Da mercoledì 19 maggio 2021 il Leica Galerie Milano ospita la nuova mostra “Apparizioni” di Guido Harari.
Fotografo e giornalista di musica, autore di ritratti unici di rockstar contemporanei e moderni.
L’esposizione si compone di 40 ritratti, alcuni di essi inediti e mai esposti nella città meneghina, che ripercorrono la carriera quarantennale di Harari. Volti, sguardi, contesti e movimenti da cui emergono soprattutto le personalità dei soggetti immortalati.
Durante la vista all’esposizione ci si può imbattere in Tom Waits, avvolto in un mantello ricavato da un fondale fotografico, nell’espressivo sguardo di Vasco Rossi, in Fabrizio De André contro un termosifone nell’angolo di un palasport, farsi coinvolgere dalla gestualità comunicativa di Gaber, incrociare Armani che con un semplice sguardo comunica la sua autorevole immagine, oppure nella riservatezza e originalità di Ennio Morricone che pur nascondendosi dietro ad una porta, rimane sempre riconoscibile. Ognuna delle fotografie che compongono questa galleria racconta una storia, un momento o un’aneddoto incredibile. Alcuni scatti, relegati nella parete più lontana, sono stampe che hanno visto la luce nello stesso periodo in cui sono state scattate, uniche sia per materiale che per processo di sviluppo. Altre ancora sono frutto di rielaborazioni effettuate nel tempo, hanno subito un’evoluzione definibile come un remastering rispetto al loro scatto originale, ed infine progetti che sono il risultato di manipolazioni più recenti.
Questo nuovo evento intitolato “Apparizioni. Avvistamenti, incontri e miraggi” incarna il messaggio che Guido desidera trasmettere in merito al suo lungo sguardo fotografico. Egli invita ad incontrare ed incrociare le opere esposte attraverso un occhio caleidoscopico: come lo strumento ottico, infatti, egli è riuscito ad imprimere nelle fotografie sorprendenti sfaccettature dei protagonisti tutte da scoprire. Le fotografie sono frutto di un tempo condiviso con i soggetti; il fotografo si immerge nel loro mondo, si lascia trasportare e a volte incappa in rivelazioni in cui emerge l’identità più profonda di chi viene immortalato, identità con la quale però si riconosce alla perfezione.
Molti scatti nascono dello studio approfondito del soggetto messo a suo agio in un ambiente ideale (che sia lo studio fotografico, il palcoscenico o altri ambienti familiari). Altre fotografie sono il risultato di qualche istante fugace e potente, ed altre ancora di momenti prestabiliti e concordati; spesso, queste ultime, sono le più complicate da realizzare, specie se il soggetto è obbligato a questo incontro da chi per esso ne gestisce l’immagine.
Per i neofiti che desiderassero avere qualche informazione in merito alla vita e alla carriera di questo acclamato artista, Guido Harari, si afferma nei primi anni Settanta come fotografo e giornalista musicale. È bene contestualizzare al meglio il momento storico in cui è nato e cresciuto: la musica era in quegli anni pregna di messaggi profondi che si mescolavano agli eventi storici emblematici: la guerra in Vietnam, il ’68, l’assassinio di Kennedy, la “Summer of Love”, Woodstock, le marce per i diritti civili e molti altri iconici momenti messi nero su bianco nei libri di storia, letteratura e cultura generale. In questo brodo primordiale, Guido si è avvicinato alla sfera musicale dapprima come fan e appassionato di musica frequentando i concerti, cercando riviste e vinili esteri, ma soprattutto rimanendo informato con il passaparola. E’ stato allora che con coraggio, intraprendenza e con tanta sicurezza di sé, si è presentato come giornalista ad alcune delle rockstar dell’epoca. Con le prime esperienze è avvenuto il lancio nell’universo musicale non più come semplice appassionato, ma come fotografo e giornalista. Il rapporto con i musicisti è sempre stato telepatico e lo stesso feeling Harari lo ricerca anche in altri ambiti, con “rockstar” di generi diversi oltre a quello musicale (Gianni Agnelli, Dario Fo, Rita Levi Montalcini, Alda Merin e molti altri). Negli anni Novanta viene finalmente riconosciuto come ritrattista di successo e la sua attività fotografica continua immortalando scrittori, imprenditori, sportivi, attori, scienziati, designer e politici.
Ha realizzato numerose copertine per artisti del calibro di Kate Bush, David Crosby, Bob Dylan, B.B. King, Ute Lemper, Paul McCartney, Lou Reed, Simple Minds e Frank Zappa. In Italia ha collaborato soprattutto con Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Paolo Conte, Pino Daniele, Fabrizio De André, Eugenio Finardi, Mia Martini, Gianna Nannini, Luciano Pavarotti, PFM, Vasco Rossi e la Filarmonica della Scala.
La sua carriera è costellata di eventi, esposizioni, pubblicazioni e progetti. Ha inoltre aperto ad Alba la “Wall Of Sound Gallery”, galleria fotografica e casa editrice (Wall Of Sound Editions) dedicate all’immaginario della musica.
È onorevole menzionare che nel 2020, insieme al fotografo Paolo Ranzani, ha ideato “Photo Action per Torino” a sostegno del Fondo Straordinario Covid-19 di UG.I. (Unione Genitori Italiani) coinvolgendo 107 grandi fotografi italiani e internazionali.
Ancora una volta Leica Galerie Milano non si smentisce e mette a disposizione di tutti fotografie incredibili.
Per poter accedere all’esposizione è caldamente consigliata la prenotazione e vi rimandiamo al link per poter prenotare la vostra visita qui sotto. Ricordo infine che l’esposizione rimarrà disponibile fino al 18 Settembre 2021 Eventbrite – Mostra Apparizioni di Guido Harari

