Il disco si muove tra influenze che ricordano quelle della scena indipendente e rock dei primi 2000, spaziando fino a sonorità e approcci più contemporanei, con l’utilizzo dell’elettronica e di beat coinvolgenti, l’utilizzo dell’autotune tipico della trap/rap e una forma di scrittura che abbraccia quella del cantautorato più moderno e meno tradizionale. Il tutto tenuto insieme dalle sonorità più alternativ rock ben conosciute dal produttore Andrea Pachetti (Emma Nolde, The Zen Circus).
Il disco è un viaggio introspettivo dell’artista che, attraverso un racconto personale sul proprio senso di inadeguatezza e spaesamento, senso di colpa e frustrazione fotografa un sentimento comune ad un’intera generazione.
19 luglio 1944 tratta esplicitamente i colori più scuri della coscienza ed è essenzialmente un disco che prende vita e forma di notte, parla in maniera colloquiale di come si può essere circondati dalla grande bellezza e continuare a sentirsi quasi costantemente soli e inadatti, affronta la depressione e il nulla che colma le giornate tutte uguali delle dipendenze.
CASSIO è forse il mondo in cui Simone riesce a stare al mondo senza sentirsi del tutto perso. Raccontandosi e raccontando delle camere più scure in cui ha vissuto e che dentro di lui ancora vivono.
Simone è un cantautore Livornese di 30 anni. Scrive da quando ne aveva 15. In adolescenza è stato parte di un gruppo punk chiamato Tinkerbell con cui ha pubblicato un disco in Giappone per Radtone records nel 2008.
Nel 2010 ha fondato un gruppo gypsy-psichedelico chiamato La Maison con cui ha suonato per le strade di Londra tutto il 2011 e 2012. Nel 2014 La Maison pubblica un disco chiamato Vaine House (Trovarobato records) prodotto da Enrico Gabrielli e Taketo Gohara e rimane in tour fino al 2016 quando il gruppo si scioglie.
Nel 2020 Simone entra nuovamente in studio e registra il disco d’esordio da solista prodotto da Andrea Pachetti (The Zen Circus , Emma Nolde) ed è aiutato in tutte le fasi dai vecchi membri de La Maison.