Foto di Arianna Carotta | Articolo di Marco Mantegazza
Sono molte le persone che da fuori aspettano l’apertura della sala concerti del Bloom di Mezzago, sfidando la temperatura attorno agli 0 gradi di questa serata di Gennaio.
Una volta aperte le porte, ed ancora con la coda di persone che superano l’ingresso biglietteria, inizia la serata con gli inglesi Solemn Sun, i quali propongono un rock influenzato fortemente da bands come Brand New, Glassjaw e momenti di basi elettroniche. I quattro sono giovanissimi sulle scene, infatti hanno pubblicato nell’inverno 2014 il loro primo EP self titled, è quindi una grande occasione per loro essere in tour con una band del calibro e dell’esperienza dei Mineral. L’attitudine sul palco è giusta, i pezzi coinvolgenti, sicuramente una band da seguire nel prossimo futuro.
Si passa al momento che la maggior parte dei presenti aspettavano, l’ingresso sul palco dei Mineral. I quattro texani partono subito senza parole, in una scaletta che percorre le canzoni più amate dai fans, da “Five, Eight and Ten” a “Gloria”, suonando canzoni a ripetizione ed evitando parole con il pubblico se non un timido “grazie” dopo la fine dei pezzi. Il calore del pubblico non manca, in molti cantano i pezzi che probabilmente hanno segnato la loro adolescenza, nelle prime file si vedono molti “agitati” e addirittura è scorsa anche qualche lacrima. L’esecuzione tecnica e vocale non cerca la perfezione ma forse questo è addirittura un plus, perchè l’intero live show risulta più vero, più intenso.
In definitiva un concerto che di sicuro ha lasciato positivamente impressionati i presenti, che non hanno perso occasione di fare spese al merch (degni di nota gli LP in versione colorata e il poster in tiratura limitata) e di fare qualche foto e scambiare due chiacchere coi membri delle bands, facilmente riconoscibili in giro per il locale dopo il concerto.

