Fuori da venerdì 6 gennaio 2023 (in distribuzione Artist First) il nuovo EP di Colombo, alterego di Alberto Travanini. Where Children Strove è un disco dedicato alle poesie di Emily Dickinson, dove ognuno dei quattro brani si riferisce a una poesia diversa con temi diversi: c’è Wild Nights e l’amore passionale, erotico; That I did always love e l’amore come bisogno vitale, irrinunciabile; If you were coming in the fall con la gioia e l’angoscia dell’attesa; Because I could not stop for death e il significato della nostra mortalità.
Temi assolutamente universali che in un’epoca nuova possono portare ad altre interpretazioni, altri punti di vista. Musicalmente ogni traccia è liberamente ispirata alle melodie di Dvořák (Sinfonia “Dal nuovo mondo”), Chopin (Notturno op.9 n.2), Tchaikovsky (Concerto per pianoforte e orchestra) e Ravel (Concerto in sol).
Benvenuti in un progetto di pop neoclassico che non ha precedenti.
Abbiamo pensato fosse giusto chiedergli quali fossero i suoi cinque brani preferiti.
Jeff Buckley – Grace
A 15 anni la scoperta di questa canzone e di questo album fu una folgorazione. Jeff aveva la capacità di mettere il suo dolore nella voce in modo così vero da diventare un pugno nello stomaco.
Jeff è l’unico artista di cui effettivamente possa considerarmi fan e Grace è l’album che non mi stancherò mai di ascoltare.
Verdena – Scegli me
Anche i Verdena sono stati una scoperta adolescenziale, ma devo ammettere di averli apprezzati fino in fondo solo qualche tempo dopo. In ogni caso, le sonorità di Wow, le influenze che vanno da Battisti a MGMT ai Flaming Lips, il concettualismo della scrittura, mi hanno fatto amare questo disco.
Non saprei dire la mia canzone preferita, ma Scegli me era quella che cantavo di più sotto la doccia.
Tamino – Indigo Night
Tamino è la reincarnazione vocale di Jeff Buckley in chiave contemporanea, con in più le radici e le influenze mediorientali: non posso non amarlo.
Indigo Night è un pezzo lento, notturno, riflessivo, nostalgico, di quelli da ascoltare in loop durante i viaggi in treno, che per me sono piuttosto frequenti.
James Blake – DLM
DLM è un brano poco conosciuto di James Blake, contenuto nel disco Overgrown.
Si tratta di un brano essenziale ma in cui il piano è suonato in modo inconsueto per la musica pop; insieme alla sovrapposizione di armonie vocali si crea un bellissimo mix di pop, neoclassica, soul, gospel.
Questa canzone mi fu di grande ispirazione e tra l’altro, non trovando delle versioni online, la trascrissi nota per nota.
Brunori sas – Arrivederci tristezza
Una delle funzioni che più mi piace della musica è quella consolatoria: in questa canzone Brunori mi insegna che a volte bisogna spegnere il cervello, astrarsi da sé stessi e provare a godersi il momento. Una cosa non semplicissima, soprattutto per una persona razionale come me, eppure quando ascolto questa canzone mi sembra di riuscirci.

