Nettwerk
“Ninth”, in uscita il prossimo 6 Giugno, è il nono album dell’ex frontman dei Bauhaus, che nonostante gli anni, non ha assolutamente perso il suo carisma, anzi, con le dieci canzoni contenute in questo lavoro, dimostra di avere ancor molto da dire e da insegnare alle generazioni più giovani.
“Ninth” è caratterizzato da un orientamento pop-rock, inteso nel senso migliore e largo del termine, dato che l’artista britannico è in grado di spaziare senza problemi da un approccio molto devoto all’Iggy Pop meno punk e al David Bowie della fine degli anni ’70, fino a richiami punk-rock molto aggressivi, che indicano che la sua bestia non è domata, ma che è viva e ha ancora molto da ruggire.
L’iniziale “Velocity bird”, infatti, dimostra proprio questo, essendo intrisa di chitarre taglienti ed aggressive. Non è da meno “Peace to each”, con quei richiami agli The Stooges, che fanno venir voglia di pogare come
dei dannati o ancora le schegge di “Uneven & brittle”. Intriganti sono poi l’evocativa “I spit roses”, che fa rimpiangere i primi U2, e “Memory go” con quell’incedere p-funk, screziato e vibrante, con il quale l’ex Bauhaus supera tutte le mode e i ritorni di fiamma del genere.
Non perdetelo dal vivo, perché se ha sconvolto ed eccitato uno come Trent Reznor, deve essere una splendida esperienza assistere ad un suo concerto.
Vittorio Lannutti