Foto di Matteo Scalet | Articolo di Alberto Cristofolini
Seconda edizione col botto per il Bayfest alla Bekybay di Bellaria: due giornate a base di punkrock ed hardcore con un cartellone di tutto rispetto con NOFX e, per la prima volta in Italia, gli Screeching Weasel.
Buttiamoci a rotta di collo sulla prima giornata – cominciano gli I.S. band skacore di sette elementi che, oltre a far ballare I primi spettatori arrivati al festival, offre uno spunto di riflessione dedicando un pezzo a Federico Aldrovandi. Alle sette salgono sul palco i Coffeshower, da L’Aquila, ecco, loro sono una band storica del punkrock italiano, sono attivi da piú di 15 anni e hanno diviso i palchi con grandi nomi italiani e non; suonano bene, compatti, decisi per una mezzora e poi concludono con una cover al fulmicotone dei Ramones. Rocce.
Si ritorna a ballare con i Talco, sempre skacore e sempre alternanza di spensieratezza e temi sociali. Il gruppo veneziano da dieci anni a questa parte suona in tutta Europa su palchi di ogni dimensione e genere e ormai sono una macchina da guerra ska. Forza St. Pauli! Occhio che arrivano gli americani: cominciano gli A Wilhelm Scream da New Bedford, Massachussets. Attivi dal 2000, propongono un hardcore melodico sí, ma anche molto aggressivo. Il pubblico apprezza e si forma un bel moshpit , il gruppo suona da paura -sono molto tecnici- e dá tutto sul palco eseguendo I loro pezzi migliori come “the King is dead”o “I Wipe My Ass With Showbiz” per concludere i loro tiratissimi 45 minuti con la devastante “Famous friends and fashion drunks”.
Alle nove e mezza é il momento degli Strung Out; quello californiano é un gruppo molto amato, uno dei piú riconoscibili tra i gruppi della Fat Wreck per il sapore metal delle chitarre e per la elevatissima velocitá di esecuzione. Cominciano con “exhumation of Victoria madison” ed il pubblico é giá in delirio: pogo, diving e singalong con il dito alzato d’ordinanza. Canzoni del nuovo ed ottavo disco “Transmission Alpha Delta” si alternano a pezzi classici come “Solitaire”, “Firecracker” e “Matchbox” e alla fine la band suona “Soulmate” dei No Use For A Name dedicandola ovviamente al compianto Tony Sly. Gran bel concerto, pezzi a manetta e padronanza del palco, unico appunto la voce , il vecchio Jason fa un po’di fatica…
Ormai sono arrivate 5000 persone al Bayfest, il tasso alcolico é quello giusto e sul palco salgono i NOFX che non han bisogno di presentazioni credo no? Da decenni sono i numeri 1 assoluti del genere: sempre indipendenti sempre veloci e sempre cazzoni. Partenza in crescendo con 60%, una specie di manifesto programmatico per poi sparare una doppietta di pezzi classici del repertorio anni 90 come “Stickin in my eye” e “Linoleum”. Delirio.
Il pubblico é giá fuori controllo e il gruppo esegue il pezzo che anticipa il disco nuovo in uscita ad ottobre: ”Six years on dope” che é un canzone tiratissima cantata a due voci da Fat Mike e Melvin. Va giú che é un piacere. Tra una canzone e l’altra i soliti siparietti dei NOFX , che ad alcuni danno fastidio ma che io invece apprezzo, dai, quando El Hefe intona “L’italiano“ non puoi non divertirti… si vaavanti con qualche canzone dagli ultimi dischi e poi tripletta killer con “Murder the government” – “Leave it alone” e l’immortale “Bob” che il pubblico canta all’unisono.
El hefe tira fuori nuovamente la tromba per la raggaeggiante “Eat the Meek” per arrivare al culmine della serata con uno dei pezzi piú amati dal pubblico “Lory Meyers” con tanto di voce femminile di Jen Razavi dei Bombpops. Di nuovo fuori la trombetta per “Champs Elyseés” e conclusione con l’inno “The Moron Brothers” – pausa – la gente reclama – I nofx escono di nuovo e si susseguono “Fuck the Kids”, “Dinosaurs Will Die” e soprattutto la commovente “I’m so sorry, Tony” dedicate al frontman dei NUFAN. Come da qualche anno a questa parte la chiusura del concerto é affidata a “Theme of a NOFX album” con Melvin alla fisarmonica letteralmente portato via di peso dal palco.
