Gianni Vancini è una delle stelle italiane del sassofono, considerato “L’Ambasciatore del Jazz Contemporaneo” grazie al suo stile inconfondibile, ibrido tra il pop e il jazz moderno.
È uscito il suo nuovo album “Made in Italy”, un tributo alla musica italiana in cui non mancano spiti illustri come Umberto Tozzi, Sarah Jane Morris, Fabrizio Bosso e molti altri ancora.
Ciao Gianni, benvenuto. Cominciamo con una domanda semplice: come ti descriveresti in 3 parole?
Non è così semplice in realtà! 🙂 Direi: Alla buona, Appassionato, Curiosissimo.
È uscito “Made in Italy”, il tuo nuovo album…dal titolo traspare il tuo grande amore per la musica italiana. Ti va di parlarcene?
Assolutamente! Ho sempre ammirato tanto la musica italiana, specialmente quella relativa ai “miei” anni, dagli anni ’70 agli anni ’90. Credo che in quel periodo siano state scritte le pietre miliari della nostra musica. Anche negli albi precedenti (pur se fatti all’estero) ho sempre voluto lasciare un segno di italianità.
Con Made In Italy ho voluto fare un tributo vero e proprio alla musica italiana cercando di selezionare (a fatica!) alcuni tra i brani più importanti di quel trentennio.
Tra i brani hai selezionato come singolo “Adesso tu”. Come mai hai scelto di omaggiare questo grandissimo successo di Eros Ramazzotti?
“Adesso Tu” è da sempre un brano a cui sono molto legato, anche per motivi personali.
In più è un brano che sembra fatto apposta per essere portato nel “mio mondo”, è diventato una ballad jazz che spero possa piacere agli ascoltatori tanto quanto è piaciuta a me!
Quanto contano per chi fa il musicista gli stimoli culturali?
Tantissimo… tutto ciò che è cultura, sotto qualsiasi forma, è una grande fonte di ispirazione.
Le tue prossime mosse?
Attualmente sono in pieno tour con Umberto Tozzi e il suo “Gloria Forever” che ci sta portando in giro per l’Italia.
Dall’inizio del prossimo anno cominceranno anche i live relativi alla promozione di “Made In Italy”…non vedo l’ora!
