“Controluce” parla di una sensazione di vuoto cosmico da cui trarne una spinta per trovare nuove vie e soluzioni. Durante questa fase cosa ti ha aiutato a tirarti su e a farti forza?
In questo esatto periodo della mia vita è proprio la musica a darmi grande forza. Può sembrare una risposta scontata, ma per me non lo è dato che non sempre ho trovato questo conforto nella musica, la vivo come un connubio di “armonia e caos”, certe volte caos puro. Ad oggi è proprio il luogo immaginario in cui riesco a ritrovarmi e ricentrarmi – e non potrei essere più felice di questo.
In questi anni, tra tv e musica avrai conosciuto numerosi artisti e personalità: con chi ti piacerebbe collaborare per i progetti futuri?
La vera domanda è “con chi non vorresti collaborare?”, e lì ti direi che sono molto aperta da questo punto di vista, penso che lo scambio sia sempre utile, nella musica così come nella vita in generale. Se devo pensare a dei nomi, mi piacerebbe molto co-scrivere qualcosa con qualche autore come ad esempio Davide Petrella o Federica Abbate, e poi puntando ad artisti in alto nel panorama italiano direi Elisa, Cesare Cremonini, Mahmood, Marco Mengoni, etc… tutti artisti che stimo profondamente.
Precedentemente hai affermato di aver scritto di getto il testo di Controluce, mentre, per quanto riguarda la composizione della melodia, il processo ha richiesto tempi più lenti. Musicalmente parlando, ci sono artisti da cui hai tratto ispirazione?
Per la scrittura di questo brano non mi sono ispirata a niente in particolare, ma in realtà è una dinamica che si ripropone spesso nel mio processo creativo: faccio sempre una sintesi dei miei ascolti, ma è sempre inconscia.
Nasci come un’artista poliedrica, tra musica danza e teatro. Come immagineresti un tuo live? Hai mai pensato di conciliare queste tre arti per portare sul palco uno spettacolo a 360°?
Adoro questa domanda! Sicuramente, per il mio background, immagino un live che sia uno show, in cui il concetto di intrattenimento sia centrale. Vorrei fare qualcosa di molto curato anche a livello estetico, dai visual agli outfit, senza mai dimenticare però il contatto diretto col pubblico: non sono una grandissima fan dei concerti in cui l’artista rimane molto nella propria dimensione senza interagire col pubblico.
Infine, cosa possiamo aspettarci in futuro dalla tua carriera musicale? “Controluce” segna l’inizio di una nuova fase, hai già progetti in corso o nuove canzoni in arrivo?
Sì, ho già nuove canzoni pronte che aspettano solo di essere pubblicate, oltre che mille idee nuove e progetti per il futuro. Nel breve termine potete aspettarvi tanta musica che spero di portare live il prima possibile!

