La Tempesta Dischi / Soviet Studio / Believe
A due anni dall’ottimo “Con ghiaccio”, la voce/chitarra dei Bachi da Pietra, pubblica il secondo disco da solista d’inediti. Tuttavia, in solitaria Succi ha già pubblicato il vinile per sola voce in cui ha inciso i versi di Giorgio Caproni de “Il Conte di Kevenhuller” e “Lampi per Macachi” il riuscitissimo album di cover di Paolo Conte.
“Carne cruda a colazione”, prodotto da Ivan A. Rossi (Baustelle, The Zen Circus, Dimartino), che ha già lavorato sul precedente disco, è composto di 10 brani tanto crudi e amaramente realisti, quanto ironici e dissacranti. Ispirato da gruppi e artisti tra i più variegati (Kraftwerk, Paolo Conte, Talking Heads, Snoop Doggy Dog, LCD Sound System, Tom Waits, Velvet Underground, Lupo De Lupis), Succi si muove lungo coordinate molto distanti tra loro, passando dal hip hop/funk di “Povero zio” al pop vibrante del cantautorato di “Grigia” dedicata alla sua Alessandria ed un amore improvviso. In mezzo tanto electro-pop su cui Succi ha strutturato molti dei brani, come l’esistenzialista “La risposta” o l’ironica “L’algoritmo”. In mezzo il pop che fluttua de “I melliflui”, l’intensità di “Meglio di niente” e il rap di “Balene per me”.
Un disco scritto in piena libertà, come un flusso di coscienza senza argini.
