“La mia casa vuota” (Etichetta discografica Brutture Moderne, distribuzione Fuga/Garrincha) è il nuovo brano del cantautore Cappadonia.
“Il brano prende spunto dal racconto del 1903 di Arthur Conan Doyle “La casa vuota” – racconta Cappadonia – in cui Sherlock Holmes si ritrova in un’abitazione vuota esattamente di fronte alla casa in cui vive. Questo gli consente di avere una visione dall’esterno della sua stessa vita e dei suoi stessi vizi più nascosti, come il consumo di cocaina e la depressione da assenza di impegni. Il brano è una confessione dei nostri segreti e dei nostri vizi che nascondiamo all’interno delle nostre case e dentro noi stessi.
Con l’occasione gli abbiamo chiesto i suoi 5 brani preferiti
The Beatles – Come together
Per me tutto inizia e finisce coi The Beatles, per me sono stati l’ispirazione musicale da una vita e continuo a passare la mia vita studiando la loro musica e la loro storia e leggendo praticamente qualsiasi cosa a riguardo.
Mi è impossibile scegliere un pezzo preferito, ma credo che l’album Abbey Road abbia sfiorato la perfezione della creatività umana. Come Together è il pezzo clamoroso che apre il disco. Tutto è perfetto: suoni, parti strumentali, arrangiamento, testo, cantato, missaggio… buon ascolto.
OASIS – Supersonic
Ho avuto la fortuna di essere adolescente negli anni 90. Gli Oasis mi hanno totalmente travolto e hanno forgiato per sempre il mio modo di scrivere, suonare e concepire l’idea di come stare sul palco.
Immensi, anche qui per me è difficile scegliere un solo pezzo, ma scelgo Supersonic perchè ancora ricordo nitidamente l’esatto momento in cui misi le cuffie di mio padre e partì l’intro di batteria. La mia vita cambiò per sempre.
John Lennon – Jealous Guy
Amo John Lennon. Completamente. Le sue contraddizioni umane e musicali, il suo stile, la sua rabbia, la sua debolezza. Genio puro.
Questo è uno dei più bei pezzi mai scritti nella storia. Il testo è una confessione onestissima e durissima, mi ci identifico tantissimo. Alla fine tutto quello che sono è un ragazzo geloso, troppo, di tutto.
Paul McCartney – Junk
Non credo ci renda conto della fortuna che abbiamo nel vivere nello stesso periodo in cui McCartney è ancora tra noi. E’ un po’ come essere contemporanei di Leonardo Da Vinci.
Paul McCartney è il più grande compositori di canzoni della storia. La sua scrittura e modo di suonare estremamente complessa ma immediata all’ascolto è qualcosa di disumano.
Per me è la cosa che più si avvicina a un Dio della musica. Anche qui scegliere è difficile. Ma Junk, registrata nella sua casa Londinese nel 1970 ogni volta mi tocca l’anima.
The Rolling Stones – Jumpin’ Jack Flash
Il rock’n’roll per me è tutto. E questo pezzo è rock’n’roll allo stato puro, nulla può infiammare una vita come il suono di una chitarra elettrica. Questo riff è sesso e rock’n’roll, è storia, tutti dovrebbero ascoltarlo, fan degli Stones o meno. Solo guardando il videoclip si capisce cosa significa essere una rock’n’roll band.

