Articolo di Stefania Clerici
Marta Sui Tubi – Alcatraz 4 Aprile 2013
Primo concerto a Milano (dopo la data zero a Genova al Teatro dell’Archivolto lo scorso 29 marzo) del tour “Cinque, la luna e le spine”. Il nome è lo stesso del nuovo album della band che racchiude –tra gli altri- i successi “Vorrei” e “Dispari”, resi noti al pubblico più mainstream grazie al Festival di Sanremo, al quale hanno partecipato in gara (arrivando penultimi nella categoria big).
Ed era proprio a Sanremo che li ho sentiti cantare l’ultima volta, in acustico, non all’Ariston, ma all’angolo tra Corso Matteotti e Via Escoffier, accanto alla nuova eretta statua di Mike Bongiorno. Attorno, una piccola folla di passanti, che probabilmente li aveva adocchiati su Rai 1 la sera prima e che, alla fine della performance, ha sentito forte il richiamo di chiedere un autografo anche a Giovanni Gulino e a Carmelo Pipitone, gli storici fondatori della band.
Tutt’altro pubblico invece quello presente all’Alcatraz ieri sera, calorosamente empatico con i Marta che, saliti sul palco alle 21.45, dopo un aperitivo con i fan al Vinile di Via Tadino, ci regalano una raffinata serata di rock intenso di quasi due ore. Dimenticate l’atmosfera delle feste ARCI al Carroponte e al Magnolia, siamo sul palco dell’Alcatraz (ok, quello laterale) ma il clima è quello di un concerto denso di contenuti, ottima musica e melodie, dove i protagonisti sono professionisti virtuosi dei loro strumenti. Gulino è in piena forma, il suo timbro vocale e lo stile inconfondibile catalizzano l’attenzione del pubblico su di lui, che lo segue cantando dall’inizio alla fine le note delle prime canzoni: “Il Primo Volo” e“Dispari”. È poi la volta di “I nostri segreti”, canzone del nuovo disco, scritta originariamente per Lucio Dalla, grande amico e sostenitore dei Marta, da lui definiti “la migliore live band italiana”.
Ecco che su “L’Unica Cosa” il rock scatena tutto l’Alcatraz, altalenandosi però a ballad e rock spinto, in una scaletta sapientemente composta che smuove il pubblico da un lato, ma che porta anche riflessione e poesia tra tutti i partecipanti. Su “Polvere Sui Maiali”, cantata da Pipitone, Gulino scende dal palco, per tornare accompagnato da un’intera band di eccellenti fiati, i Banda Cadabra, che introducono “Dominique” e poi “Cromatica” (dell’encore).
Tra brani nuovi – di cui anche uno in inglese (Vagabonde Home) – e vecchi successi, come “Cristiana” e “L’Abbandono”, il concerto volge al termine, concludendosi con un carichissimo encore di una triade perfetta di “Vorrei” (il brano portato a Sanremo), “Cromatica” e “Cinestetica”.
Dopo questa prima data il gruppo sarà stasera a Bologna all’ “Estragon”, il 6 a Firenze all’ “Auditorium Flog”, il 12 aprile a Napoli al “Teatro Trianon”, il 18 a Roma all’”Ausgang @ Black Out”, il 19 a Perugia all’”Afterlife”, il 20 a Ravenna al”Bronson” e il 30 a Teramo. Ultime date a Roncade (TV) il 3 maggio e a Brescia il 4 maggio.
Track List
IL PRIMO VOLO
DISPARI
I NOSTRI SEGRETI
L’UNICA COSA
LA SPESA
IL COLLEZIONISTA
MALEDETTAMENTE BENE
GRANDINE
DI VINO
POLVERE SUI MAIALI
DOMINIQUE
LA LADRA
VAGABONDE HOME
CRISTIANA
TRE
L’ABBANDONO
(Encore)
VORREI
CROMATICA
CINESTETICA