2016 Autoproduzione
La rivincita di certi “oversize” underground potrebbe anche partire da qui, da queste dodici tracce che fanno ossatura a Poesia & Veleno dei I Dottori, formazione laziale dalle idee grandiose e ancor più da una – appunto – poetica “dolciastrabrasiva” che si imposta all’ascolto con melodie. pedaliere e pulizia dinamica, un mix di rock, cantautoralità, flash d’oltreoceano ed emozioni a chili che li riascolti a raffica, come una esigenza impellente di bello da respirare, ascoltare.
I quattro di Latina ci sanno fare, generano un palinsesto uditivo di prim’ordine, quell’abbraccio tra tradizione classic rock di casa nostra e schegge in verticale, certi defilati Afterhours Storia di Gianni, Mario il poeta, Domenica, Il suo strano modo di passare l’estate, ma ancor più marcati i Negroamaro Per non farti ammalare, Marte, Ridere fa bene, fino all’appendice finale di una chitarra svisante alla Brian May sulla rivisitazione di Un blasfemo del grande De Andrè, tutte sensazioni che fanno vibrare stereo & stomaco all’unisono. Disco immediato e radiofonico come pochi e dove I Dottori fanno “ammalare” cuori sensibili e anime tenere. Consigliato!