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Musica

FESTIVAL di SANREMO 2023: le pagelle della serata cover

Sono della teoria che ogni anno, dopo aver ascoltato almeno una volta tutti gli inediti, i telespettatori sviluppino una sorta di sindrome di Stoccolma nei confronti del Festival… se non fosse così, non saprei proprio spiegare come per la quarta sera di fila abbiamo resistito agli stacchetti di Amadeus fino alle due di notte. 

Il potere della musica! Non è comunque questo il posto per criticare le doti comiche degli autori del programma; ieri i cantanti si sono dedicati alle cover, ognuno affiancato da un ospite, e con i voti del pubblico si è decretato il vincitore della serata à la XFactor. E un po’ come il Gino Castaldo dei poveri, ho anche io qualche giudizio da esporre.

Ariete con Sangiovanni – Centro di gravità permanente
Si discute sempre molto su quanto sia giusta l’idea che “certi maestri non vadano toccati”, questa performance è stato un chiaro punto a favore per questa teoria. La piccola Ariete affonda nella sedia de La voce del padrone e, con le steccate e l’anima pop estiva di Sangiovanni, Centro di gravità permanente si trasforma in un’esibizione da miniclub dei villaggi turistici. Il completo giacca, gonna e anfibio è stato rubato direttamente dal guardaroba di Young Blood.
Voto: 5

Will con Michele Zarrillo – Cinque giorni
Ma quanto è stato felice Michele Zarrillo di tornare sul palco dell’Ariston? Non sono fan del genere – giudicare anche ad orecchio è inevitabile – ma il duo regge bene. Non c’è nulla da premiare o da criticare, ma semplicemente ammirare come entrambi abbiano lavorato in sinergia.
Voto: 6

Elodie con Bigmama – American Woman
Serve davvero un commento? Se la classifica fosse meritocratica, probabilmente loro starebbero al primo posto; seducenti e sprezzanti il giusto, magnetiche o semplicemente pazzeske – caricare un brano dei The Guess Who (1969) con l’energia tipica di Myss Keta non può che scatenare ovazioni e standing ovation. Nei loro costumi non coordinati restituivano ognuna il fascino che le contraddistingue, anche se forse una tutina anche per Elodie al posto della sottoveste di raso non sarebbe stata una cattiva idea.
Voto: 9

Olly con Lorella Cuccarini – La notte vola
È per performance come questa che le serate cover risultano momenti al di là del tempo e dello spazio, semplicemente iconici. Olly lascia brillare Lorella Cuccarini, che ancora balla e canta regalandoci il perfetto momento dance. L’esibizione genera un po’ l’effetto musica da autoscontri a una fiera di paese… e la cosa non mi dispiace.
Voto: 8

Ultimo con Eros Ramazzotti – Medley Eros Ramazzotti
Classico duetto da Sanremo. Non è andato storto nulla in questa performance se non l’iniziale dimenticanza di Eros che esordisce con un “sai che non me la ricordo?!”. Entrambi gli artisti restituiscono la stessa vibe musicale, forse un po’ piatta a mio personale parere ma, come per il brano in gara di Ultimo, viene da chiedersi perché questo stile attecchisca ancora nel 2023. Sul classico completo giacca-pantalone total black è impeccabile, nulla da aggiungere.
Voto: 7

Lazza con Emma e Laura Marzadori – La fine
Emma è perfetta. Lazza, oltre che grande interpreta si conferma un grande pianista, sulla voce forse c’è da lavorare ancora un po’. L’esibizione non è criticabile perché perfettamente adatta al contesto e allo stile della kermesse; la mia modesta opinione è, invece, che la serata cover serva per andare oltre la propria comfort zone
Voto: 7

Tananai con Don Joe e Biagio Antonacci – Vorrei cantare come Biagio
Mi immagino Simone Cristicchi, sul divano di casa sua, che guardando Rai 1 non può che sorridere in maniera sorniona osservando questa performance. Il Tananai di questa edizione è un po’ sottotono rispetto all’eterno sconfitto che l’anno scorso ci aveva elettrizzato portando Rosa Chemical sul palco per onorare la Carrà; detto questo, il featuring con Antonacci scorre perfettamente e si rivela un’ottima prova. 
Voto: 8

Shari con Salmo – Hai scelto il diavolo in me
Abbiamo Christina Aguilera in gara e non lo sapevamo… tutti questi vocalizzi erano davvero necessari? Da Shari vorrei sentire parole più significative oltre a una serie di intonatissimi gargarismi. L’esibizione viene impreziosita dall’arrivo di Salmo che rivela ottime capacità canore e riconferma le proprie doti sceniche. Se non altro, a Shari il vestito donava molto.
Voto: 6

