La cantautrice salentina Greta Portacci ha da poco pubblicato il singolo “Tachicardia” (distribuzione Artist First), in collaborazione con Bindolo, artista proveniente dal reggae e dalla dancehall music. Due timbri ruvidi che, sebbene provengano da due generi diversi, si allineano perfettamente in un brano indie pop fresco ed estivo, sopra un beat moderno che passa dall’italiano al dialetto salentino.
Facciamo un passo indietro: quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
La musica è sempre stata nella mia vita, ero una bambina e già avevo il sogno di diventare una cantante. La musica e la scrittura specialmente sono sempre state il mio modo preferito per descrivermi e per esprimermi.
“Tachicardia” è il tuo nuovo singolo, un brano in cui le emozioni forti sono al centro di tutto. Ci racconti qual è stata la scintilla che ti ha spinta a scriverlo?
Sicuramente ha influito anche tanto il fatto di essere innamorata e di vivere tutto il buono dell’amore, tutto ciò ha permesso alla fantasia e alla scrittura di portarmi verso questa direzione molto romantica, seppur ironica.
Ci sono argomenti che secondo te sono ancora molto tabù nella musica italiana?
Credo che il tempo e gli anni stiano eliminando ogni tipologia di barriera o tabù, ma questo dipende sempre da chi ascolta. La musica è universale ma non tutti abbiamo lo stesso gusto o lo stesso pensiero riguardo ad un argomento. Sicuramente rispetto agli anni scorsi si ha più libertà di pensiero e nella scrittura si è più liberi di essere se stessi, senza filtri.
A proposito di icone, chi sono le tue icone musicali?
Sicuramente i cantautori di una volta come Lucio Battisti e i grandi interpreti che non passano mai come Mia Martini che è l’artista che amo e che mi ha sempre trasmesso più degli altri, da quando sono bambina.
La sensazione più bella del fare musica qual è?
Sicuramente quella di potersi raccontare, un’esigenza principalmente per se stessi e poi per gli altri.
Chiudiamo chiedendoti se hai un sogno musicale nel cassetto che vorresti realizzare.
Vorrei realizzare un ep o un album che contenga dei miei brani magari tutti inediti da far ascoltare, creando un filo logico, una storia tra di essi.
