Attivi da tre anni questi tre musicisti, non sono di primo pelo, in quanto suonano da circa una ventina d’anni in altri progetti, tra cui alcune cover band, anche se il disco in questione è il loro primo full lenght. Il loro sound è strutturato su un hard rock, che prende le mosse dallo stoner, ma che spazia nel noise, nel crossover e nel funk. La band si propone per un approccio esaustivo al rock ed in buona parte ci riesce, lodevole poi la scelta di cantare in italiano, con questo approccio musicale. I brani, infatti, nel complesso hanno un impatto compatto con il funk che in più di un’occasione primeggia, come in “Dentro al tempo”, quando non si tramuta in p-funk, come è il caso di “Distopia”. In ogni caso l’aver militato in diverse band li ha rafforzati e anche se citano altri gruppi (“Cole senno di poi”), il trio trova comunque un’originalità, come emerge anche nell’ottima cover di “Walk on the wild side”, cui i Freddocane hanno dato un tocco psichedelico, tirando il brano per oltre nove minuti.
Vittorio Lannutti