Gianluca Grignani con Arisa – Destinazione Paradiso
Beato chi ha Grignani al Fantasanremo! Un duo più emozionato che emozionante, il cantante e Arisa hanno saputo animare l’Ariston come pochi ieri sera – un momento di caciara che, per quanto mi riguarda, sarebbe potuto andare avanti all’infinito. Rivedrei un attimo le scelte compiute in materia di outfit, soprattutto per quanto riguarda l’abito di Arisa, un Rick Owens identico a quello sfoggiato dalla violinista che accompagnava l’esibizione di Lazza.
Voto: 7

Leo Gassman con Edoardo Bennato e Quartetto Flegreo – Medley Edoardo Bennato
Edoardo Bennato è stato all’altezza di tutte le aspettative e anche il giovane Leo Gassman ha tirato fuori il meglio. Forse ci aspettavamo una voce più piena da quest’ultimo, mentre Bennato ha riconfermato il suo ruolo centrale nel bagaglio della cultura pop che ognuno di noi si porta appresso. Dalla regia chiedono se lo stylist abbia deciso di mandarli sul palco così come erano vestiti per il soundcheck.
Voto: 6

Articolo 31 con Fedez – Medley Articolo 31
Cappellino, tuta, break dance ed è subito hip hop italiano anni ’90. Purtroppo però, l’effetto boomer degli uomini in piena crisi di mezza età che vogliono “fare i giovani” si è sentito tutto. Non mi spiego in altra maniera la virata punk che hanno dato agli arrangiamenti. Ad ogni modo è stato tenero vedere la doppia reunion (J-Ax con DJ Jad e J-Ax con Fedez) sul palco dell’Ariston.
Voto: 6

Giorgia con Elisa – Luce e Di Sole e d’Azzurro
Come direbbe Amadeus: brave e belle. Le voci di Giorgia ed Elisa sanno ancora emozionare molto, ma su questo non c’erano dubbi. Tra loro si è creata una bellissima empatia sul palco e anche il pubblico ne è stato travolto. Unica nota dolente: gli outfit, o perlomeno, il colore: nero e blu oltremare fanno un po’ troppo contrasto.
Voto: 8

Colapesce Dimartino con Carla Bruni – Azzurro

«Meno male che c’è Carla Bruni/Siamo fatti così/Sarkonò Sarkosì» e per me, è assolutamente sì. Con l’aplomb di una giovane Françoise Hardy, l’ex top model e first lady di Francia si presenta sul palco con uno stile impeccabile, che fa dimenticare molto velocemente la piccola imperfezione sull’attacco del brano.
Colapesce e Dimartino, con la loro verve anni ’70, completano un trio perfetto che rende il giusto onore a uno dei brani più amati e cantati della discografia italiana.
Voto: 9

Cugini di Campagna con Paolo Vallesi – La forza della vita e Anima Mia
C’erano tutte le premesse per vederli duettare con la Rappresentante di Lista sulle note di Ciao Ciao. È troppo tardi per proporre Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina come rappresentanti italiani al prossimo Eurovision, vero? Purtroppo questa occasione non è stata colta. L’esecuzione del loro repertorio è stata intensa ed è sempre bello vedere come il pubblico in platea e a casa si emozioni più per brani “classici” che per il lavoro presentato delle nuove leve.
Voto: 6

Marco Mengoni con Kingdom Choir – Let It Be
Portare un brano come Let It Be dei Beatles accompagnato da un coro gospel genera sicuramente un certo fascino. La performance di Mengoni è incredibile, intensa e soprattutto umana. Questo gli fa guadagnare un voto quasi eccellente e probabilmente, anche la vittoria del festival
Voto: 9

Gianmaria con Manuel Agnelli – Quello che non c’è
Una combo vincente che da X-Factor si presenta direttamente sul palco dell’Ariston, peccato per un gIANMARIA un po’ rigido, quasi fosse intimorito dal peso di portare un brano degli Afterhours. Ammetto che pensavo che avremmo rivisto Manuel Agnelli a petto nudo sul palco dell’Ariston, ma non si può avere tutto dalla vita.
Voto: 8

Mr. Rain con Fasma – Qualcosa di grande
Di solito non sono avvezza alle rivisitazioni rap di brani ma il duetto funziona, il pezzo risulta incredibilmente orecchiabile e la performance è carica di una bella complicità tra i due artisti sul palco. Non me l’aspettavo e invece mi hanno stupita.
Voto: 8

Madame con Izi – Via del Campo
Riprendendo il discorso “certi maestri non vanno toccati”, all’ingresso Izi con il vocoder un grande perché affiora nella mia mente. Non dico certo che le rivisitazioni non debbano essere fatte ma bisogna muoversi con coscienza: Madame regge la performance, Izi no e l’insieme va naufragando. Qualcuno del mio gruppo ascolto di Sanremo, osservando il look del rapper, ha commentato «anche lui è nel cast di Mare Fuori?».
Voto: 6

