Dopo l’ottimo “Cuts” di tre anni fa, Merzbow, Gustafsson e Pandi incrociano di nuovo i loro destini, ma questa volta al supergruppo si è aggiunto un altro grande musicista, Thurstoon Moore. L’ex Sonic Youth, non nuovo a sperimentazioni estreme, dato che recentemente ha anche pubblicato un lavoro con John Zorn, si è trovato perfettamente a suo agio con questi altri tre terroristi sonori.
Da considerare, inoltre, che i tre, non insieme, hanno anche collaborato con alcuni artisti italiani, tra i quali gli Zu e Roy Paci. “Cuts of giult, cuts depper” continua il discorso iniziato con “Cuts”, infatti, la sperimentazione e l’improvvisazione sono le armi vincenti del quartetto.
Il disco si compone di quattro tracce in ottantadue minuti. Tra corse ansiogene, scosse telluriche, drones psichedlici e tanto delirio le quattro tracce si lasciano ascoltare con molta curiosità. I quattro musicisti stupiscono continuamente l’ascoltatore tra momenti scoppiettanti, deliri psichedelici, ansia repressa momenti precipitosi, esplorazioni in territori sonori pericolosi ed inquietanti non ci si annoia mai. Anzi!
Coloro che sentono l’esigenza vitale di uscire dai canoni, amano scoprire cose nuove, ma anche l’attitudine free jazz ameranno alla follia questo lavoro.

