Testo di Susanna Iovene | Foto di Lucrezia Pegoraro
Una vera e propria orda di Troll ha invaso il palco del Revolver Club lo scorso giovedì 24 Novembre. I Finntroll, formazione nata in Finlandia nel 1997 e reduce da svariati cambi di line-up nel corso degli anni, arrivano in Italia per presentare l’ultimo lavoro Vredesvävd, supportati dai connazionali Brymir e dagli islandesi Skàlmöld.
Davanti a un pubblico prevalentemente maschile, numeroso ma non soffocante, e incorniciati da una scenografia costellata di schermi al led fiammeggianti, si esibiscono per primi i Brymir, band melodic death finnico con sprazzi di symphonic, con un buon comparto solistico e un’eccellente ritmica sostenuta dal batterista Patrik Fält abilissimo nel blast-beat. Con un repertorio di brani piuttosto brevi e cantando in inglese riescono ad ingaggiare molto presto i presenti, tra cui spicca qualcuno in kilt.
Prendono poi possesso del palco gli islandesi Skàlmöld, band viking metal che inonda la sala di sonorità epiche. Il viking metal nasce infatti come evoluzione del Black metal di cui mantiene le ritmiche dure, ma molto più lente, e perde progressivamente l’uso del cantato scream/growl. Alcuni brani sono intervallati da cori a cappella e le sonorità richiamano scene mitologiche di antiche battaglie.
All’entrata in scena dei Finntroll un teschio di ariete compare sul microfono del cantante Vreth e l’atmosfera si carica di sfumature elfiche, richiamate anche nei costumi di scena, in particolar modo dalle iconiche orecchie elfiche, indossate da tutti i membri della band e in vendita nel fornitissimo banchetto del merchandising. Con le sue sonorità folk metal scandinave, i Finntroll, che cantano quasi rigorosamente in svedese, trasportano in un mondo fantastico il pubblico che nel frattempo si è accalcato tutto sottopalco. Una persona mi avvisa che da un momento all’altro potrebbe scatenarsi il pogo e infatti, poco dopo, la sua premonizione risulta corretta, il concerto è coinvolgente e gli spettatori si scatenano liberamente. Il mondo dei Finntroll è fatto di foreste, troll, folklore scandinavo, battaglie e anticristianesimo. Il loro folk è cattivo, aggressivo ed esaltante. Alte colonne di fumo ai lati del palco si sollevano durante i ritornelli più brutali. Alla fine del concerto un coro di “we want more” si leva dal pubblico.
Un evento che quindi si può definire decisamente grandioso, in grado di coinvolgere profondamente i presenti e trasportarli in un’atmosfera suggestiva e adrenalinica per la prima data italiana dei Finntroll del 2022.
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FINNTROLL – la scaletta del concerto al Revolver Club
Att Döda Med En Sten
Nedgång
Ylaren
Människopesten
Den frusna munnen
Solsagan
Svartberg
Slaget vid blodsälv
Fiskarens fiende
Ormfolk
Nattfödd
Trollhammaren
Skogsdotter
Mask
Encore:
Under bergets rot
Jaktens tid
Midvinterdraken
