Dopo gli straordinari sold out a Roma e Milano, annunciata un’unica data autunnale a Padova. Il Gran Teatro Geox ospiterà gli Explosions in the Sky, che suoneranno per la prima volta in Italia in un contesto teatrale.
Domenica 23 ottobre il Gran Teatro Geox di Padova ospiterà l’unica data italiana del tour autunnale degli Explosions in The Sky. Un’occasione unica per vedere all’opera la band texana, che insieme a Mogwai, Godspeed You! Black Emperor e Sigur Ros ha scritto la storia del post-rock mondiale.
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Explosions in the Sky
Dopo i concerti dei Chemical Brothers a Piazzola sul Brenta nel 2015 e l’esibizione di Massive Attack al Gran Teatro Geox ad inizio 2016, la grande musica strumentale torna a Padova: il concerto di domenica 23 ottobre sarà un’occasione unica per gli amanti del post rock per vedere dal vivo in un contesto teatrale la band formata da Chris Hrasky (batteria), Michael James (chitarre, basso), Munaf Rayani (chitarre), Mark T. Smith (chitarre).
Ad aprile 2016 è uscito “The Wilderness”, settimo lavoro in studio degli Explosions In The Sky, sicuramente il loro lavoro più maturo, che si allontana dalla violenza dei primi dischi e introduce arrangiamenti elettronici all’interno di brani che, come da tradizione, fanno viaggiare gli ascoltatori all’interno di una dimensione onirica. La band si forma ad Austin, Texas, nel 1999; da allora ha pubblicato sette album e scritto la colonna sonora per quattro diversi film. Il nome attuale deriva da un commento che Hrasky, il batterista della band, fece in merito al rumore dei fuochi artificiali che esplodevano in aria dopo che lasciò una festa alla KVRX, la radio dell’università di Austin.
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Platonick Dive
Saranno i Platonick Dive ad aprire, alle 20.45, il concerto degli Explosions in the Sky: “Overflow” è il titolo del secondo album dei Platonick Dive, uscito nel 2015. E’ il loro secondo step di una nuova, platonica terapia. Lo definiscono un album più ritmico e più elettronico, dove non ci si ferma mai, sia chi lo suona e sia chi lo ascolta. “Siamo in perenne movimento artistico, perché la cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”.
“Overflow” è il seguito di “Therapeutic Portrait”, Lp di debutto uscito a gennaio 2013. Nel nuovo album, la vena elettronica è più rafforzata, sempre più presente e si mischia ancor di più con le parti strumentali. A differenza del precedente lavoro, qua i brani sono più brevi, veloci, diretti e con un largo utilizzo di voci e campionature vocali. Riff di chitarra e synth che si intrecciano, suoni affogati nei riverberi, voci e loop analogici sempre in prima linea e una batteria che, come sempre, fa da colonna portante.
