E’ uscito ad aprilesu tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo del progetto L’Avvocato Dei Santi, dal titolo “Non puoi scegliere“. Un nuovo atteso capitolo, preambolo di un nuovo disco, che arriva ad un anno di distanza dall’ultima pubblicazione, per il cantautore, musicista, produttore e poliedrico esponente della scena romana Mattia Mari, conosciuto anche per la sua attività coi Giuda e i Belladonna.
E noi per conoscerlo meglio, come sempre, gli abbiamo chiesto quali fossero i suoi cinque brani preferiti.
Mi piace l’estremità di alcune esternazioni. Chi mi conosce personalmente sa quanto io possa essere fan degli assolutismi, ed è per questo che i cinque brani che ho scelto sono quelli che più amo al momento. Scegliere solo cinque brani della vita, sarebbe davvero impossibile, e credo anche abbastanza inutile. Mi piace cambiare, mi piace innamorarmi di musica nuova così come in adolescenza.
Led Zeppelin – The Rain Song
Quando mi viene chiesto di fare una selezione di questo tipo, questa è l’unica canzone che non manca mai. Un concentrato di tutto ciò che si può essere e non essere, ovvero tutto ciò che si vuole. Questo brano è una carezza e al tempo stesso uno schiaffo, e questo dualismo mi ha sempre appassionato, oltre che rappresentato pienamente. Vuoi o non vuoi, questa rimarrà comunque per sempre la mia band preferita.
Radiohead – Spectre
Ci ho messo secoli per arrivare ai Radiohead. Completamente lontani da quello che era il mio immaginario, all’epoca, non riuscivo proprio a connettermici. Pian, piano, poi, mentre mi appassionavo, il mio migliore amico mi fece sentire questa splendida traccia, che ricordiamo fu scartata per l’omonimo film di 007. Capite? Hanno scartato questo capolavoro. I Radiohead decisero poi di regalarla ai fan il giorno di Natale, se non sbaglio. Un babbo natale così vorrei arrivasse ogni anno.
Daniela Pes – Carme
Mi aveva parlato di Daniela Pes una mia amica che lavora con Iosonouncane, dicendomi che questa roba mi sarebbe piaciuta. Beh quando ho ascoltato per la prima volta questo brano, poi l’ho fatto per altre dieci volte di fila, almeno.
Naufrago in un mare di pece ad ogni ascolto, fino ad approdare nel finale su una spiaggia di sabbia bianca. Una salvezza. Mi piacerebbe che tutta la musica fosse libera così. Plauso speciale al lavoro fatto su quello che possiamo definire un non-testo: un insieme di suoni e derivati di parole (italiane-galluresi-nonsocos’altro) che evocano qualcosa di diverso dentro ogni ascoltatore, ma che suonano certamente emozionanti.
Depeche Mode – Ghosts Again
Il ritorno di una band oramai leggendaria.
Un brano di una nostalgica gioia senza precedenti. Mi fa letteralmente piangere di gioia e mi ricorda quanto siano importanti per me le persone che amo ed il tempo che passo con loro. Mi piace essere consapevole del fatto che la vita scorre veloce e tutto è sfuggente. Penso così al valore di ogni singolo giorno.
Lucio Corsi – La bocca della verità
Fa un po’ strano leggere di Lucio Corsi qui, ma uno che fa un guazzabuglio rock n roll come questo, urlando “se sarò polvere che sia da sparo”, non può che riempirmi il cuore di gioia. Questa è una frase da tatuarsi!
Comunque, un brano divertentissimo, consapevole e geniale, da ascoltare ad un volume degno di segnalazione alle forze dell’ordine