, Beatrice Antolini Calibro 35 e molti altri. Alcune sue opere sono
state trasmesse da “Fuori Orario”, la trasmissione sul cinema di culto di Enrico Ghezzi e
oltre che come videomaker lavora anche come artista di videoinstallazioni, dopo aver
cominciato con la ricerca pittorica e la fotografia. Insomma il mondo di Graziano Staino e
variegato e pieno di lati nascosti: passa con facilita da una videoinstallazione come
“Minute stanze” realizzata insieme ad un manipolo di importanti musicisti italiani (ancora
Afterhours e Parente, ma anche Morgan, Paolo Benvegnu e Cristina Dona) alla
sceneggiatura di un fumetto insieme a Federico Fiumani (“La Prima Settimana di
Settembre”). E’ il classico artista a trecentosessanta gradi, instancabile e imprevedibile:
non ha paura del buio, perche con il buio ci lavora.
ISABELLA STAINO (installazione pittorica)
“Sembra chiusa in un suo bozzolo di sogni, in una sua felicita ritrovata in un casale
abbandonato ancorato ad un cipresso puntato verso il cielo; ed invece Isabella Staino
comunica con una straordinaria affabulazione attraverso i colori di una tavolozza
simbolica, parlante. E questo il suo modo di parlare e di scrivere: piu per mezzo di forme e
di colori, che non attraverso segni e suoni”. Cosi Luciano Anelli racconta l’arte di Isabella
Staino, pittrice e illustratrice dall’indole onirica che ha al suo attivo diverse mostre
personali in tutta Italia, oltre a collaborazioni con il teatro (la compagnia GOGMAGOG) e la letteratura (suoi i disegni di alcuni libri di Adriano Sofri). Per “Hai paura del buio?” ha preparato un’installazione pittorica che sapra portare il pubblico in una dimensione altra, dove i nessi logici si trasformano e le emozioni si fanno piu accese e incisive.
VINCENZO VASI (performance)
La definizione di alchimista sonoro viene utilizzata troppo spesso a sproposito ma e perfettamente centrata per Vincenzo Vasi. Di solito lo trovate a sinistra di Vinicio Capossela, intento ad armeggiare (nel vuoto) con il suo theremin. Ma lo strumento dal suono fantasmatico e solo uno dei tanti aggeggi piu o meno canonici maneggiati con perizia da questo multistrumentista il cui aspetto da scienziato pazzo suggerisce molto della musica che esegue in solitaria o in duo con Valeria Sturba. Minimalismo, elettronica, ambient? Tutto questo, ma prima ancora una sfida sonora all’impossibile, dove ogni suono e materia cangiante per costruire un universo. E il discorso vale anche per la voce, perchè non tutti sanno che Vasi e anche un eccellente cantante seppure sui generis, ugola gutturale ed espressionista quanto basta. Perfetto completamento di un artista davvero difficile da inquadrare all’interno di rigidi steccati.

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