Articolo di Alessandro Cebrian Cobos | Foto di Marco Arici
“Ve lo giuro che anche se ho fatto Sanremo, dopo uno show così se qualcuno si permette di dire che io ho smesso di fare il rap gli strappo la bocca, parola”
Quello che Lazza dice dopo aver cantato “Re Mida” in fin dei conti lo rappresenta nel più fedele dei modi: un artista che lavora sodo per far arrivare la sua musica al pubblico più ampio possibile, ma senza perdere di vista la sua identità, anzi difendendola a spada tratta. Con una dedizione ferrea verso il suo pubblico, per dar loro un concerto rap spettacolare e sfaccettato.
Il concerto al Mediolanum Forum di Assago del 30 aprile è il terzo sold out in 10 giorni, ed è la sesta data del tour di questa primavera, che come lui stesso dice rappresenta il punto più alto della sua carriera finora. Ci sarà modo di rendercene conto: le aspettative nel palazzetto gremito sono altissime. Senza preavviso si abbassano le luci e i bassi di una intro misteriosa fanno tremare i petti di tutti: compare, calato da sopra il palco, un cerchio di luci che contiene uno schermo, e proietta immagini di un globo bianco, luminosissimo. È Sirio, la stella che ha dato il nome all’album più ascoltato in Italia nel 2022? Cambia, sembra l’occhio di una telecamera di un cellulare, puntata su Jacopo. O forse è la luna? Le luci dei flash, sparse per tutto il Forum, in effetti sembrano tante stelle…
Musicalmente, Lazza porta due grosse novità sul palco per questo tour. La prima, illuminata da coni di luce blu, compare alla prima nota di pianoforte: è un quartetto d’archi, che aggiunge tensione ai momenti più emotivi del concerto. Per la prima parte di “Ouv3ture” Lazza li mette in risalto rappando da fuori dal palco, lasciando che siano loro a costruire l’intro della canzone. L’altra novità entra in gioco nella seconda parte del pezzo, quando Lazza entra come una pantera, dalla destra del palco, con un’energia improvvisa ed esplosiva: è la sua nuova band. Chitarra, tastiere, basso e batteria, che aggiungono ancora più intensità al suo sound e gli danno più gioco con gli arrangiamenti dei brani.
Inizia con alcuni dei pezzi più potenti della sua carriera per cavalcare l’onda dell’entusiasmo del pubblico, caricandolo sempre di più fino ad arrivare letteralmente alle fiamme, sparate dal fronte palco, durante una prepotentissima “Jefe”. Per ogni “Porto Cervo”, più ballerina e tropicale, c’è una “Zonda” a controbilanciare, nel caso qualcuno si fosse scordato di cosa stiamo parlando. Dopo una malinconica “Topboy” dice di voler fare un pezzo sentimentale, e invece – scherzone, non è ancora il momento – parte “Gucci Ski Mask”. Gli schermi attorno e sopra al palco, spostandosi e ricomponendosi, proiettano e moltiplicano la sua immagine. Il Forum canta ogni canzone con lui. Fa solo una piccola pausa, per cambiarsi e passare dalla giacca di pelle Repsol a un completo di seta nera: del resto “sono a casa, e allora mi sono messo in pigiama”.
Infatti visto che gioca in casa e lo raggiungono una serie di ospiti: Rondodasosa, poi Giaime per “Parola”. Si unisce a sorpresa Emis Killa, e poi resta per una più old school “Morto di fame”. Ma chi fa tremare davvero il Forum di entusiasmo è Tedua, quando arriva per “Catrame”: chiuderà qui il suo tour a novembre, e i due hanno già un featuring in vista che promettono sarà incredibile. Come a riconoscere che il pubblico ha bisogno di tirare il fiato in questo concerto di due ore e passa, Jacopo presenta “Senza rumore”, “Nulla di”, e “Morto mai” nella versione più intima per pianoforte e archi. Si siede solo per un momento dietro alla tastiera, si occupa del resto il pianista Emiliano Blangero, scoperto dalla ragazza di Lazza su TikTok; “Poi quando dite che i rapper non sono di larghe vedute non mi dovete rompere il cazzo”, precisa.
Con “Piove” e “S!r!” si ricomincia a salire, per il rush finale. Per un attimo tutti sperano che sbuchi Sfera, ma purtroppo restiamo delusi. Non c’è molto tempo per dispiacerci: partono subito “Ho paura di uscire” e “Uscito di galera”, cantata da tutto il Forum in coro. L’ultimo pezzo Lazza lo tratta un po’ con sufficienza, “facciamo sta hit”, dice, ma in realtà con i primi vocalizzi del sample iniziale di “Cenere” il pubblico esplode.
Ovviamente: sono tanti i presenti che lo seguono sin da “Zzala, ma il pezzo di Sanremo resta il suo successo più grande finora. Vuole chiudere con l’energia al massimo e si lancia in un bis party rap, la sua versione di “Ferrari” di James Hype e Miggy Dela Rosa, ma si sente carico e non la chiude qui. Fa ancora un pezzo, storico ma inedito, “Nella mia city”, con dei bassi trap devastanti, a chiarire ancora una volta chi è Lazza.
Nel corso degli anni Lazza è riuscito a fare una cosa non facile, e lo sa: ampliare il suo sound senza perdere se stesso. Di conseguenza è cambiato anche il suo modo di pensare il live, e ora può dare molto di più al suo pubblico, sia in termini di spettacolo, di scenografia, di collaborazioni; che in termini di varietà di emozioni e di espressione musicale. Appunto, lo sa: prima di uscire dal palco ricorda a tutti l’importanza di essere esigenti con l’artista quando si compra un biglietto per un concerto. Di certo non vediamo l’ora di esserlo di nuovo con lui, quando si misurerà con l’ippodromo di San Siro a settembre.
Clicca qui per vedere le foto di Lazza in concerto a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto)
LAZZA: la setlist del concerto di Milano
Ouv3rture
Molotov
Bugia
Gigolò
Re Mida
Netflix
Jefe
Porto Cervo
Chiagne
Zonda
Topboy
Gucci Ski Mask
Panico
Sogni d’oro
J
Alibi
Puto
Nessuno
Lario
24H
Slime – ft. Rondodasosa
Blue Cheese – ft. Rondodasosa
Parola – ft. Giaime e Emis Killa
Morto di fame – ft. Emis Killa
Catrame – ft. Tedua
Senza rumore
Nulla dì
Morto mai
Piove
S!r!
Ho paura di uscire
Uscito di galera
Cenere
Ferrari
Nella Mia City