Articolo di Margherita Valentini | Foto di Matteo Scalet
Martedì 28 Aprile, seconda data del tour di Nina Zilli ‘Frasi&Fumo’. Entro nel Teatro Auditorium Santa Chiara e mi siedo; è già quasi pieno, mancano pochi minuti alle 21.00 e stanno entrando gli ultimi ritardatari. Mentre Ella Fitzgerald intrattiene la sala, mi guardo intorno e osservo il pubblico: età media sulla quarantina, uomini, donne e qualche bambino; c’è attesa nell’aria.
Il chiacchiericcio eccitato si spegne assieme alle luci quando si alza il sipario alle 21.15. Una voce fuori campo presenta l’artista definendo il suo timbro dolce e sensuale. Entra Maria Chiara Fraschetta alias Nina Zilli, classe 1980, cresciuta tra Piacenza, l’Irlanda e gli Stati Uniti; 3 album all’attivo, veejay per MTV e 3 partecipazioni a Sanremo.
Lei è bellissima nel suo abitino nero, il primo dei tre della serata. I musicisti sono sei, vestiti anche loro di nero, ma l’attenzione è catturata interamente dalla cantante. Comincia il primo brano, “Intro (Cirronembi)”, e il pubblico esplode. Nina è esattamente come è stata presentata, dolce e sensuale; il palco è suo, tutta l’auditorium la segue entusiasta. Comincia “Luna Spenta” e un uomo si alza, si avvicina al palco con un mazzo di fiori e lo lascia ai suoi piedi. “Sola” e il pubblico non si trattiene più, accende gli smartphones per immortalare il momento, canta e applaude. Persino io appoggio la penna e batto le mani.
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Il tema malinconico delle canzoni è sottolineato dai fiati che pilotano con maestria la musica tra il blues ed il soul. “50 Mila” e la sala alza le mani e tiene il ritmo esortato dalla cantante. Qualcuno balla addirittura. Il pubblico è caldo. Le canzoni sono brevi e il ritmo della serata è incalzante.
Inizia “Penelope” e il pubblico femminile non si trattiene. Questa è dedicata alle donne che non hanno paura di niente, dice Nina. La cover di “Se bruciasse la città” di Ranieri, invece, conquista un po’ tutti. Entra il violoncello e la musica cambia; viene lasciato più spazio agli strumenti, fino a che non vengono lasciati soli per un intero brano strumentale. Durante l’intera serata le luci sul palco danzano a ritmo con la musica; anche i cambi d’abito, e qualche elemento scenografico aiutano lo spettatore ad entrare nel mood. Nina non si risparmia, canta ben 24 canzoni e viene ampiamente premiata dal suo pubblico.
Viene annunciata la fine dello spettacolo, ma c’è ancora il tempo per la cover “You shook me all night long”e per un balletto insieme al pubblico. Tutti si alzano dal proprio posto e si avviano verso l’uscita. Non posso fare a meno di notare la generale allegria che mi circonda e i più giovani intonare le canzoni appena ascoltate. Anche io, nel cammino verso casa, non posso fare a meno di canticchiare nella mia testa la colonna sonora di questa splendida serata.
Nina Zilli – scaletta concerto 28 Aprile – Trento
Intro
Frasi e fumo
Luna Spenta
Sola
50Mila
L’Inferno
Dicembre
Fra il divano e le nuvole
Penelope
Se bruciasse
-sipario, cambio palco e abito per acustico-
Per le strade
Dormi Dormi
Tutto bene
Bellissimo
Per sempre
Una breve vacanza
Lasciatemi dormire
-cambio abito-
Strumentale+L’amore verrà
Bacio d’addio
#RLL
Lei dice
L’uomo che amava le donne
L’amore è femmina
You shook me all night long
