“Lebalene” è il primo singolo di Riverso, il nuovo progetto del musicista e compositore Lodovico Rossi che, dopo aver pubblicato alcuni lavori a suo nome e aver collaborato con diversi nomi della scena indipendente italiana, nel 2020 realizza uno studio di registrazione in Umbria, nella casa dov’è cresciuto, e inizia da lì un percorso di ricerca tra suoni e parole. Poi l’incontro con Giacomo Calli, amico e tecnico del suono, e insieme iniziano a dare vita al nuovo progetto, da cui verrà fuori il primo album come Riverso, “Non so nulla degli dei”, anticipato proprio dal brano “Lebalene” uscito il 17 marzo 2023.
Il brano vuole trasmettere l’urgenza di trovare una comunicazione alternativa tra gli esseri umani: il senso è quello di ricercare, oltre alla parola, nuovi modi, comportamenti, mezzi di espressione per provare a rimettere in connessione sia gli uomini tra loro, sia l’uomo con la natura e con lo spazio circostante, per tornare a comunicare con cura e delicatezza, proprio come fanno le balene che hanno un peculiare modo di parlare e trasmettersi messaggi.
Il video del brano, con la regia e il montaggio del fotografo e visual artist Mark David prova a raccontare proprio questa ricerca. Le immagini si specchiano e sovrappongono per evidenziare la condizione sociale in cui viviamo che potrebbe portarci a ritrovarci soli con noi stessi mentre elementi simbolici come il filo rosso, vengono usati per trovare una connessione, per richiamare l’altro, risvegliarlo, fargli raggiungere la superficie, per farlo riemergere dagli abissi per tornare a respirare e vivere.
Tutto l’immaginario visivo di Riverso, dalle foto, alle copertine, ai video è curato insieme a Mark David che lavora per la Itm Srl. La copertina del brano è la foto di un dettaglio scelto per ricollegarsi, attraverso dei simboli (i tattoo), alle forme di comunicazione alternative, come quella delle balene. Osservare e ascoltare il movimento e il suono delle balene nelle profondità dei mari, come spunto di riflessione per noi esseri umani che dovremmo forse iniziare ad esplorare nuovi modi di comunicare, per riavvicinarci all’incontro fra noi stessi, per riappropriarci di una libertà intellettuale e fisica.
Il pezzo inizia con chitarra acustica e voce, ad evocare la naturalezza dei gesti quotidiani tra gli esseri umani, l’importanza di non dimenticare, di proteggere i sentimenti, di fermarli, ricordarseli, di ripartire dalla semplicità. I suoni si evolvono poi in una elettronica scura che ricorda gli abissi dei mari dove nuotano le balene e anche le voci si moltiplicano e sovrappongono nel ritornello per ricalcare la complessità che hanno i cetacei nel comunicare tra loro. La seconda parte del pezzo diventa più intima, si moltiplicano sempre di più i synth e Lodovico cerca di capire, attraverso dei flashback della sua vita, delle fotografie del passato, se lui stesso è riuscito a trovare un suo modo di esprimersi. Alla fine torna la chitarra acustica a chiudere il brano, con i suoni che sfumano, si alleggeriscono e si allontanano, a ricordare il canto delle balene.
Quando ho scritto “Lebalene” era appena passata l’estate. Mi trovavo nel mio studio e osservavo le persone passare sulla strada, poi uno sguardo verso i cedri che vedevo dalla finestra e di nuovo sulla strada. Guardavo la gente passare rapida e indifferente, intenta a trasmettersi informazioni senza cura, senza attenzione, di corsa. Tutto questo mi ha trasmesso un profondo senso di solitudine e smarrimento. Così è nata “Lebalene”, un po’ di getto, scritta come fosse un invito a creare legami e connessioni alternative, a prenderci il tempo per scegliere le parole, con delicatezza e attenzione, per tornare a comunicare e a relazionarci in modo semplice e vero. – Riverso
RIVERSO
Riverso nasce nel 2022 da un progetto del musicista e compositore Lodovico Rossi che, dopo aver pubblicato alcuni lavori a suo nome e collaborato con diversi nomi della scena indipendente come Paolo Benvegnù – che ha partecipato alla scrittura e agli arrangiamenti del disco “La misura dell’equilibrio” dei Mulholland Drive, band fondata da Lodovico nel 2014 – decide poi di realizzare uno studio di registrazione in Umbria, nella casa dov’è cresciuto. Inizia da lì un percorso di ricerca tra suoni e parole col contributo di Giacomo Calli, amico e tecnico del suono, che lavora per 42stems, collettivo di Music e Sound Production attivo tra Italia, UK, America e Asia e specializzato produce musica per film, videogiochi, serie TV, Teatro e performance di danza.
Lodovico suona pianoforte e chitarra sin da bambino, appena maggiorenne si trasferisce a Milano studiando canto e composizione al CPM Institute. Oggi è un insegnante di canto in una scuola di musica a Città di Castello e, oltre alla musica, lavora nel mondo vitivinicolo: con una certificazione da “degustatore italiano nel mondo”, ricerca piccole realtà nella produzione del vino naturale promuovendole in mercati esteri.
