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Musica

Chi vuol essere una “Rockstar”?

Fate attenzione, forse qualcuno vuole fregarvi?
Forse qualcuno vuole guidarvi nella giusta direzione?
E qual’è la giusta direzione?

Se lo stanno chiedendo i Kjodo, band di Benevento formata da quattro ragazzi cresciuti con i suoni del Grunge di Seattle che, con un megafono in mano, hanno deciso di fotografare con il loro singolo di esordio alcune sfaccettature della società.

Il singolo si chiama “Rockstar” e la band è formata da Ismail Benjlil (chitarra e voce), Matteo Zerillo (chitarra), Davide Mauriello (basso e cori) e Mattia Iorio (batteria).
Trattasi di alternative rock, e così come richiama il nome della band, trattasi di un “Chiodo fisso” o meglio ancora, per giocare un pò, del “Kjodo fisso” . Per cosa? La musica nel caso di questi ragazzi, ma si sa, ognuno vive delle proprie ossessioni. Il singolo “Rockstar” dal 14 Luglio è online accompagnato da un videoclip che insieme al testo del brano rende chiaro su quale aspetto dell’esistenza si siano soffermati i Kjodo.

Regia di Riccardo Crisci, nel video vediamo un semplice ragazzo che con tutta tranquillità vive la sua vita tra casa e lavoro. Ad un certo punto però bussano alla porta e il protagonista del video decide, facilmente trasportato, di dar retta a quelli che sembrano essere dei venditori porta a porta ma che in realtà sono dei consulenti di immagine che lo trasformeranno pian piano in una Rockstar.
Come d’incanto quindi ci troviamo davanti ad una persona palesemente più convinta e più fiduciosa in se stessa.

La domande che i ragazzi di Benevento ci costringono a porci sono numerose: ci basta davvero un pò di trucco e parrucco per sentirci al posto giusto nel mondo? Il mondo attuale, fatto di influencer e social media sembra puntare in maniera eccessiva all’apparenza, c’è sempre qualcuno che facilmente pare lavorare per illudere persino se stesso di aver raggiunto certi traguardi. L’uomo con il megafono spesso e volentieri mente a se stesso.
Una critica non troppo velata all’uomo medio quella dei ragazzi di Benevento. Ma il loro intento non è solo questo. Il brano ha infatti un duplice messaggio. Se da una parte si guarda con un tocco di derisione chi si sente arrivato, chi si sente figo solo perché corrisponde a certi requisiti, la band guarda anche in un’altra direzione: quella del sostegno.

I Kjodo con il loro singolo cantano appoggio e vicinanza per chi vive la difficoltà fin troppo comune di “essere se stessi”. Bisognerebbe sempre provare a vivere con fierezza, e se ci si sente Rockstar autentiche, sarebbe giusto vivere in quella direzione senza per forza farsi inghiottire dal quel mondo in cui è obbligatoria una laurea, o chissà cosa, per fare certi lavori manuali. Di che parlo? Beh, per questi dettagli c’è poco da dire: il consiglio è quello di ascoltare il singolo.

Attenzione, sensibilità e ironia sotto lo stesso tetto, in qualche minuto di musica.

Registrazione del singolo: Filippo Buono
Presso: Monolith Recording Studio

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