La Tempesta Dischi
Instancabile, prolifico come tutti i grandi artisti Giorgio Canali ha un mente fervida ed estremamente vivace. Dopo aver trascorso un brillante 2008 al seguito del suo nuovo pupillo Vasco Brondi, alias Le luci della centrale elettrica, che ha anche prodotto, e aver pubblicato con i P.G.R. l’ultimo lavoro della premiata ditta condivisa con Maroccolo e Ferretti, Canali dà alle stampe il suo quinto lavoro a proprio nome. Canali non ha bisogno di presentazioni, ma concedetemi il lusso di elogiarlo ancora, questo poeta con il piglio punk, che con “Nostra signora della dinamite” dà alle stampe un prezioso lavoro ed una lezione di rock cantato in italiano come sanno fare ben pochi oggi in Italia, tra questi pochi c’è appunto Le luci della centrale elettrica. Questo lavoro si differenzia dai lavori precedenti per un uso maggiore per le ballate, molto presenti, nelle quali comunque non diminuisce la sua modalità di essere diretto, sputare su chi se lo merita (“Rifugi d’emergenza”), sfottendosene delle conseguenze. Ha superato i cinquat’anni, Canali, ma resta sempre un punk, che non ha ancora trovato pace e con i suoi Rossofuoco riesce ancora ad incantare con le cavalcate di “Respira ancora” e la tiratissima “Schegge vaganti”. Ovviamente se la prende anche con la facile propensione dell’italiota medio a dimenticare tutto e a risolvere tutto con la banalità che ci caratterizza (“MP nella BG”). Canali con “Nostra signora della dinamite” ci fa entrare nei meandri della sua emotività, come sempre in maniera estremamente generosa, senza aver paura di mostrare anche le sue debolezze.