E’ appena uscito il vostro nuovo singolo “Vienimi A Salvare”: la canzone sembra avere un suono molto distintivo, dal sapore anni Ottanta. Quali sono state le vostre principali influenze musicali per questo singolo?
È un po’ che ascoltiamo gruppi come The Killers, Keane, The Strokes. Possiamo dire che sono stati loro a darci il via per arrangiare le nostre nuove canzoni così, e poi siamo grandissimi ascoltatori di Britpop.
Come è andata la collaborazione con il produttore Matteo Cantaluppi?
Abbiamo conosciuto Matteo due anni fa grazie a Nicola Cani e Loris Giroletti (Foolica, il management, ndr) e gli abbiamo fatto sentire i provini che stavamo lavorando in sala prove. Gli sono piaciuti, in particolare “Vienimi a Salvare”, che è stato il primo pezzo su cui abbiamo lavorato insieme. Da li in poi abbiamo aperto le danze per le altre canzoni.
Dopo l’affermazione arrivata con il vostro secondo album “Qualcosa Da Risolvere”, cosa vi ha ispirato a tornare in studio dopo due anni per lavorare su un nuovo album?
La scrittura di un disco – ma più in generale delle canzoni – è sempre molto spontanea, nasce dall’esigenza di esprimersi. Speriamo nel tempo di mantenere viva questa sensazione di esigenza, crediamo davvero che per noi sia fondamentale.
Nel vostro percorso musicale, avete avuto l’opportunità di aprire i concerti di artisti di spicco nella scena indie italiana. Come queste esperienze vi hanno influenzato e cosa avete imparato da loro?
Sicuramente ci hanno regalato l’opportunità di suonare davanti a tantissima gente e di riuscire a farci conoscere. Sono sempre stati tutti molto gentili con noi, ci siamo sempre trovati bene con tutti gli artisti che abbiamo aperto.
Musicalmente abbiamo mantenuto la nostra identità, però sono state bellissime esperienze che non scorderemo e che ci hanno fatto crescere dal punto di vista dell’esperienza di palco.
Il vostro nuovo album è previsto per il 2024. Cosa possiamo aspettarci da questo progetto in termini di tematiche e stile musicale?
Sarà un album in cui ci sfogheremo tanto, possiamo dire questo. Ci saranno tante chitarre elettriche e più energia rispetto ai nostri dischi precedenti. Ci farete sapere.
Quali sono i vostri obiettivi e speranze per il futuro della band? Avete delle mete o collaborazioni che sognereste di realizzare?
Se potessimo scegliere una collaborazione sarebbe con i Baustelle, uno dei gruppi che stimiamo di più. Come gruppo invece, il nostro obbiettivo resterà sempre quello di riuscire a portare in giro la musica con i concerti. Più gente vedremo sotto il palco, più il nostro lavoro verrà premiato.