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Reportage Live

PinkPop Festival 2016 – Giorno 1 – Landgraaf, Olanda

Articolo di Stefania Clerici – foto di Roberto Finizio

PINKPOP FESTIVAL – 10 Giugno 2016: giorno 1 – RED HOT CHILI PEPPERS, JAMES BAY, BASTILLE, THE COMMON LINNETS, MAJOR LAZER e molti altri

47 anni e non sentirli: ha preso il via a Landgraaf l’edizione 2016 del Pinkpop Festival, la rassegna musicale più agè d’Europa, nel parco di Megaland, ex ippodromo, convertito dal patron Jan Smeets, in un luogo dove la musica regna sovrana, per almeno 3 giorni l’anno (e per i restanti 362 vuoi non organizzare un party ogni tanto?).
Non sarà l’alternativo Coachella, nè il blasonato Glastonbury, a cui prima o poi nella vita vale la pena partecipare, ma l’atmosfera che si respira qui è fantastica: famiglie, giovani, giovanissimi, meno giovani, tutti accumunati dalla grande passione per la condivisione della musica, in giorni di festa che annunciano l’inizio dell’estate.
In questo primo giorno, fortunato anche dal punto di vista atmosferico con un sole battente e un venticello piacevole, sono saliti sui 4 palchi del Festival artisti che ancora devono arrivare in Italia nei prossimi mesi, di cui possiamo darvi una gradevole anteprima!

Ads aprire le danze sotto il tendone del Brand Beer Stage STORKSKY SKIP&DIE, per un dj-set dal sapore pop che scalda il pubblico accorso già nel primo pomeriggio. Ma è sul Main stage poco dopo che con THE COMMON LINNETS prende davvero il là il Festival: un pratone occupato dal pubblico che canta, balla e fa festa, sulle note folks del duo olandese composto da Ilse DeLange and Waylon.
Per chi ha voglia di sano rock&blues invece sul 3FM Stage comincia la sua performance Gary Clark Jr., cantautore statunitense ruvido ed interessante che tra note basse e alte scalda la platea del secondo palco, a suo di chitarra e ritmo black. Passato dall’Italia l’anno scorso a Lucca come opener di Lenny Kraviz, non sono previste a breve tappe nel nostro Paese per lui purtroppo: il consiglio è di cominciare a conoscerlo dal suo canale YT e per il resto c’è sempre iTunes!

bastille
Sono da poco passate le 18.30, il sole è ancora alto sulla campagna olandese e sul palco principale arrivano i Bastille, regalando più di un’ora di live: con stupore (e un po’ di delusione) apprendo dal loro Instagram che nella mezz’ora precedente erano a rilassarsi nel backstage dove ero anche io: se solo fossi stata meno curiosa di Gary Clark avrei potuto incontrare Dan Smith e bermi una birra con lui… e invece no! Tocca ascoltarmeli da sottopalco: in gran forma, il gruppo dell’alternartive rock made in GB, apre con Bad Blood e ci accompagna verso il tramonto di questa prima giornata.

Ecco la loro setlist:
BadBlood
Things We Lost in the Fire
Send Them Off
Weight of Living, Pt. II
Overjoyed
The Currents
These Streets
Laura Palmer
Oblivion
Snakes
Flaws
Lesser Of 2 Evils / Hello
Icarus
Of the Night
Pompeii

Una breve parentesi elettric-pop con Years and Years, giovane trio britannico per cui le ragazzine olandesi sembrano impazzire, ci accompagna verso l’inizio della serata con James Bay, il cantautore inglese esploso da qualche anno con EP da milioni di copie e che ha pubblicato meno di un anno fa il primo album Chaos and Calm. Sarà l’acustica non delle migliori, ma la voce rotta su alcuni punti convince meno, dall’altro lato invece la presenza scenica e la virtuosità alla chitarra sono punti di forza del giovane artista che con una doppietta azzeccata della cover dei Creedence Clearwater Revival di Rollin on the river seguita dalla sua Hold back the river, chiude più di un’ora di live molto piacevole.

Ultimo concerto di oggi sul 3FM Stage con il progetto dei Mayor Lazer con un dj set tutto elettronico di Diplo insieme a DJ Jillionaire e Walshy Fire (dei Black Chiney). La festa esplode dal palco e raggiunge il pubblico, sopra cui si calano letteralmente attraverso una grande bolla di plastica, per un walking stage diving divertentissimo! Al termine del live coriandoli e ghirlande per tutti: questi sono i Mayor Lazer!

jamesbay

Sono quasi le 22.30 e finalmente arrivano sul palco grande gli headliners di oggi: I Red Hot Chili Peppers!
Un’opening super rock, molto scenica e spettacolare che ripercorre gli album d’oro del gruppo: folla in delirio che non smette di cantare, tra le prime file anche un gruppo di italiani da Modena, Bologna e Torino accorsi per questo live in anteprima (I RHCP arriveranno da noi ad ottobre)! Fino a Snow la band c’è e ci piace ascoltarla.
Ma poco dopo ha inizio un “gioco” sul palco che purtroppo rimane là e che difficilmente arriva alla platea: molti buchi e tempi morti tra un pezzo e l’altro, improvvisazioni con sbavature, assoli poco studiati, forse stanno “provando” scelte per il nuovo tour a supporto dell’album in uscita a breve, ma lo stanno facendo davanti a 30.000 persone (paganti)… Insomma il concerto prende quasi una piega di jam session che ci starebbe anche, se non fosse che il pubblico comincia ad abbandonare il prato e partecipa poco ai “dialoghi” sul palco.
Le fila vengono riprese solo su Californication e By the Way, che chiudono il live, prima dell’encore.
Purtroppo a mezzanotte spaccata microfoni e amplificatori si chiudono e così anche il concerto: qualche fischio e delusione dalla platea arriva, ma è già tardi e la chiusa viene lasciata a Give It Away.
Peccato, speriamo che in Italia ci possano regalare di più!

Setlist
Intro Jam
Can’t Stop
Dani California
Scar Tissue
We Turn Red
(Live Debut)
Snow ((Hey Oh))
The Adventures of Rain Dance Maggie
Nobody Weird Like Me
Dark Necessities
Wet Sand
(Tour Debut, David Bowie’s ‘… more )
Right on Time
(George Clinton’s ‘Bullet Proof’ intro)
The Getaway
Californication
By the Way
Encore:
Encore Jam (Ft. The Beatles ‘Hey Bulldog’.… more )
Soul to Squeeze
Give It Away

Written By

Milanese, classe 1983, sono appassionata di musica, cinema e cultura pop. Adoro viaggiare, mangiare, dormire, viaggiare, ballare, sorridere e fare l'amore. Oltre a scrivere di musica su Rockon sono digital producer per il tuo canale tv preferito. Amo il rock in tutte le sue forme, i gatti, fotografare il cibo che mangio (e lo faccio da anni, non per moda social) e perdermi per le vie delle città che non conosco. Bulimica di serie tv, collezionatrice di vestiti, scarpe, borse e tutto ciò che può entrare in una grossa cabina armadio puoi chiedermi di tutto e ti darò la risposta che cerchi (altro che Google e il libro delle risposte!), basta non domandarmi: “qual è il tuo artista preferito?”.

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