Articolo di Stefania Clerici – Foto di Roberto Finizio
Esce oggi negli store e online “Il Bello d’esser Brutti” (compra l’album su Amazon – scarica il disco su iTunes) l’album di J-AX, nuovo lavoro in cui l’autore si racconta – a tratti biograficamente – in tutte le sue sfaccettature di uomo sia nella crescita personale sia in quella professionale.
Il disco, ricco di mutevoli registri e contaminazioni di generi differenti (rap, rock, reggae, punk, pop, soul e indie) introduce chi ascolta in una dimensione intima dell’artista, in una visione personale e al tempo stesso condivisibile sospesa tra l’interiorizzazione del passato e la consapevolezza del presente.
Presentato ieri sera al Blue Note di Milano davanti ad un pubblico di amici, fans e addetti ai lavori, al nuovo album hanno collaborato amici ed artisti dell’artista: Fedez, Club Dogo, Emiliano Valverde – Valerio Jovine, Nina Zilli, Il Cile, Neffa, Weedo, Thg, Beat freaks, Roofio, Max Pezzali, Steve Luchi ed Enrico Silvestrin.
20 pezzi per una track list tutta da ballare, cantare, rappare, in cui J-Ax si mette a nudo come non mai, raccontando se stesso in tutte le sue mille, svariate sfacettature di “bruttezza”:
“Sono sempre stato un pesce fuor d’acqua. Le poche volte in cui mi trovavo immerso, quando mi era concesso anche a me di respirare a piccole dosi senza esagerare, l’acqua era così torbida che ti rimaneva attaccata alle dita come pece.
A scuola, ero quello bullizzato perché mi piacevano i computer e i fumetti e non il calcio o lo scooter. Nessuno capiva come mai qualcuno potesse avere gusti diversi e quindi mi tormentavano quotidianamente. Facile no? Quando poi con il rap ho ingranato, ho visto alcuni migliori amici voltarsi di spalle facendo finta che non ci conoscessimo, che non avessimo ancora l’alone di sporco sulla nostra pelle.
Molti di quelli che ho incontrato sulla mia strada si sono lasciati completamente consumare dall’ossessione di cancellare ogni segno rimasto del proprio passato, la mia generazione e anche il mio paese.
All’inizio questo demone aveva trovato residenza anche dentro di me, cercava di offuscare da dove venissi con droghe, feste, modelle, cazzate varie. Speravo che gli altri dimenticassero chi ero ma poi ho capito: io sono quello della frazione di 1738 abitanti, io sono quello che veniva cacciato dalle discoteche perché sembravo un punkabbestia e dai centri sociali perché ero un tamarro.
Sono un looser e tutte le mie esperienze e le sconfitte da looser mi hanno indicato come arrivare qui, in questo momento, e camminare tra le strade della più grande città del mondo. Felice. Ho vinto.” – Alessandro Aleotti
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Le 10 ragioni per cui è bello essere brutti, secondo J Ax:
10. Nessuno in spiaggia ti vuole spalmare la crema mentre sei pieno di sabbia.
9. Tua mamma non ti prende le guance e ti fa “ma quanto sei bello piccino mio?” quando hai 43 anni.
8. Se una medusa ti si attacca addosso non c’è problema a trovare qualcuno che ti pisci addosso.
7. Hai un sacco di tempo libero mentre le tipe da tacco 12 fanno carriera.
6. Sugli autobus hai sempre il posto per appoggiare la borsa di fianco a te.
5. Sei sicuro che la tua ragazza ti ama veramente mentre passa ogni venerdì sera col tuo migliore amico.
4. In TV nessuno ti chiederà di stare su uno sgabello alto come un centro di basket.
3. A scuola nessun prof. si offrirà di darti ripetizioni
2. Non esistono specchi da rompere per portarti sfiga.
1. Puoi chiamare il tuo album “Il bello d’esser brutti” senza che nessuno ti dica che stai esagerando.
L’Album: Il bello di essere brutti
1. INTRO
2. RIBELLE E BASTA
3. LA TANGENZIALE
4. SOPRA LA MEDIA
5. UNO DI QUEI GIORNI FEAT. NINA ZILLI
6. SONO DI MODA
7. CARAMELLE FEAT. NEFFA
8. HAI ROTTO IL CATSO
9. MISS E MR. HYDE
10. SANTORO E PEYOTE
11. ROCK CITY
12. TUTTO O NIENTE FEAT. EMILIANO VALVERDE
13. IL BELLO D’ESSER BRUTTI
14. OLD SKULL FEAT. CLUB DOGO
15. MARIA SALVADOR FEAT. IL CILE
16. BIMBIMINKIA4LIFE FEAT. FEDEZ
17. NATI COSI’
18. UN ALTRO VIAGGIO FEAT. VALERIO JOVINE
19. THE PUB SONG FEAT. WEEDO
20. L’UOMO COL CAPPELLO