Coma_Cose con Baustelle – Sarà perché ti amo
California e Fausto Lama si confermano la cosa più dolce di questo Sanremo 2023 (anche più dei cori di bambini di Mr. Rain che strizzano un po’ troppo l’occhio alle famiglie italiane a casa sul divano). Portano sul palco i Baustelle e le voci di Bastreghi e Bianconi si fondono perfettamente con una versione della traccia che non vuole allontanarsi troppo dall’originale dei Ricchi e Poveri, ma al contempo dona freschezza al brano. Merito della freschissima proposta di matrimonio, forse. In ogni caso, anche i look abbinati spaccano.
Voto: 8

Rosa Chemical con Rose Villain – America

Un membro della Gen Z, sotto un loro video, commenterebbe “calpestatemi”. Rosa Chemical prosegue con l’invocazione alla libertà sessuale, dalla canzone di Gianna Nannini a tema autoerotismo alla leccata di stivale in pelle per passare alla velocità messa in mostra di un sex toy sul palco; lo fa senza turbare, ma con lo scopo di incuriosire. Il duetto funziona molto bene.
Voto: 8

Modà con Le Vibrazioni – Vieni da me
Benché il brano rimanga un iconico momento della musica italiana, purtroppo, l’esibizione non regala una grande innovazione e passa quasi per un compito svolto discretamente a Sanremo. Chiedo alla regia se è stato verificato che sul palco non si siano superate le cinquanta persone.
Voto: 6

Levante con Renzo Rubino – Vivere
Partendo da un brano che nel significato si avvicina molto al suo singolo, Levante regala una performance di un’emotività unica, donando alla canzone di Vasco Rossi nuova vita. L’abito rosso con fiori e trasparenze e questo nuovo look biondo la trasformano in un’icona preraffaelita, un tutt’uno con la bellezza che la circonda.
Voto: 8

Anna Oxa con Iljard Shaba – Un’emozione da poco
Se avete visto Il Quinto Elemento di Luc Besson, sicuramente anche voi avete immediatamente pensato a Diva Plavalaguna… erano davvero necessari tutti quei vocalizzi? Abbiamo assistito live a una nuova estasi di Santa Teresa? Perché non c’era Luca Marinelli nei panni de Lo Zingaro di Lo chiamavano Jeeg Robot su quel palco?
Voto: 4

Sethu con Bnkr44 – Charlie fa surf
È un po’ comico pensare che i Baustelle fossero dietro le quinte mentre uno dei loro brani più noti veniva eseguito sul palco dell’Ariston da chi probabilmente, quando è uscito, frequentava le elementari.
Sethu ha portato il mondo di Charlie nella sua realtà pseudo-pop punk e i Bnkr44 hanno dato il colpo di grazia: boy band nei modi, idoli k-pop nello stile. Abbiamo apprezzato l’idea e il coraggio.
Voto: 8

LDA con Alex Britti – Oggi sono io
Un buon duetto, i due sono in equilibrio ma nulla mi colpisce veramente. LDA da’ prova di sapersi accostare ad una grande presenza che ben conosce il Festival, ma non riesce a lasciare una particolare impronta. È pur sempre all’inizio della sua carriera, quindi glielo perdoniamo.
Voto: 6

Mara Sattei con Noemi – L’Amour Tojour
È bello vedere che i pezzi dance non siano stati rallentati per rivisitazione o adattamento agli standard del Festival. Forse toni troppo bassi per Noemi ma le due si divertono e intrattengono il pubblico, presentando Gigi D’Agostino con la giusta dose di ironia. Al Fantasanremo, il tatuaggio di coppia avrebbe sbancato.
Voto: 8

Paola & Chiara con Merk & Kremont – Medley Paola & Chiara
Queste due eroine degli anni 2000 hanno finalmente insegnato ai concorrenti di Sanremo come si fa un buon mash up. Loro risultano un po’ rigide sul palco rispetto alle altre serate, ma non importa, è la nostalgia per lustrini, gloss e magliette Monella Vagabonda ad emozionare e tenere incollati allo schermo. Non è la performance migliore della serata ma resta il motivo per cui ho resistito fino alle due davanti al televisore.
Voto: 8

Colla Zio con Ditonellapiaga – Salirò
Regola numero uno: non duettare con qualcuno evidentemente più bravo di te. Se l’esibizione avesse riguardato solo Ditonellapiaga, credo avrei assegnato un dieci pieno, ma la presenza dei cinque regaz milanesi che costituiscono i Colla Zio ha reso la performance poco più che passabile. Zero presenza scenica, intonazione dubbia e outfit con diversi layer di denim opinabili.
Voto: 7

Sarà che c’erano ventotto concorrenti in gara, ma la serata è filata veloce, senza troppi inutili stacchetti o monologhi che poi verranno ripresi e dibattuti dai giornali e sui social il giorno dopo. La comicità di Chiara Francini e i suoi abiti Moschino sono stati all’altezza di una serata così poco canonica e Gianni continua a rivelarsi il simpatico nonnetto d’Italia. Le ore di sonno perse ormai non si contano più, ma per assistere alle performance di ieri ne è valsa la pena… peccato per il podio.

Francesca Marchesini

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