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Reportage Live

INHALER infiammano più generazioni all’Alcatraz di Milano

Ultima data italiana per la band irlandese, che dopo Bologna e Roma termina il mini tour italiano di presentazione dell’ultimo album.

Articolo di Cecilia Passetto / Foto di Rossella Mele

Quattro ragazzini, ancora non adolescenti, si incontrano in un college di Dublino e iniziano a suonare insieme, così forse per gioco. Fra una cover degli Smiths e una dei Joy Division passano alcuni anni e i giovanissimi iniziano a scrivere qualche pezzo proprio autoproducendosi.

Poi un giorno la band si classifica al quinto posto del “Sound Of 2020”, premio annuale promosso dalla BBC fra i musicisti emergenti.

Da questo seguiranno la vincita di altri premi, la pubblicazione di un vinile in edizione limitata e finalmente nel 2021 l’uscita del loro primo album: “It Won’t Always Be Like This”.

Il disco raggiunge il primo posto delle classifiche ufficiali di Regno Unito e Irlanda, distinguendosi come primo gruppo irlandese in 13 anni con un album di debutto in cima alla classifica, vendendo oltre 120.000 copie in tutto il mondo.

Inhaler in concert at Alcatraz in Milan foto di Rossella Mele per www.rockon.it

Gli Inhaler, cercando di non farsi sopraffare dalle aspettative che ha creato il successo del primo disco, si mettono subito a lavorare sull’uscita del secondo album.

Anticipato dai singoli “These Are The Days” e “Love Will Get You There”, di cui viene pubblicato ancheil video che ritrae i componenti della band esibirsi in una parodia del “Late Late Show”; a febbraio 2023 esce “Cuts & bruises” prodotto da Antony Genn.

“Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista” cantava già un noto rapper italiano quando gli Inhaler erano poco più che bambini e vent’anni dopo sono proprio loro a dichiarare queste difficoltà: l’uscita del secondo lavoro risulta una prova molto impegnativa, soprattutto per le tempistiche più brevi rispetto alla scrittura del primo album che è cresciuto con loro ma i giovani musicisti non faticano a riconfermare il successo del primo disco.

L’occasione per presentarlo dal vivo in Italia sono tre date già fissate lo scorso autunno. La band, che nei mesi scorsi è stata impegnata come special guest nel tour degli Arctic Monkey, si è esibita all’Estragon di Bologna, all’Orion di Roma e all’Alcatraz di Milano.

Arrivo presto all’Alcatraz, temo la bolgia di ragazzine sfegatate e voglio conquistarmi un posticino sotto palco per godermi il concerto di questa band di cui per il momento ho solo sentito parlare. C’è già un gruppo numeroso di ragazzi seduti per terra tranquilli che occupa quasi metà sala, tanti di loro indossano cappelli da cowgirl piumati. Penso quasi che faccia parte del merchandising e invece scopro che tante ragazze, che neanche si conoscono fra di loro, lo acquistano su Amazon e lo decorano personalmente per l’occasione, come se fosse una sorta di status symbol, un elemento caratteristico dei concerti degli Inhaler. Un gruppetto di ragazze ripassa con dei fogli in mano, suppongo possano essere i testi delle canzoni o anche, data la giovane età, l’interrogazione di storia per l’indomani.

Si spengono le luci e fanno il loro ingresso gli Swim School, il gruppo scozzese capitanati dalla cantante e chitarrista Alice Johnson, ha accompagnato il tour italiano degli Inhaler.

Inhaler in concert at Alcatraz in Milan foto di Rossella Mele per www.rockon.it

Mentre gli strumenti della band di Dublino riposano celati da dei teli scuri gli Swim School presentano alcuni brani del loro repertorio, scaldando un pubblico che da l’impressione di non conoscerli ma che dimostra subito di apprezzarli e lo si denota sia dal calore degli applausi che dal coinvolgimento con cui vengono seguite le loro canzoni, accompagnate anche dalle torce dei telefoni.

Nel frattempo l’Alcatraz si riempie, questa volta di un pubblico più adulto, è come se ci fosse una linea immaginaria che divide la sala a metà: da una parte ragazzi sotto i 25 anni, dall’altra coppie, gruppi di amiche, uomini e donne che superano i 45. Noto due giovani ragazze che sfoggiano due top uguali con degli inserti dorati che le fanno illuminare ad ogni movimento, vicino a loro una signora sessantenne, molto distinta che sfoggia una capigliatura tinta di rosso, un rossetto acceso, giacca di pelle e pantaloni zebrati, forse è lei la più rock della sala. Poco lontano un bambino, credo più o meno di 10 anni, si dimenerà divertito per tutto il concerto.

Il palco è illuminato di rosso e dopo pochi istanti compaiono gli Inhaler, prendono posizione e fra gli applausi e le grida, dopo qualche gesto di saluto attaccano subito con “These are the Days”. Durante l’esecuzione del brano, Elijan Hewson, voce e chitarra della band, si interrompe per un fugace “Ciao Milano” e subito riprende con il testo della canzone.

Inhaler in concert at Alcatraz in Milan foto di Rossella Mele per www.rockon.it

É un pubblico emozionato, tantissimi gli sguardi di ammirazione diretti verso il palco.

In diversi brani come “Perfect Storm”, “If You’re Gonna Break My Heart” e “It Won’t Always Be Like This” il coinvolgimento è così intenso che sono in molti che preferiscono seguire le canzoni a occhi chiusi facendosi cullare dalle melodie.

In altri pezzi invece il trasporto è più fisico e non si può fare a meno di cantare e saltellare sopra le note di “Who’s Your Money On” e di “Love Will Get You There”.

Le canzoni si susseguono veloci, con pochissime interruzioni, solo per i ringraziamenti, spesso in italiano. C’è un momento in cui uno dei cappelli da cowgirl vola sul palco e viene adagiato dai musicisti sulle casse del sintetizzatore e un altro in cui il cantante si sporge sul pubblico per prendere una bandiera italiana che gli viene donata.

I musicisti, Josh Jenkinson alle chitarre, Ryan Mcahon alla batteria, Robert keating al basso e Louis Lambert che si unisce alla band per le esibizioni dal vivo alle tastiere, si mostrano molto rilassati, sembra vederli suonare nel garage delle loro abitazioni da quanto appaiono a proprio agio. Peccato però che interagiscano poco con il pubblico, mancano un po’ di comunicazione.

A fine concerto una parte del pubblico si affolla sotto il palco per potersi aggiudicare una delle scalette, mentre un’altra parte si appresta veloce verso l’uscita per posizionarsi davanti al pulman della band aspettando che escano sperando in un autografo e magari qualche fotografia.

Dimenticavo, Elijan è il figlio di Paul david Hewson, meglio conosciuto come Bono, il frontman degli U2 ma dopo quello che ha dimostrato con la sua band sul palco credo rimanga un’informazione irrilevante.

Clicca qui per vedere le foto degli Inhaler all’Alcatraz di Milano ( o sfoglia la gallery qui sotto )

Inhaler

La scaletta del concerto degli Inhaler all’Alcatraz di Milano:

There are the days

My honest face

Dublin in ecstasy

Totally

When it breaks

Perfect storm

In my sleep

My king will be kind

Who’s your money on?

Valentine

Love will get you there

Cheer up baby

Encore:

If You’re Gonna Break My Heart

Just To Keep You Satisfied

It Won’t Always Be Like This

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